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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Isaia - 14

Isaia

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Nova Vulgata

CEI 2008 14 Certo, il Signore avrà pietà di Giacobbe e si sceglierà ancora Israele e li ristabilirà nella loro terra. A loro si uniranno gli stranieri e saranno annessi alla casa di Giacobbe.
14,1-23 Liberazione di Israele dalla schiavitù babilonese e canto sul re di Babilonia
Nova Vulgata Is14,1Miserebitur enim Dominus Iacob
et eliget adhuc de Israel
et requiescere eos faciet super humum suam;
adiungetur advena ad eos
et adhaerebit domui Iacob.
CEI 2008 14,2I popoli li accoglieranno e li ricondurranno nella loro terra, e la casa d'Israele se li farà propri nella terra del Signore, rendendoli schiavi e schiave; così faranno prigionieri coloro che li avevano resi schiavi e domineranno i loro avversari.
Nova Vulgata
Is14,2Et tenebunt eos populi
et adducent eos in locum suum;
et possidebit eos domus Israel
super terram Domini in servos et ancillas;
et erunt capientes eos, qui se ceperant,
et subicient exactores suos.
CEI 2008 14,3In quel giorno avverrà che il Signore ti libererà dalle tue pene, dal tuo affanno e dalla tua dura schiavitù a cui eri stato assoggettato.
Nova Vulgata
Is14,3Et erit in die illa:
cum requiem dederit tibi Dominus
a labore tuo et a concussione tua
et a servitute dura, qua ante servisti,
CEI 2008 14,4Allora intonerai questa canzone sul re di Babilonia e dirai:
"Ah, come è finito l'aguzzino,
è finita l'aggressione!
Nova Vulgata
Is14,4proferes parabolam istam contra regem Babylonis et dices:
«Quomodo cessavit exactor, quievit oppressio?
CEI 2008 14,5Il Signore ha spezzato la verga degli iniqui,
il bastone dei dominatori,
Nova Vulgata
Is14,5Contrivit Dominus baculum impiorum,
virgam dominantium,
CEI 2008 14,6che percuoteva i popoli nel suo furore,
con colpi senza fine,
che dominava con furia le nazioni
con una persecuzione senza respiro.
Nova Vulgata
Is14,6caedentem populos in indignatione plaga sine remissione,
subicientem in furore gentes persecutione sine fine.
CEI 2008 14,7Riposa ora tranquilla tutta la terra
ed erompe in grida di gioia.
Nova Vulgata
Is14,7Conquievit et siluit omnis terra,
gavisa est, et exsultaverunt.
CEI 2008 14,8Persino i cipressi gioiscono per te
e anche i cedri del Libano:
"Da quando tu sei prostrato,
non sale più nessuno a tagliarci".
Nova Vulgata
Is14,8Abietes quoque laetatae sunt super te, et cedri Libani:
“Ex quo dormisti, non ascendit, qui succidat nos”.
CEI 2008 14,9Gli inferi di sotto si agitano per te,
per venirti incontro al tuo arrivo;
per te essi svegliano le ombre,
tutti i dominatori della terra,
e fanno sorgere dai loro troni tutti i re delle nazioni.
Nova Vulgata
Is14,9Infernus subter conturbatus est
in occursum adventus tui;
suscitat tibi umbras, omnes principes terrae
surgere fecit de soliis suis,
omnes reges nationum.
CEI 2008 14,10Tutti prendono la parola per dirti:
"Anche tu sei stato abbattuto come noi,
sei diventato uguale a noi".
Nova Vulgata
Is14,10Universi respondebunt et dicent tibi:
“Et tu vulneratus es sicut nos,
nostri similis effectus es”.
CEI 2008 14,11Negli inferi è precipitato il tuo fasto
e la musica delle tue arpe.
Sotto di te v'è uno strato di marciume,
e tua coltre sono i vermi.
Nova Vulgata
Is14,11Detracta est ad inferos superbia tua,
