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CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Levitico - 19

Levitico

CEI 2008 Torna al libro

Nova Vulgata

Precetti morali e rituali
CEI 2008 19 19,1 Il Signore parlò a Mosè e disse:
Nova Vulgata Lv19,1Locutus est Dominus ad Moysen dicens:
CEI 2008 19,2"Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: "Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.
Nova Vulgata Lv19,2«Loquere ad omnem coetum filiorum Israel et dices ad eos: Sancti estote, quia sanctus sum ego, Dominus Deus vester.
CEI 2008 19,3Ognuno di voi rispetti sua madre e suo padre; osservate i miei sabati. Io sono il Signore, vostro Dio.
Nova Vulgata
Lv19,3Unusquisque matrem et patrem suum timeat. Sabbata mea custodite. Ego Dominus Deus vester.
CEI 2008 19,4Non rivolgetevi agli idoli, e non fatevi divinità di metallo fuso. Io sono il Signore, vostro Dio.
Nova Vulgata
Lv19,4Nolite converti ad idola nec deos conflatiles faciatis vobis. Ego Dominus Deus vester.
CEI 2008 19,5Quando immolerete al Signore una vittima in sacrificio di comunione, offritela in modo da essergli graditi.
Nova Vulgata
Lv19,5Si immolaveritis hostiam pacificorum Domino, immolabitis eam ita ut sit vobis placabilis.
CEI 2008 19,6La si mangerà il giorno stesso che l'avrete immolata o il giorno dopo; ciò che avanzerà ancora al terzo giorno, lo brucerete nel fuoco.
Nova Vulgata Lv19,6Eo die, quo fuerit immolata, comedetur et die altero; quidquid autem residuum fuerit in diem tertium, igne comburetur.
CEI 2008 19,7Se invece si mangiasse il terzo giorno, sarebbe avariata; il sacrificio non sarebbe gradito.
Nova Vulgata Lv19,7Si quid post biduum comestum fuerit, profanum erit neque acceptabile.
CEI 2008 19,8Chiunque ne mangiasse, porterebbe la pena della sua colpa, perché profanerebbe ciò che è sacro al Signore. Quella persona sarebbe eliminata dal suo popolo.
Nova Vulgata Lv19,8Qui manducaverit illud, portabit iniquitatem suam, quia sanctum Domini polluit, et peribit anima illa de populo suo.
CEI 2008 Quando mieterete la messe della vostra terra, non mieterete fino ai margini del campo, né raccoglierete ciò che resta da spigolare della messe;
19,9-10 La legge difende i deboli: lasciare qualcosa nel raccolto anche ai poveri era un antico costume agricolo, che qui è trasformato in legge divina.
Nova Vulgata
Lv19,9Cum messueris segetes terrae tuae, non tondebis usque ad marginem agri tui nec remanentes spicas colliges.
CEI 2008 19,10quanto alla tua vigna, non coglierai i racimoli e non raccoglierai gli acini caduti: li lascerai per il povero e per il forestiero. Io sono il Signore, vostro Dio.
Nova Vulgata Lv19,10Neque in vinea tua racemos et grana decidentia congregabis, sed pauperibus et peregrinis carpenda dimittes. Ego Dominus Deus vester.
CEI 2008 19,11Non ruberete né userete inganno o menzogna a danno del prossimo.
Nova Vulgata
Lv19,11Non facietis furtum. Non mentiemini, nec decipiet unusquisque proximum suum.
CEI 2008 19,12Non giurerete il falso servendovi del mio nome: profaneresti il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.
Nova Vulgata
Lv19,12Non periurabis in nomine meo nec pollues nomen Dei tui. Ego Dominus.
CEI 2008 19,13Non opprimerai il tuo prossimo, né lo spoglierai di ciò che è suo; non tratterrai il salario del bracciante al tuo servizio fino al mattino dopo.
Nova Vulgata
Lv19,13Non facies calumniam proximo tuo nec spoliabis eum. Non morabitur merces mercennarii apud te usque mane.
