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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Michea - 1

Michea

1 Parola del Signore, rivolta a Michea di Morèset, al tempo di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Visione che egli ebbe riguardo a Samaria e a Gerusalemme.

1,1 IL PECCATO DELLA CASA DI GIACOBBE E DEI SUOI CAPI (1,1-3,12)
 Titolo
 La predicazione di Michea si colloca nella seconda metà dell’VIII sec., al tempo di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Morèset, Morèset-Gat (vedi 1,14): borgata a circa 50 chilometri a sud-ovest di Gerusalemme.
Udite, popoli tutti!
Fa' attenzione, o terra,
con quanto contieni!
Il Signore Dio sia testimone contro di voi,
il Signore dal suo santo tempio.
1,2-7 Accusa contro Samaria
3Poiché ecco, il Signore esce dalla sua dimora
e scende e cammina
sulle alture della terra;
4si sciolgono i monti sotto di lui
e le valli si squarciano
come cera davanti al fuoco,
come acque versate su un pendio.
Tutto ciò per l'infedeltà di Giacobbe
e per i peccati della casa d'Israele.
Qual è l'infedeltà di Giacobbe?
Non è forse Samaria?
Quali sono le alture di Giuda?
Non è forse Gerusalemme?
1,5  Il nome del patriarca Giacobbe è usato qui per indicare il popolo d’Israele. Forse il riferimento a Giuda è stato aggiunto in un momento successivo, per ricordare che anche il regno meridionale non è stato immune dal peccato di idolatria.
Ridurrò Samaria a un mucchio di rovine in un campo,
a un luogo per piantarvi la vigna.
Rotolerò le sue pietre nella valle,
scoprirò le sue fondamenta.
1,6 Allusione alla distruzione di Samaria, avvenuta nel 722 per opera degli Assiri.
7Tutte le sue statue saranno frantumate,
tutti i suoi guadagni andranno bruciati,
di tutti i suoi idoli farò scempio,
perché li ha messi insieme a prezzo di prostituzione
e in prezzo di prostituzione torneranno.
Perciò farò lamenti e griderò,
me ne andrò scalzo e nudo,
manderò ululati come gli sciacalli,
urli lamentosi come gli struzzi,
1,8-16  Lamento su Giuda
 Il canto funebre è un genere letterario usato dai profeti: qui, con il canto di lutto si descrive il castigo divino sul regno di Giuda. Forse l’oracolo allude agli eventi del 701 (vedi 2Re 18-20).
9perché la sua piaga è incurabile
ed è giunta fino a Giuda,
si estende fino alle soglie del mio popolo,
fino a Gerusalemme.
Non l'annunciate in Gat,
non piangete,
a Bet-Leafrà rotolatevi nella polvere.
1,10-15  Gat… Bet-Leafrà… Adullàm: vengono nominate alcune città, alcune delle quali sono difficilmente localizzabili. Con i loro nomi il profeta crea in ebraico dei giochi di parole.
11Emigra, popolazione di Safir,
nuda e vergognosa;
non è uscita la popolazione di Saanan.
Bet-Esel è in lutto;
ha tolto a voi la sua difesa.
12Si attendeva il benessere
la popolazione di Marot,
invece è scesa la sciagura
da parte del Signore
fino alle porte di Gerusalemme.
13Attacca i destrieri al carro,
o abitante di Lachis!
Essa fu l'inizio del peccato
per la figlia di Sion,
poiché in te sono state trovate
le infedeltà d'Israele.
14Perciò tu darai un regalo d'addio a Morèset-Gat,
le case di Aczib saranno una delusione
per i re d'Israele.
15Ti farò ancora giungere un conquistatore,
o abitante di Maresà.
Fino ad Adullàm arriverà
la gloria d'Israele.
Tàgliati i capelli, ràsati la testa
per via dei tuoi figli, tue delizie;
allarga la tua calvizie come un avvoltoio,
perché vanno in esilio
lontano da te.


1,16 Tàgliati i capelli: la rasatura del capo era un segno di lutto.

Note al testo

1,1 IL PECCATO DELLA CASA DI GIACOBBE E DEI SUOI CAPI (1,1-3,12)
 Titolo
 La predicazione di Michea si colloca nella seconda metà dell’VIII sec., al tempo di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Morèset, Morèset-Gat (vedi 1,14): borgata a circa 50 chilometri a sud-ovest di Gerusalemme.
1,2-7 Accusa contro Samaria
1,5  Il nome del patriarca Giacobbe è usato qui per indicare il popolo d’Israele. Forse il riferimento a Giuda è stato aggiunto in un momento successivo, per ricordare che anche il regno meridionale non è stato immune dal peccato di idolatria.
1,6 Allusione alla distruzione di Samaria, avvenuta nel 722 per opera degli Assiri.
1,8-16  Lamento su Giuda
 Il canto funebre è un genere letterario usato dai profeti: qui, con il canto di lutto si descrive il castigo divino sul regno di Giuda. Forse l’oracolo allude agli eventi del 701 (vedi 2Re 18-20).
1,10-15  Gat… Bet-Leafrà… Adullàm: vengono nominate alcune città, alcune delle quali sono difficilmente localizzabili. Con i loro nomi il profeta crea in ebraico dei giochi di parole.
1,16 Tàgliati i capelli: la rasatura del capo era un segno di lutto.