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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - Neemia - 3

Neemia

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Interconfessionale

CEI 2008 3 Eliasìb, sommo sacerdote, con i suoi fratelli sacerdoti si misero a costruire la porta delle Pecore. La consacrarono e vi misero i battenti; la consacrarono fino alla torre dei Cento e fino alla torre di Cananèl.
3,1 la porta delle Pecore: in questo capitolo si trova la più completa descrizione topografica della Gerusalemme dell’AT, ma l’identificazione di molti nomi è ipotetica.
Interconfessionale NeIl sommo sacerdote Eliasìb e i suoi colleghi ricostruirono la porta delle Pecore, la consacrarono e ne fissarono i battenti. Ripararono e consacrarono le mura fino alla torre dei Cento e a quella di Cananèl.
Rimandi
3,1 Eliasìb Esd 10,6+. — la torre di Cananèl Ne 12,39; Ger 31,38; Zc 14,10.
Note al Testo
3,1 la porta delle Pecore: era all’angolo nord-est della città. La ricostruzione cominciò da questo punto e procedette tutto attorno in senso antiorario. Oggi non sappiamo più dove erano molte località indicate. Nelle note seguenti indichiamo la posizione dei punti più importanti.
CEI 2008 3,2Accanto a lui costruirono gli uomini di Gerico e accanto a lui costruì Zaccur, figlio di Imrì.
Interconfessionale Ne3,2Più avanti lavorarono alcuni uomini della città di Gerico e, dopo di loro, Zaccur figlio di Imrì.
CEI 2008 3,3I figli di Senaà costruirono la porta dei Pesci, la munirono di travi e vi posero i battenti, le serrature e le sbarre.
Interconfessionale NeLa porta dei Pesci fu rifatta dai discendenti di Senaà. Essi fecero l’intelaiatura, montarono i battenti, le serrature e i catenacci.
Rimandi
3,3 porta dei Pesci cfr. 13,16.
CEI 2008 3,4Accanto a loro lavorò al restauro Meremòt, figlio di Uria, figlio di Akkos; accanto a loro lavorò al restauro Mesullàm, figlio di Berechia, figlio di Mesezabèl; accanto a loro lavorò al restauro Sadoc, figlio di Baanà.
Interconfessionale Ne3,4Nei quattro tratti successivi le riparazioni delle mura furono fatte da Meremòt figlio di Uria, nipote di Akkos; da Mesullàm figlio di Berechia, nipote di Mesezabèl; da Sadoc figlio di Baanà,
CEI 2008 3,5Accanto a loro lavorarono al restauro quelli di Tekòa, ma i loro notabili non piegarono il collo a lavorare all'opera del loro Signore.
Interconfessionale Ne3,5e dagli uomini del villaggio di Tekoa, esclusi i più importanti che si rifiutarono di piegare la schiena agli ordini dei sovrintendenti ai lavori.
CEI 2008 3,6Ioiadà, figlio di Pasèach, e Mesullàm, figlio di Besodia, restaurarono la porta Vecchia, la munirono di travi e vi posero i battenti, le serrature e le sbarre.
Interconfessionale Ne3,6La porta Vecchia fu ricostruita da Ioiadà figlio di Pasèach e da Mesullàm figlio di Besodia. Essi fecero l’intelaiatura, montarono i battenti, le serrature e i catenacci.
CEI 2008 3,7Accanto a loro lavorarono al restauro Melatia di Gàbaon, Iadon di Meronòt e gli uomini di Gàbaon e di Mispa, alle dipendenze della sede del governatore dell'Oltrefiume.
Interconfessionale NeI tratti successivi delle mura furono riparati da Melatia da Gàbaon, Iadon da Meronòt e dagli uomini venuti da Gàbaon e da Mispa. Essi arrivarono fino all’altezza della sede del governatore della regione occidentale.
Note al Testo
3,7 I tratti successivi delle mura furono riparati da: altri: Accanto a loro restaurarono. — Essi arrivarono… governatore: altri: Essi lavorarono per conto del governatore.
CEI 2008 3,8Accanto a loro lavorò al restauro Uzzièl, figlio di Caraià, uno degli orefici, e accanto a lui lavorò al restauro Anania, uno dei profumieri. Essi ricostruirono Gerusalemme fino al muro largo.
Interconfessionale Ne3,8Uzzièl figlio di Caraià, uno degli orefici, e Ananìa, uno dei profumieri, lavorarono a Gerusalemme fin quando giunsero all’altezza del muro largo.