CEI 2008 19,14Non maledirai il sordo, né metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono il Signore.
Nova Vulgata
Lv19,14Non maledices surdo nec coram caeco pones offendiculum; sed timebis Deum tuum. Ego Dominus.
CEI 2008 19,15Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero né userai preferenze verso il potente: giudicherai il tuo prossimo con giustizia.
Nova Vulgata
Lv19,15Non facietis, quod iniquum est in iudicio. Non consideres personam pauperis nec honores vultum potentis. Iuste iudica proximo tuo.
CEI 2008 19,16Non andrai in giro a spargere calunnie fra il tuo popolo né coopererai alla morte del tuo prossimo. Io sono il Signore.
Nova Vulgata Lv19,16Non eris criminator et susurro in populo tuo. Non stabis contra sanguinem proximi tui. Ego Dominus.
CEI 2008 Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui.
19,17-18 L’amore è tipico dell’alleanza tra popolo e Dio e tra i membri stessi del popolo: amerai il tuo prossimo come te stesso (v. 18). Gesù ha ripreso il comandamento dell’amore nel riassumere la legge (Mt 22,39; Mc 12,31; Lc 10,27) e lo ha commentato (Mt 5,43-48; Lc 6,27-36). Lo stesso amore è prescritto anche verso lo straniero che dimora in Israele (vedi anche v. 34; Es 23,4-5).
Nova Vulgata
Lv19,17Ne oderis fratrem tuum in corde tuo; argue eum, ne habeas super illo peccatum.
CEI 2008 19,18Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore.
Nova Vulgata Lv19,18Non quaeres ultionem nec irasceris civibus tuis. Diliges proximum tuum sicut teipsum. Ego Dominus.
CEI 2008 Osserverete le mie leggi.
Non accoppierai bestie di specie differenti; non seminerai il tuo campo con due specie di seme né porterai veste tessuta di due specie diverse.
19,19 Le mescolanze di animali diversi, di semi diversi, di tessuti diversi sono considerate come turbamenti nell’ordine della creazione.
Nova Vulgata
Lv19,19Leges meas custodite.
    Iumenta tua non facies coire cum alterius generis animantibus. Agrum tuum non seres diverso semine. Veste, quae ex duobus texta est, non indueris.
CEI 2008 19,20Se un uomo ha rapporti con una donna schiava, ma promessa ad un altro uomo benché non sia stata ancora né riscattata né affrancata, dovrà pagare un risarcimento; i colpevoli però non saranno messi a morte, perché lei non era affrancata.
Nova Vulgata
Lv19,20Homo, si dormierit cum muliere coitu seminis, quae sit ancilla destinata viro et tamen pretio non redempta nec libertate donata, vapulabunt ambo et non morientur, quia non fuit libera.
CEI 2008 19,21L'uomo condurrà al Signore, all'ingresso della tenda del convegno, in sacrificio di riparazione, un ariete;
Nova Vulgata Lv19,21Et in sacrificium suum pro delicto offeret Domino ad ostium tabernaculi conventus arietem;
CEI 2008 19,22con questo ariete di riparazione il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio davanti al Signore, per il peccato da lui commesso, e il peccato commesso gli sarà perdonato.
Nova Vulgata Lv19,22expiabitque eum sacerdos ariete a peccato eius coram Domino, et dimittetur ei peccatum, quod peccavit.
CEI 2008 19,23Quando sarete entrati nella terra e vi avrete piantato ogni sorta di alberi da frutto, ne considererete i frutti come non circoncisi; per tre anni saranno per voi come non circoncisi: non se ne dovrà mangiare.
Nova Vulgata
Lv19,23Quando ingressi fueritis terram et plantaveritis omnimoda ligna pomifera, non auferetis praeputia eorum, id est poma, quae germinant; tribus annis erunt vobis immunda ut praeputia, nec edetis ex eis.
