Dimensioni del testo

Carattere

Tema

Evidenzia versetti con note

Stai leggendo

CEI2008

CEI 2008

Capitoli
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
BibbiaEDU-logo

CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Levitico - 13

Levitico

CEI 2008 Torna al libro

Nova Vulgata

La lebbra
CEI 2008 13 Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse:
13,1-14,57 Questi due capitoli sono dedicati alla lebbra, termine con il quale vengono indicate diverse malattie della pelle e anche diverse alterazioni di materiali, come le stoffe o i muri delle case. Viene qui riportata una serie di norme, che hanno soprattutto lo scopo di difendere la comunità dal contagio. Le cure proposte risentono delle conoscenze mediche del tempo.
Nova Vulgata Lv13,1Locutus est Dominus ad Moysen et Aaron dicens:
CEI 2008 13,2"Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.
Nova Vulgata Lv13,2«Homo, in cuius carne et cute ortus fuerit tumor sive pustula aut quasi lucens quippiam, id est plaga leprae, adducetur ad Aaron sacerdotem vel ad unum quemlibet filiorum eius sacerdotum.
CEI 2008 13,3Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo: se il pelo della piaga è diventato bianco e la piaga appare come incavata rispetto alla pelle del corpo, è piaga di lebbra; il sacerdote, dopo averlo esaminato, dichiarerà quell'uomo impuro.
Nova Vulgata Lv13,3Qui cum viderit plagam in cute et pilos in album mutatos colorem ipsamque speciem plagae humiliorem cute et carne reliqua: plaga leprae est; quod cum viderit sacerdos, eum immundum esse decernet.
CEI 2008 13,4Ma se la macchia sulla pelle del corpo è bianca e non appare incavata rispetto alla pelle e il suo pelo non è diventato bianco, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga.
Nova Vulgata Lv13,4Sin autem lucens candor fuerit in cute nec humilior carne reliqua, et pili coloris pristini, recludet eum sacerdos septem diebus.
CEI 2008 13,5Al settimo giorno il sacerdote l'esaminerà ancora; se gli parrà che la piaga si sia fermata senza allargarsi sulla pelle, il sacerdote lo isolerà per altri sette giorni.
Nova Vulgata Lv13,5Et considerabit eum die septimo: et, siquidem plaga ultra non creverit nec transierit in cute priores terminos, rursum recludet eum septem diebus aliis.
CEI 2008 13,6Il sacerdote, il settimo giorno, lo esaminerà di nuovo: se vedrà che la piaga non è più bianca e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell'uomo puro; è una pustola. Quello si laverà le vesti e sarà puro.
Nova Vulgata Lv13,6Et die septimo contemplabitur eum iterum: si obscurior fuerit plaga et non creverit in cute, eum mundum esse decernet, quia scabies est. Lavabitque homo vestimenta sua et mundus erit.
CEI 2008 13,7Ma se la pustola si è allargata sulla pelle, dopo che egli si è mostrato al sacerdote per essere dichiarato puro, si farà esaminare di nuovo dal sacerdote:
Nova Vulgata Lv13,7Quod si, postquam a sacerdote visus est et redditus munditiae, iterum scabies creverit, adducetur ad eum;
CEI 2008 13,8il sacerdote l'esaminerà e se vedrà che la pustola si è allargata sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è lebbra.
Nova Vulgata Lv13,8et, si viderit ita esse, immunditiae condemnabitur: est lepra.
CEI 2008 13,9Se qualcuno avrà addosso una piaga di lebbra, sarà condotto dal sacerdote,
Nova Vulgata
Lv13,9Plaga leprae si fuerit in homine, adducetur ad sacerdotem,