CEI 2008 3,9Accanto a loro lavorò al restauro Refaià, figlio di Cur, capo della metà del distretto di Gerusalemme.
Interconfessionale Ne3,9Nei tratti successivi lavorarono: Refaià figlio di Cur, capo di mezzo distretto di Gerusalemme;
CEI 2008 3,10Accanto a loro lavorò al restauro, di fronte alla sua casa, Iedaià, figlio di Carumàf, e accanto a lui lavorò al restauro Cattus, figlio di Casabnia.
Interconfessionale Ne3,10Iedaia figlio di Carumàf, che lavorava proprio di fronte a casa sua; Cattus figlio di Casabnia;
CEI 2008 3,11Malchia, figlio di Carim, e Cassub, figlio di Pacat-Moab, restaurarono la parte seguente e la torre dei Forni.
Interconfessionale NeMalchia figlio di Carim con Cassub figlio di Pacat-Moab, i quali restaurarono anche la torre dei Forni,
Note al Testo
3,11 la torre dei Forni: era nel settore ovest della città.
CEI 2008 3,12Accanto a loro lavorò al restauro, insieme con le figlie, Sallum, figlio di Allochès, capo della metà del distretto di Gerusalemme.
Interconfessionale Ne3,12e Sallum figlio di Allochès, capo dell’altra metà del distretto di Gerusalemme, aiutato dalle sue figlie.
CEI 2008 3,13Canun e gli abitanti di Zanòach restaurarono la porta della Valle; la costruirono, vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. Fecero inoltre mille cubiti di muro fino alla porta del Letame.
Interconfessionale NeLa porta della Valle fu ricostruita da Canun e dagli abitanti di Zanòach. Essi fecero l’intelaiatura, montarono i battenti, le serrature e i catenacci. Ripararono anche circa cinquecento metri di mura fino alla porta del Letame.
Note al Testo
3,13 la porta della Valle: vedi nota a 2,13.
CEI 2008 3,14Malchia, figlio di Recab, capo del distretto di Bet-Cherem, restaurò la porta del Letame; la costruì, vi pose i battenti, le serrature e le sbarre.
Interconfessionale Ne3,14La porta del Letame fu ricostruita da Malchia figlio di Recab, capo del distretto di Bet-Cherem. Egli fece l’intelaiatura, montò i battenti, le serrature e i catenacci.
CEI 2008 3,15Sallum, figlio di Col-Cozè, preposto del distretto di Mispa, restaurò la porta della Fonte; la ricostruì, la munì di tetto, vi pose i battenti, le serrature e le sbarre. Fece inoltre il muro della piscina di Sìloe, presso il giardino del re, fino alla scalinata per cui si scende dalla Città di Davide.
Interconfessionale NeLa porta della Sorgente fu ricostruita da Sallum figlio di Col-Cozè, capo del distretto di Mispa. Egli fece l’intelaiatura, la ricoprì con un tetto e montò i battenti, le serrature e i catenacci. Poi riparò il muro alla piscina di Siloe, vicino al giardino del re, fino all’altezza della scalinata che porta alla Città di Davide.
Note al Testo
3,15 la porta della Sorgente: era a sud-est della città, dove c’era anche il campo del Lavandaio (vedi anche nota a 2,14). — piscina di Siloe: altri: piscina del canale.
CEI 2008 3,16Dopo di lui Neemia, figlio di Azbuk, preposto della metà del distretto di Bet-Sur, lavorò al restauro fin davanti alle tombe di Davide, fino alla piscina artificiale e fino alla casa dei prodi.
Interconfessionale Ne3,16Il tratto successivo fu riparato da Neemia figlio di Azbuk, capo di metà del distretto di Bet-Sur. Egli arrivò al tratto di fronte alle tombe di Davide, fino allo stagno artificiale e alla caserma delle guardie.
CEI 2008 3,17Dopo di lui lavorarono al restauro i leviti, con Recum, figlio di Banì, e accanto a lui lavorò al restauro, per il suo distretto, Casabia, preposto della metà del distretto di Keila.
Interconfessionale Ne3,17Nei tratti seguenti i lavori furono fatti dai leviti: Recum figlio di Banì; Casabia, capo di una metà del distretto di Keila, per conto del suo distretto;
CEI 2008 3,18Dopo di lui lavorarono al restauro i loro fratelli, Binnùi, figlio di Chenadàd, preposto dell'altra metà del distretto di Keila.