sonitus nablorum tuorum;
subter te sternitur tinea,
et operimentum tuum sunt vermes.
CEI 2008 Come mai sei caduto dal cielo,
astro del mattino, figlio dell'aurora?
Come mai sei stato gettato a terra,
signore di popoli?
14,12 astro del mattino: probabile ricorso alle immagini di un racconto mitologico, che narrava il tentativo di una divinità minore di diventare capo degli dèi. La Vulgata traduce astro del mattino con Lucifer (“Lucifero”); di qui nella tradizione cristiana Lucifero è diventato un nome del diavolo.
Nova Vulgata
Is14,12Quomodo cecidisti de caelo, lucifer,
fili aurorae?
Deiectus es in terram, qui deiciebas gentes,
CEI 2008 14,13Eppure tu pensavi nel tuo cuore:
"Salirò in cielo,
sopra le stelle di Dio
innalzerò il mio trono,
dimorerò sul monte dell'assemblea,
nella vera dimora divina.
Nova Vulgata
Is14,13qui dicebas in corde tuo:
“In caelum conscendam,
super astra Dei exaltabo solium meum,
sedebo in monte conventus
in lateribus aquilonis;
CEI 2008 14,14Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all'Altissimo".
Nova Vulgata
Is14,14ascendam super altitudinem nubium,
similis ero Altissimo”.
CEI 2008 14,15E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità dell'abisso!
Nova Vulgata
Is14,15Verumtamen ad infernum detractus es,
in profundum laci.
CEI 2008 14,16Quanti ti vedono ti guardano fisso,
ti osservano attentamente:
"È questo l'individuo che sconvolgeva la terra,
che faceva tremare i regni,
Nova Vulgata
Is14,16Qui te viderint, te intuentur
teque prospicient:
“Numquid iste est vir, qui conturbavit terram,
qui concussit regna,
CEI 2008 14,17che riduceva il mondo a un deserto,
che ne distruggeva le città,
che non apriva la porta del carcere ai suoi prigionieri?".
Nova Vulgata
Is14,17qui posuit orbem desertum
et urbes eius destruxit,
vinctis eius non aperuit carcerem?
CEI 2008 14,18Tutti i re dei popoli,
tutti riposano con onore,
ognuno nella sua tomba.
Nova Vulgata
Is14,18Omnes reges gentium universi dormiunt in gloria,
vir in domo sua;
CEI 2008 14,19Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro,
come un virgulto spregevole;
sei circondato da uccisi trafitti da spada,
deposti sulle pietre della fossa,
come una carogna calpestata.
Nova Vulgata
Is14,19tu autem proiectus es de sepulcro tuo
quasi stirps abominabilis,
obvolutus cum his, qui interfecti sunt gladio
et descenderunt ad lapides sepulcri,
quasi cadaver conculcatum.
CEI 2008 14,20Tu non sarai unito a loro nella sepoltura,
perché hai rovinato la tua terra,
hai assassinato il tuo popolo.
Non sarà più nominata
la discendenza degli iniqui.
Nova Vulgata
Is14,20Non habebis consortium cum eis in sepultura;
tu enim terram tuam disperdidisti,
tu populum tuum occidisti:
non vocabitur in aeternum semen malefactorum.
CEI 2008 14,21Preparate il massacro dei suoi figli
a causa dell'iniquità dei loro padri,
e non sorgano più a conquistare la terra
e a riempire il mondo di rovine".
Nova Vulgata
Is14,21Praeparate filios eius occisioni
ob iniquitatem patrum suorum;
ne consurgant, ut hereditent terram,
neque impleant faciem orbis civitatum”».
CEI 2008 14,22"Io insorgerò contro di loro
- oracolo del Signore degli eserciti -,
sterminerò il nome e il resto di Babilonia,
la prole e la stirpe - oracolo del Signore.
Nova Vulgata
Is14,22«Et consurgam contra eos,
dicit Dominus exercituum;
et perdam Babylonis nomen et reliquias