CEI 2008 13,10ed egli lo esaminerà: se vedrà che sulla pelle c'è un tumore bianco, che questo tumore ha fatto imbiancare il pelo e che nel tumore si trova carne viva,
Nova Vulgata Lv13,10et videbit eum. Cumque tumor albus in cute fuerit et capillorum mutaverit aspectum in album, caro quoque viva creverit in tumore,
CEI 2008 13,11è lebbra inveterata nella pelle del corpo e il sacerdote lo dichiarerà impuro; non c'è bisogno che lo tenga ancora isolato, perché certo è impuro.
Nova Vulgata Lv13,11lepra vetustissima iudicabitur atque inolita cuti. Contaminabit itaque eum sacerdos et non recludet, quia perspicue immunditia est.
CEI 2008 13,12Se la lebbra si propaga sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle di colui che ha la piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote guardi,
Nova Vulgata Lv13,12Sin autem effloruerit discurrens lepra in cute et operuerit omnem cutem a capite usque ad pedes, quidquid sub aspectu oculorum cadit,
CEI 2008 13,13questi lo esaminerà e, se vedrà che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà puro l'individuo affetto dal morbo: essendo tutto bianco, è puro.
Nova Vulgata Lv13,13considerabit eum sacerdos et teneri lepra mundissima iudicabit, eo quod omnis in candorem versa sit, et idcirco homo mundus erit.
CEI 2008 13,14Ma quando apparirà in lui carne viva, allora sarà impuro.
Nova Vulgata Lv13,14Quando vero caro vivens in eo apparuerit, immundus erit.
CEI 2008 13,15Il sacerdote, vista la carne viva, lo dichiarerà impuro: la carne viva è impura; è lebbra.
Nova Vulgata Lv13,15Quod cum sacerdos viderit, inter immundos reputabit; caro enim viva immunda est: lepra est.
CEI 2008 13,16Ma se la carne viva ridiventa bianca, egli vada dal sacerdote e il sacerdote lo esaminerà:
Nova Vulgata Lv13,16Quod si rursum versa fuerit in alborem, veniet ad sacerdotem,
CEI 2008 13,17se vedrà che la piaga è ridiventata bianca, il sacerdote dichiarerà puro colui che ha la piaga; è puro.
Nova Vulgata Lv13,17qui cum hoc consideraverit, eum mundum esse decernet.
CEI 2008 13,18Se qualcuno ha avuto sulla pelle del corpo un'ulcera che sia guarita
Nova Vulgata
Lv13,18Caro et cutis, in qua ulcus natum est et sanatum,
CEI 2008 13,19e poi, sul luogo dell'ulcera, appaia un tumore bianco o una macchia bianco-rossastra, quel tale si mostrerà al sacerdote,
Nova Vulgata Lv13,19et in loco ulceris tumor apparuerit albus sive macula subrufa, ostendet se homo sacerdoti.
CEI 2008 13,20il quale l'esaminerà e se vedrà che la macchia è infossata rispetto alla pelle e che il pelo è diventato bianco, il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra che è scoppiata nell'ulcera.
Nova Vulgata Lv13,20Qui cum viderit locum maculae humiliorem carne reliqua et pilos versos in candorem, contaminabit eum: plaga enim leprae orta est in ulcere.
CEI 2008 13,21Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che nella macchia non ci sono peli bianchi, che non appare infossata rispetto alla pelle, ma che si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni.
Nova Vulgata Lv13,21Quod si pilus coloris est pristini et cicatrix subobscura et vicina carne non est humilior, recludet eum septem diebus.
CEI 2008 13,22Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra.
Nova Vulgata Lv13,22Et, siquidem creverit, adiudicabit eum leprae;
CEI 2008 13,23Ma se la macchia è rimasta allo stesso punto, senza allargarsi, è una cicatrice di ulcera e il sacerdote lo dichiarerà puro.
