Dimensioni del testo

Carattere

Tema

Evidenzia versetti con note

Stai leggendo

CEI2008

CEI 2008

BibbiaEDU-logo

CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Geremia - 9

Geremia

CEI 2008 Torna al libro

Nova Vulgata

CEI 2008 9 Chi mi darà nel deserto un rifugio per viandanti?
Lascerei il mio popolo e mi allontanerei,
perché sono tutti adùlteri, una massa di traditori.
9,1-8 Israele vive nell’inganno
Nova Vulgata Ier9,1Quis dabit mihi in solitudine deversorium viatorum,
et de relinquam populum meum et recedam ab eis?
Quia omnes adulteri sunt,
coetus praevaricatorum.
CEI 2008 9,2"Tendono la loro lingua come il loro arco;
non la verità ma la menzogna
domina nella terra.
Passano da un delitto all'altro
e non conoscono me.
Oracolo del Signore.
Nova Vulgata
Ier«Et tenderunt linguam suam quasi arcum;
mendacium, et non veritas, invaluit in terra,
quia de malo ad malum egressi sunt
et me non cognoverunt,
dicit Dominus.
2 Veritas, invaluit – Lege (cfr. Gr, VL et Vg) ’ĕmûnah gāberāh; TM «veritati, invaluerunt»
CEI 2008 Ognuno si guardi dal suo prossimo,
non fidatevi neppure del fratello,
poiché ogni fratello inganna come Giacobbe
e ogni amico va spargendo calunnie.
9,3  inganna come Giacobbe: si richiama la figura del patriarca Giacobbe che aveva ingannato Esaù, suo fratello (Gen 27).
Nova Vulgata
Ier9,3Unusquisque se a proximo suo custodiat
et in omni fratre suo non habeat fiduciam,
quia omnis frater supplantat,
et omnis amicus fraudulenter incedit,
CEI 2008 9,4Ognuno si beffa del suo prossimo,
nessuno dice la verità.
Hanno addestrato la lingua a dire menzogne,
operano l'iniquità, incapaci di convertirsi.
Nova Vulgata
Ier9,4et vir fratrem suum decipit,
et veritatem non loquuntur;
docuerunt enim linguam suam loqui mendacium,
inique egerunt, noluerunt converti.
CEI 2008 9,5Angheria su angheria, inganno su inganno;
rifiutano di conoscermi".
Oracolo del Signore.
Nova Vulgata
IerIniuria super iniuriam,
dolus super dolum.
Renuerunt scire me»,
dicit Dominus.
4-5 Inique ... iniuria – Lege (cfr. Gr et VL) he‛ĕwû nil’û šûb; tōk; TM «inique agendo (?) laboraverunt; habitatio tua»
CEI 2008 9,6Perciò dice il Signore degli eserciti:
"Ecco, li raffinerò al crogiolo e li saggerò;
come dovrei comportarmi con la figlia del mio popolo?
Nova Vulgata
Ier9,6Propterea haec dicit Dominus exercituum:
«Ecce ego conflabo et probabo eos;
quid enim aliud faciam filiae populi mei?
CEI 2008 9,7Saetta micidiale è la loro lingua,
inganno le parole della loro bocca.
Ognuno parla di pace con il prossimo,
ma nell'intimo gli ordisce un tranello.
Nova Vulgata
IerSagitta vulnerans lingua eorum;
dolum locuta est in ore suo:
pacem cum amico suo loquitur
et occulte ponit ei insidias.
7 Vulnerans – Lege cum ketib, Gr, VL et Vg šôḥēt; qere «vulneratus»
CEI 2008 9,8Non dovrei forse punirli?
Oracolo del Signore.
Di una nazione come questa
non dovrei vendicarmi?".
Nova Vulgata
Ier9,8Numquid super his non visitabo eos,
dicit Dominus,
aut in gente huiusmodi
non ulciscetur anima mea?».
CEI 2008 Sui monti alzerò gemiti e lamenti,
un canto di lutto sui pascoli della steppa,
perché sono desolati, nessuno più vi passa,
né più si ode il grido del bestiame.
Gli uccelli dell'aria e le bestie del cielo
sono tutti fuggiti, scomparsi.
9,9-25 Lamento su Gerusalemme
Nova Vulgata
Ier9,9Super montes assumam fletum ac lamentum
et super pascua deserti planctum,
quoniam incensa sunt,
eo quod non sit vir pertransiens,
et non audiunt vocem gregis;
a volucre caeli usque ad pecora
transmigraverunt, recesserunt.
CEI 2008 9,10"Ridurrò Gerusalemme a un cumulo di rovine,
a un rifugio di sciacalli;
ridurrò alla desolazione le città di Giuda,
senza più abitanti".
Nova Vulgata
Ier9,10«Et dabo Ierusalem in acervos arenae
et cubilia thoum,
et civitates Iudae dabo in desolationem,
eo quod non sit habitator».
CEI 2008 9,11Chi è così saggio da capirlo?
A chi ha parlato la bocca del Signore, perché lo annunci?
Perché la terra è devastata,
desolata come un deserto senza passanti?