Interconfessionale Ne3,18Binnùi figlio di Chenadàd, capo dell’altra metà del distretto di Keila con altri leviti;
CEI 2008 3,19Accanto a lui Ezer, figlio di Giosuè, preposto di Mispa, restaurò un'altra parte, di fronte alla salita dell'arsenale, sul Cantone.
Interconfessionale NeEzer, figlio di Giosuè, capo del distretto di Mispa, che lavorò dal tratto vicino alla salita del deposito di armi fino all’Angolo;
Note al Testo
3,19 deposito di armi… Angolo: testo ebraico per noi oscuro.
CEI 2008 3,20Dopo di lui Baruc, figlio di Zabbài, restaurò con impegno un'altra parte, dal Cantone fino alla porta della casa di Eliasìb, sommo sacerdote.
Interconfessionale Ne3,20Baruc figlio di Zabbài, impegnato nel tratto dall’Angolo all’ingresso della casa del sommo sacerdote Eliasìb;
CEI 2008 3,21Dopo di lui Meremòt, figlio di Uria, figlio di Akkos, restaurò un'altra parte, dalla porta della casa di Eliasìb fino all'estremità della casa di Eliasìb.
Interconfessionale Ne3,21Meremòt, figlio di Uria e nipote di Akkos, che lavorò di lì fino al termine delle proprietà di Eliasìb.
CEI 2008 3,22Dopo di lui lavorarono al restauro i sacerdoti che abitavano la periferia.
Interconfessionale Ne3,22Nei tratti seguenti i lavori furono fatti dai sacerdoti abitanti nei dintorni.
CEI 2008 3,23Dopo di loro Beniamino e Cassub lavorarono al restauro di fronte alla loro casa. Dopo di loro Azaria, figlio di Maasia, figlio di Anania, lavorò al restauro presso la sua casa.
Interconfessionale Ne3,23Beniamino e Cassub lavorarono di fronte alla loro casa; Azaria figlio di Maasia e nipote di Ananìa lavorò anch’egli vicino a casa sua;
CEI 2008 3,24Dopo di lui Binnùi, figlio di Chenadàd, restaurò un'altra parte delle mura, dalla casa di Azaria fino al Cantone e fino all'angolo.
Interconfessionale Ne3,24Binnùi figlio di Chenadàd fece il tratto dalla casa di Azaria fino alla svolta sull’Angolo;
CEI 2008 3,25Palal, figlio di Uzài, lavorò al restauro di fronte al Cantone e alla torre sporgente dalla parte superiore della reggia, che dà sul cortile della prigione. Dopo di lui Pedaià, figlio di Paros,
Interconfessionale Ne3,25Palal figlio di Uzài lavorò dall’Angolo fino alla torre che sporge dal palazzo reale, vicino al cortile della prigione. Pedaià figlio di Paros e
CEI 2008 3,26e gli oblati che abitavano sull'Ofel lavorarono al restauro fin davanti alla porta delle Acque, verso oriente, e alla torre sporgente.
Interconfessionale Negli addetti al tempio, che abitavano nel quartiere dell’Ofel, lavorarono nel tratto verso est, fin davanti alla porta delle Acque e alla torre sporgente.
Rimandi
3,26 che abitavano nel quartiere dell’Ofel 11,21.
Note al Testo
3,26 quartiere dell’Ofel: testo ebraico per noi oscuro; forse le parole sull’abitazione degli inservienti sono come una parentesi (vedi 11,21). — la porta delle Acque: il testo dice che non era una porta delle mura, ma non sappiamo a quale altra struttura edilizia appartenesse.
CEI 2008 3,27Dopo di loro quelli di Tekòa restaurarono un'altra parte, di fronte alla grande torre sporgente e fino al muro dell'Ofel.
Interconfessionale Ne3,27Nel tratto seguente, dalla gran torre sporgente fino al muro dell’Ofel, lavorarono gli abitanti di Tekoa.
CEI 2008 3,28I sacerdoti lavorarono al restauro sopra la porta dei Cavalli, ciascuno di fronte alla propria casa.
Interconfessionale Ne3,28A cominciare dalla porta dei Cavalli, lavorarono alcuni sacerdoti, ognuno nel tratto di fronte a casa sua.
CEI 2008 3,29Dopo di loro lavorò al restauro Sadoc, figlio di Immer, di fronte alla sua casa, e dopo di lui Semaià, figlio di Secania, custode della porta Orientale.