CEI 2008 19,24Nel quarto anno tutti i loro frutti saranno consacrati al Signore, come dono festivo.
Nova Vulgata Lv19,24Quarto anno omnis fructus eorum sanctificabitur laudabilis Domino.
CEI 2008 19,25Nel quinto anno mangerete il frutto di quegli alberi; così essi continueranno a produrre per voi. Io sono il Signore, vostro Dio.
Nova Vulgata Lv19,25Quinto autem anno comedetis fructus eorum, ut augeatur vobis proventus eorum. Ego Dominus Deus vester.
CEI 2008 19,26Non mangerete carne con il sangue.
Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia.
Nova Vulgata
Lv19,26Non comedetis cum sanguine.
   Non augurabimini nec observabitis omina.
CEI 2008 19,27Non vi taglierete in tondo il margine dei capelli, né deturperai ai margini la tua barba.
Nova Vulgata
Lv19,27Neque in rotundum attondebitis marginem comae nec truncabis barbam.
CEI 2008 19,28Non vi farete incisioni sul corpo per un defunto, né vi farete segni di tatuaggio. Io sono il Signore.
Nova Vulgata Lv19,28Et super mortuo non incidetis carnem vestram neque figuras aliquas in cute incidetis vobis. Ego Dominus.
CEI 2008 Non profanare tua figlia prostituendola, perché il paese non si dia alla prostituzione e non si riempia di infamie.
19,29 La prostituzione di cui qui si tratta è probabilmente quella legata al culto idolatrico.
Nova Vulgata
Lv19,29Ne polluas et prostituas filiam tuam, ne contaminetur terra et impleatur piaculo.
CEI 2008 19,30Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono il Signore.
Nova Vulgata
Lv19,30Sabbata mea custodite et sanctuarium meum metuite. Ego Dominus.
CEI 2008 19,31Non vi rivolgete ai negromanti né agli indovini; non li consultate, per non rendervi impuri per mezzo loro. Io sono il Signore, vostro Dio.
Nova Vulgata
Lv19,31Non declinetis ad pythones nec ab hariolis aliquid sciscitemini, ut polluamini per eos. Ego Dominus Deus vester.
CEI 2008 19,32Àlzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio e temi il tuo Dio. Io sono il Signore.
Nova Vulgata
Lv19,32Coram cano capite consurge et honora personam senis; et time Deum tuum. Ego Dominus.
CEI 2008 19,33Quando un forestiero dimorerà presso di voi nella vostra terra, non lo opprimerete.
Nova Vulgata
Lv19,33Si habitaverit tecum advena in terra vestra, non opprimetis eum;
CEI 2008 19,34Il forestiero dimorante fra voi lo tratterete come colui che è nato fra voi; tu l'amerai come te stesso, perché anche voi siete stati forestieri in terra d'Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio.
Nova Vulgata Lv19,34sed sit inter vos quasi indigena, et diliges eum sicut teipsum: fuistis enim et vos advenae in terra Aegypti. Ego Dominus Deus vester.
CEI 2008 Non commetterete ingiustizia nei giudizi, nelle misure di lunghezza, nei pesi o nelle misure di capacità.
19,35-36 Oltre che nei giudizi (vedi anche v. 15), la giustizia va conservata nelle misure. L’efa era di circa 45 litri, lo hin di circa 7 litri e mezzo.
Nova Vulgata
Lv19,35Nolite facere iniquum aliquid in iudicio, in regula, in pondere, in mensura. 
CEI 2008 19,36Avrete bilance giuste, pesi giusti, efa giusta, hin giusto. Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d'Egitto.
Nova Vulgata Lv19,36Statera iusta, aequa pondera, iustum ephi aequumque hin sint vobis. Ego Dominus Deus vester, qui eduxi vos de terra Aegypti.
CEI 2008 19,37Osserverete dunque tutte le mie leggi e tutte le mie prescrizioni e le metterete in pratica. Io sono il Signore"".


Nova Vulgata
Lv19,37Custodite omnia praecepta mea et universa iudicia et facite ea. Ego Dominus».