Nova Vulgata
Ier9,11Quis est vir sapiens, qui intellegat hoc,
et ad quem verbum oris Domini fiat,
ut annuntiet istud:
Quare perierit terra,
exusta sit quasi desertum,
eo quod non sit qui pertranseat?
CEI 2008 9,12Ha detto il Signore: "È perché hanno abbandonato la legge che avevo loro posto innanzi e non hanno ascoltato la mia voce e non l'hanno seguita,
Nova Vulgata
Ier9,12Et dixit Dominus: «Quia dereliquerunt legem meam, quam dedi eis, et
non audierunt vocem meam et non ambulaverunt in ea;
CEI 2008 9,13ma hanno seguito la caparbietà del loro cuore e i Baal che i loro padri avevano fatto loro conoscere".
Nova Vulgata Ier9,13et abierunt post pravitatem cordis sui et post Baalim, quos didicerunt a patribus suis». 
CEI 2008 9,14Pertanto così dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: "Ecco, farò loro ingoiare assenzio e bere acque avvelenate;
Nova Vulgata IerIdcirco haec dicit Dominus exercituum, Deus Israel: «Ecce ego cibabo populum istum absinthio et potum dabo eis aquam fellis; 
14 Cibabo populum istum – TM (cum glossa) «cibabo eos, populum istum»; Gr omittit «populum istum»
CEI 2008 9,15li disperderò in mezzo a nazioni che né loro né i loro padri hanno conosciuto e manderò dietro a loro la spada finché non li abbia sterminati".

Nova Vulgata Ier9,15et dispergam eos in gentibus, quas non noverunt ipsi et patres eorum, et mittam post eos gladium, donec consumantur.
CEI 2008 9,16Così dice il Signore degli eserciti:
"Attenti, chiamate le lamentatrici, che vengano!
Fate venire le più brave!".
Nova Vulgata
Ier9,16Haec dicit Dominus exercituum:
Attendite et vocate lamentatrices, et veniant;
et ad eas, quae sapientes sunt, mittite, et properent!».
CEI 2008 9,17Facciano presto,
per intonare su di noi un lamento.
Sgorghino lacrime dai nostri occhi,
le nostre palpebre stillino acqua,
Nova Vulgata
Ier9,17Festinent
et assumant super nos lamentum:
deducant oculi nostri lacrimas,
et palpebrae nostrae defluant aquis.
CEI 2008 9,18perché una voce di lamento si ode da Sion:
"Quanto siamo rovinati!
Che vergogna abbandonare il paese,
e vedere abbattute le nostre abitazioni!".
Nova Vulgata
Ier9,18Quia vox lamentationis audita est de Sion:
«Quomodo vastati sumus et confusi vehementer,
quia dereliquimus terram,
quoniam deiecta sunt tabernacula nostra».
CEI 2008 9,19Udite, dunque, o donne, la parola del Signore,
i vostri orecchi accolgano la parola della sua bocca.
Insegnate alle vostre figlie il lamento,
l'una all'altra un canto di lutto.
Nova Vulgata
Ier9,19Audite ergo, mulieres, verbum Domini;
et assumant aures vestrae sermonem oris eius,
et docete filias vestras lamentum,
et unaquaeque proximam suam planctum.
CEI 2008 9,20Poiché la morte è entrata dalle nostre finestre,
si è introdotta nei nostri palazzi,
ha abbattuto i fanciulli nella via
e i giovani nelle piazze.
Nova Vulgata
Ier9,20Quia ascendit mors per fenestras nostras,
ingressa est domos nostras,
disperdere parvulos deforis,
iuvenes de plateis.
CEI 2008 9,21Parla! Oracolo del Signore:
"I cadaveri degli uomini giacciono
come letame nel campo,
come covoni dietro il mietitore,
e nessuno li raccoglie".
Nova Vulgata
Ier9,21Loquere. Haec dicit Dominus:
«Et cadet morticinum hominis
quasi stercus super faciem regionis
et quasi manipulus post tergum metentis,
et non est qui colligat».
CEI 2008 9,22Così dice il Signore:
"Non si vanti il sapiente della sua sapienza,
non si vanti il forte della sua forza,
non si vanti il ricco della sua ricchezza.
Nova Vulgata
Ier9,22Haec dicit Dominus:
«Non glorietur sapiens in sapientia sua,
et non glorietur fortis in fortitudine sua,
et non glorietur dives in divitiis suis;
CEI 2008 Ma chi vuol vantarsi,
si vanti di avere senno e di conoscere me,
perché io sono il Signore che pratico la bontà,
il diritto e la giustizia sulla terra,
e di queste cose mi compiaccio.
Oracolo del Signore.

9,23 conoscere me: conoscere Dio significa vivere pienamente la relazione di alleanza con lui, nella fedeltà e nella obbedienza.
Nova Vulgata Ier9,23sed in hoc glorietur, qui gloriatur:
scire et nosse me,
quia ego sum Dominus, qui facio misericordiam
et iudicium et iustitiam in terra;
haec enim placent mihi,
ait Dominus.
CEI 2008 Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali punirò tutti i circoncisi che rimangono non circoncisi:
9,24 tutti i circoncisi: la circoncisione era praticata non solo dagli Ebrei, ma anche da altri popoli. Senza fedeltà all’alleanza, per gli Ebrei essa diventa un segno solo esteriore, che non li distingue dalle altre nazioni.
Nova Vulgata
Ier9,24Ecce dies veniunt, dicit Dominus, et visitabo super omnem, qui
circumcisum habet praeputium,
CEI 2008 l'Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti e tutti coloro che si radono le tempie, i quali abitano nel deserto, perché tutte queste nazioni e tutta la casa d'Israele sono incirconcisi nel cuore".


9,25 coloro che si radono le tempie: forse le popolazioni dell’Arabia.
Nova Vulgata Ier9,25super Aegyptum et super Iudam et super
Edom et super filios Ammon et super Moab et super omnes, qui attonsi sunt
in comam, habitantes in deserto, quia omnes gentes habent praeputium,
omnis autem domus Israel incircumcisi sunt corde».