et germen et progeniem, dicit Dominus;
CEI 2008 14,23Io la ridurrò a dominio del riccio, a palude stagnante;
la spazzerò con la scopa della distruzione".
Oracolo del Signore degli eserciti.
Nova Vulgata
Is14,23et ponam eam in possessionem ericii
et in paludes aquarum,
et scopabo eam in scopa destructionis»,
dicit Dominus exercituum.
CEI 2008 Il Signore degli eserciti ha giurato dicendo:
"In verità, come ho pensato, accadrà,
e come ho deciso, succederà.
14,24-27 Oracolo contro gli Assiri
Nova Vulgata
Is14,24Iuravit Dominus exercituum dicens:
«Profecto, ut putavi, ita erit;
et quomodo mente tractavi, sic eveniet.
CEI 2008 14,25Io spezzerò l'Assiria nella mia terra
e sui miei monti la calpesterò.
Allora sparirà da loro il suo giogo,
il suo peso dalle loro spalle sarà rimosso".
Nova Vulgata
IsConteram Assyrium in terra mea
et in montibus meis conculcabo eum;
et auferetur ab eis iugum eius,
et onus illius ab umero eorum tolletur».
25 Umero eorum – Lege cum Gr et Vg šikmām; TM «umero eius»
CEI 2008 14,26Questa è la decisione presa per tutta la terra
e questa è la mano stesa su tutte le nazioni.
Nova Vulgata
Is14,26Hoc consilium, quod initum est
super omnem terram,
et haec est manus extenta
super universas gentes.
CEI 2008 14,27Poiché il Signore degli eserciti
lo ha deciso; chi potrà renderlo vano?
La sua mano è stesa, chi gliela farà ritirare?
Nova Vulgata
Is14,27Dominus enim exercituum decrevit,
et quis poterit infirmare?
Et manus eius extenta,
et quis avertet eam?
CEI 2008 Nell'anno in cui morì il re Acaz fu pronunciato questo oracolo:
14,28-32  Oracolo contro i Filistei
 La morte di Acaz avvenne verso il 716.
Nova Vulgata
Is14,28In anno, quo mortuus est rex Achaz, factum est oraculum istud:
CEI 2008 "Non gioire, Filistea tutta,
perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva.
Poiché dalla radice della serpe uscirà una vipera
e il suo frutto sarà un drago alato.
14,29 si è spezzata la verga: alcuni ritengono che queste parole si riferiscano alla morte di un re assiro.
Nova Vulgata
Is14,29«Ne laeteris, Philisthaea omnis tu,
quoniam comminuta est virga percussoris tui;
de radice enim colubri egredietur regulus,
et semen eius draco volans.
CEI 2008 14,30I più poveri si sazieranno sui miei prati
e i miseri riposeranno tranquilli;
ma farò morire di fame la tua stirpe
e ucciderò il tuo resto.
Nova Vulgata
IsEt pascentur primogeniti egenorum
et pauperes fiducialiter requiescent;
et interire faciam in fame radicem tuam
et reliquias tuas interficiam.

30 Interficiam – Lege cum 1QIsa et Vg ’ehĕrōg; TM «interficiet»
CEI 2008 14,31Urla, o porta, grida, o città;
trema, Filistea tutta,
perché dal settentrione si alza il fumo
e non c'è disertore tra le sue schiere".
Nova Vulgata
Is14,31Ulula, porta! Clama, civitas!
Contremisce, Philisthaea omnis;
ab aquilone enim fumus venit,
et non est fugitivus in agminibus eius».
CEI 2008 Che cosa si risponderà ai messaggeri delle nazioni?
"Il Signore ha fondato Sion
e in essa si rifugiano gli umili del suo popolo".


14,32 messaggeri delle nazioni: forse i Filistei avevano inviato messaggeri per convincere il re di Giuda a partecipare a una rivolta contro il re d’Assiria. Ma il difensore di Sion è Dio stesso.
Nova Vulgata
Is14,32Et quid respondebitur nuntiis gentis?
«Quia Dominus fundavit Sion,
et in ipsam confugiunt pauperes populi eius».