Nova Vulgata Lv13,23sin autem steterit in loco suo macula nec creverit, ulceris est cicatrix, et sacerdos eum mundum esse decernet.
CEI 2008 13,24Oppure, se qualcuno ha sulla pelle del corpo una scottatura prodotta da fuoco e su questa appaia una macchia lucida, bianco-rossastra o soltanto bianca,
Nova Vulgata
Lv13,24Vel si alicuius cutem ignis exusserit, et locus exustionis subrufam sive albam habuerit maculam,
CEI 2008 13,25il sacerdote l'esaminerà: se vedrà che il pelo della macchia è diventato bianco e la macchia appare incavata rispetto alla pelle, è lebbra scoppiata nella scottatura. Il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra.
Nova Vulgata Lv13,25considerabit eam sacerdos; et ecce pilus versus est in alborem, et locus eius reliqua cute humilior, contaminabit eum, quia plaga leprae in cicatrice orta est.
CEI 2008 13,26Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non c'è pelo bianco nella macchia e che essa non è infossata rispetto alla pelle e si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni.
Nova Vulgata Lv13,26Quod si pilorum color non fuerit immutatus, nec humilior macula carne reliqua, et ipsa leprae species fuerit subobscura, recludet eum septem diebus.
CEI 2008 13,27Al settimo giorno il sacerdote lo esaminerà e se la macchia si è diffusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra.
Nova Vulgata Lv13,27Et die septimo contemplabitur eum; si creverit in cute macula, contaminabit eum: plaga est leprae;
CEI 2008 13,28Ma se la macchia è rimasta ferma nella stessa zona e non si è diffusa sulla pelle, ma si è attenuata, è un gonfiore dovuto a bruciatura; il sacerdote dichiarerà quel tale puro, perché si tratta di una cicatrice della bruciatura.
Nova Vulgata Lv13,28sin autem in loco suo macula steterit non satis clara, tumor combustionis est, et idcirco mundabit eum, quia cicatrix est combusturae.
CEI 2008 13,29Se un uomo o una donna ha una piaga sul capo o sul mento,
Nova Vulgata
Lv13,29Vir sive mulier, in cuius capite vel barba germinarit plaga, videbit eam sacerdos.
CEI 2008 13,30il sacerdote esaminerà la piaga: se riscontra che essa è incavata rispetto alla pelle e che vi è del pelo gialliccio e sottile, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è tigna, lebbra del capo o del mento.
Nova Vulgata Lv13,30Et, siquidem humilior fuerit locus carne reliqua, et capillus flavus solitoque subtilior, contaminabit eos, quia scabies est, lepra capitis vel barbae.
CEI 2008 13,31Ma se il sacerdote, esaminando la piaga della tigna, riscontra che non è incavata rispetto alla pelle e che non vi è pelo scuro, il sacerdote isolerà per sette giorni la persona affetta da tigna.
Nova Vulgata Lv13,31Sin autem viderit plagam scabiei aequalem vicinae carni nec capillum nigrum in ea, recludet eos septem diebus.
CEI 2008 13,32Se il sacerdote, esaminando al settimo giorno la piaga, vedrà che la tigna non si è allargata e che non vi è pelo gialliccio e che la tigna non appare incavata rispetto alla pelle,
Nova Vulgata Lv13,32Et die septimo intuebitur plagam: si non creverit scabies, nec capillus flavus fuerit in ea, et locus plagae carni reliquae aequalis,
CEI 2008 13,33quella persona si raderà, ma non raderà il luogo dove è la tigna; il sacerdote la terrà isolata per altri sette giorni.
Nova Vulgata Lv13,33radetur homo absque loco maculae, et includet eum sacerdos septem diebus aliis.