Interconfessionale Ne3,29Più avanti, di fronte alla sua casa, lavorò Sadoc figlio di Immer. Nei tratti seguenti lavorarono: Semaià figlio di Secania, custode della porta Orientale;
CEI 2008 3,30Dopo di lui Anania, figlio di Selemia, e Canun, sesto figlio di Salaf, restaurarono un'altra parte. Dopo di loro Mesullàm, figlio di Berechia, lavorò al restauro di fronte alla propria stanza.
Interconfessionale Ne3,30Ananìa figlio di Selemia con Canun, sesto figlio di Salaf; infine Mesullàm figlio di Berechia, di fronte alla sua abitazione.
CEI 2008 3,31Dopo di lui Malchia, uno degli orefici, lavorò al restauro fino alla casa degli oblati e dei mercanti, di fronte alla porta della Rassegna e fino al vano superiore dell'angolo.
Interconfessionale Ne3,31L’orafo Malchia lavorò nel tratto fino alla casa degli inservienti del tempio e dei mercanti, vicino alla porta della Rassegna e fino all’angolo che ha in alto una stanza.
CEI 2008 3,32Gli orefici e i mercanti lavorarono al restauro fra il vano superiore dell'angolo e la porta delle Pecore.
Interconfessionale Ne3,32Gli altri orafi e i mercanti fecero l’ultimo tratto fino alla porta delle Pecore.
CEI 2008 Sanballàt, quando sentì che noi riedificavamo le mura, si adirò, si indignò molto, si fece beffe dei Giudei
3,33-4,17 - Ostacoli da parte dei nemici
Interconfessionale NeQuando Sanballàt venne a sapere che stavano ricostruendo le mura, si irritò moltissimo e cominciò a deriderci.
Rimandi
3,33 Sanballàt 2,10+.
Note al Testo
3,33 In alcune traduzioni il c. 4 inizia qui e pertanto i vv. 33-38 corrispondono a 4,1-6, mentre i vv. 1-17 del c. 5 corrispondono a 4,7-23.
CEI 2008 3,34e disse in presenza dei suoi fratelli e dei soldati di Samaria: "Che vogliono fare questi miserabili Giudei? Dobbiamo lasciarli fare? Offriranno sacrifici? Finiranno in un sol giorno? Vogliono far rivivere da mucchi di polvere delle pietre già consumate dal fuoco?".
Interconfessionale NeIn presenza dei suoi amici e dei soldati di Samaria, diceva: «Che cosa vogliono fare questi miserabili? Pensano di arrivare alla fine? Pensano veramente di far tutto in un giorno e di concludere con la celebrazione di un sacrificio? Credono di ridare vita a mucchi di macerie, ridotte in cenere dal fuoco?».
Note al Testo
3,34 e di concludere… sacrificio?: altri: offriranno sacrifici?
CEI 2008 3,35Tobia l'Ammonita, che gli stava accanto, disse: "Edifichino pure! Se una volpe vi salta sopra, farà crollare il loro muro di pietra!".
Interconfessionale Ne3,35Anche Tobia l’Ammonita, che stava dalla sua parte, ci prendeva in giro: «Che bel muro stanno facendo! Basta che ci salti su una volpe e crolla tutto».

CEI 2008 3,36Ascolta, o nostro Dio, come siamo disprezzati! Fa' ricadere sul loro capo l'insulto e abbandonali al saccheggio in un paese di schiavitù!
Interconfessionale Ne«O Dio nostro, — pregai, — guarda come ci deridono. Fa’ che provino anche loro quel che ci fanno patire; provino disprezzo e insulto in terra d’esilio.
Rimandi
3,36 provino quel che ci fanno patire Os 12,15; Sal 79,12.
CEI 2008 3,37Non coprire la loro colpa e non sia cancellato dalla tua vista il loro peccato, perché hanno offeso i costruttori.
Interconfessionale NeEssi offendono quelli che sono impegnati alla ricostruzione: tieni conto di questo loro peccato, non dimenticare questa loro colpa».
Rimandi
3,37 Tieni conto Ger 18,23.
CEI 2008 3,38Noi dunque ricostruimmo le mura, che furono ben consolidate fino a metà altezza, e al popolo stava a cuore il lavoro.


Interconfessionale Ne3,38Tuttavia la ricostruzione andò avanti. Tutto il muro era arrivato a metà altezza e la gente lavorava con slancio.