CEI 2008 13,34Al settimo giorno, il sacerdote esaminerà la tigna: se riscontra che la tigna non si è allargata sulla pelle e non appare incavata rispetto alla pelle, il sacerdote la dichiarerà pura; quella persona si laverà le vesti e sarà pura.
Nova Vulgata Lv13,34Si die septimo visa fuerit stetisse plaga in loco suo nec humilior carne reliqua, mundabit eum sacerdos; lotisque vestibus mundus erit.
CEI 2008 13,35Ma se, dopo che sarà stata dichiarata pura, la tigna si allargherà sulla pelle,
Nova Vulgata Lv13,35Sin autem post emundationem rursus creverit scabies in cute,
CEI 2008 13,36il sacerdote l'esaminerà: se nota che la tigna si è allargata sulla pelle, non starà a cercare se vi è il pelo giallo; quella persona è impura.
Nova Vulgata Lv13,36non quaeret amplius utrum capillus in flavum colorem sit commutatus, quia aperte immundus est.
CEI 2008 13,37Ma se vedrà che la tigna si è fermata e vi è cresciuto il pelo scuro, la tigna è guarita; quella persona è pura e il sacerdote la dichiarerà tale.
Nova Vulgata Lv13,37Porro si steterit macula, et capilli nigri fuerint, noverit hominem esse sanatum et confidenter eum pronuntiet mundum.
CEI 2008 13,38Se un uomo o una donna ha sulla pelle del corpo macchie lucide, bianche,
Nova Vulgata
Lv13,38Vir et mulier, in cuius cute maculae, maculae albae apparuerint,
CEI 2008 13,39il sacerdote le esaminerà: se vedrà che le macchie sulla pelle del loro corpo sono di un bianco pallido, è un'eruzione cutanea; quella persona è pura.
Nova Vulgata Lv13,39intuebitur eos sacerdos. Si deprehenderit subobscurum alborem lucere in cute, sciat impetiginem ortam esse in cute; mundus est.
CEI 2008 13,40Chi perde i capelli del capo è calvo, ma è puro.
Nova Vulgata
Lv13,40Vir, de cuius capite capilli fluunt, calvus ac mundus est;
CEI 2008 13,41Se i capelli gli sono caduti dal lato della fronte, è calvo davanti, ma è puro.
Nova Vulgata Lv13,41et, si a fronte ceciderint pili, recalvaster et mundus est.
CEI 2008 13,42Ma se sulla parte calva del cranio o della fronte appare una piaga bianco-rossastra, è lebbra scoppiata sulla calvizie del cranio o della fronte;
Nova Vulgata Lv13,42Sin autem in calvitio sive in recalvatione plaga alba vel subrufa fuerit exorta, lepra est capitis.
CEI 2008 13,43il sacerdote lo esaminerà: se riscontra che il tumore della piaga nella parte calva del cranio o della fronte è bianco-rossastro, simile alla lebbra della pelle del corpo,
Nova Vulgata Lv13,43Sacerdos eum videbit, et ecce tumor plagae subrufus secundum aspectum leprae cutis carnis.
CEI 2008 13,44quel tale è un lebbroso; è impuro e lo dovrà dichiarare impuro: il male lo ha colpito al capo.
Nova Vulgata Lv13,44Vir maculatus est lepra, et sacerdos omnino decernet eum esse immundum; plaga est in capite eius.
CEI 2008 13,45Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gridando: "Impuro! Impuro!".
Nova Vulgata
Lv13,45Leprosus hac plaga percussus habebit vestimenta dissuta, comam capitis excussam, barbam contectam; clamabit: “Immundus! Immundus!”.
CEI 2008 13,46Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori dell'accampamento.
Nova Vulgata Lv13,46Omni tempore, quo leprosus est immundus, immundus est et solus habitabit extra castra.
CEI 2008 13,47Quando apparirà una macchia di lebbra su una veste di lana o di lino,
Nova Vulgata
Lv13,47Si in veste lanea sive linea lepra fuerit,
CEI 2008 13,48nel tessuto o nel manufatto di lino o di lana, su una pelliccia o qualunque altra cosa di cuoio,
Nova Vulgata Lv13,48in stamine sive subtemine lineo vel laneo aut in pelle vel quolibet ex pelle confecto,
CEI 2008 13,49se la macchia sarà verdastra o rossastra, sulla veste o sulla pelliccia, sul tessuto o sul manufatto o su qualunque cosa di cuoio, è macchia di lebbra e sarà mostrata al sacerdote.
Nova Vulgata Lv13,49si macula pallida aut rufa fuerit, lepra reputabitur ostendeturque sacerdoti.
CEI 2008 13,50Il sacerdote esaminerà la macchia e rinchiuderà per sette giorni l'oggetto che ha la macchia.
Nova Vulgata Lv13,50Qui considerabit macula infectum et recludet septem diebus;
CEI 2008 13,51Al settimo giorno esaminerà la macchia: se la macchia si sarà allargata sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sulla pelliccia o sull'oggetto di cuoio per qualunque uso, è una macchia di lebbra maligna, è cosa impura.
Nova Vulgata Lv13,51et die septimo rursus aspiciens, si crevisse deprehenderit, lepra maligna est; pollutum iudicabit vestimentum et omne, in quo fuerit inventa,
CEI 2008 13,52Egli brucerà quella veste o il tessuto o il manufatto di lana o di lino o qualunque oggetto fatto di pelle sul quale è la macchia; poiché è lebbra maligna, saranno bruciati nel fuoco.
Nova Vulgata Lv13,52et idcirco comburetur flammis.
CEI 2008 13,53Ma se il sacerdote, esaminandola, vedrà che la macchia non si è allargata sulle vesti o sul tessuto o sul manufatto o su qualunque oggetto di cuoio,
Nova Vulgata Lv13,53Quod si eam viderit non crevisse,
CEI 2008 13,54il sacerdote ordinerà che si lavi l'oggetto su cui è la macchia e lo rinchiuderà per altri sette giorni.
Nova Vulgata Lv13,54praecipiet, et lavabunt id, in quo plaga est; recludetque illud septem diebus aliis.
CEI 2008 13,55Il sacerdote esaminerà la macchia, dopo che sarà stata lavata: se vedrà che la macchia non ha mutato colore, benché non si sia allargata, è un oggetto impuro; lo brucerai nel fuoco: vi è corrosione, sia sul diritto sia sul rovescio dell'oggetto.
Nova Vulgata Lv13,55Et cum viderit post lavationem faciem quidem pristinam non mutatam, nec tamen crevisse plagam, immunda est res, et igne combures eam, eo quod infusa sit plaga in superficie rei vel in parte aversa.
CEI 2008 13,56Se il sacerdote, esaminandola, vede che la macchia, dopo essere stata lavata, si è attenuata, la strapperà dalla veste o dalla pelle o dal tessuto o dal manufatto.
Nova Vulgata Lv13,56Sin autem obscurior fuerit locus plagae, postquam res est lota, sacerdos abrumpet eum et a solido dividet.
CEI 2008 13,57Se appare ancora sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sull'oggetto di cuoio, è un'eruzione in atto; brucerai nel fuoco l'oggetto su cui è la macchia.
Nova Vulgata Lv13,57Quod si macula ultra apparuerit in his rebus, quae prius immaculata erant, lepra volatilis et vaga, igne combures illas.
CEI 2008 13,58La veste o il tessuto o il manufatto o qualunque oggetto di cuoio che avrai lavato e dal quale la macchia sarà scomparsa, si laverà una seconda volta e sarà puro.
Nova Vulgata Lv13,58Quas vero laveris et a quibus cessaverit plaga, illas lavabis secundo, et mundae erunt.
CEI 2008 13,59Questa è la legge relativa alla macchia di lebbra sopra una veste di lana o di lino, sul tessuto o sul manufatto o su qualunque oggetto di pelle, per dichiararli puri o impuri".


Nova Vulgata
Lv13,59Ista est lex leprae vestimenti lanei et linei, staminis atque subteminis, omnisque supellectilis pelliceae, quomodo mundari debeat vel contaminari».