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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Proverbi - 20

Proverbi

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20 Il vino è beffardo, il liquore è tumultuoso;
chiunque si perde dietro ad esso non è saggio.
20,1-30 Altre sentenze e massime per la vita quotidiana
2La collera del re è come ruggito di leone;
chiunque lo irrita rischia la vita.
3È una gloria evitare le contese,
attaccar briga è proprio degli stolti.
4Il pigro non ara d'autunno:
alla mietitura cerca, ma non trova nulla.
5Acque profonde sono i consigli nel cuore umano,
l'uomo accorto le sa attingere.
6Molti proclamano la propria bontà,
ma una persona fidata chi la trova?
7Chi cammina nella sua integrità è giusto;
beati i figli che lascia dietro di sé!
8Il re che siede in tribunale
con il suo sguardo dissipa ogni male.
9Chi può dire: "Ho la coscienza pulita,
sono puro dal mio peccato?".
10Doppio peso e doppia misura
sono due cose che il Signore aborrisce.
11Già con le sue azioni il fanciullo rivela
se è puro e retto il suo comportamento.
12L'orecchio che ascolta e l'occhio che vede:
l'uno e l'altro li ha fatti il Signore.
13Non amare il sonno per non diventare povero,
tieni gli occhi aperti e avrai pane a sazietà.
14"Robaccia, robaccia" dice chi compra,
ma quando se ne va, allora se ne vanta.
15C'è possesso di oro e moltitudine di perle,
ma la cosa più preziosa sono le labbra sapienti.
Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo
e tienilo in pegno per uno sconosciuto.
20,16 Prendigli il vestito: parole di disapprovazione nei confronti di chi si fa garante per un altro e concede incautamente prestiti (vedi anche 6,1-5).
17È piacevole il pane procurato con frode,
ma poi la bocca sarà piena di granelli di sabbia.
18Pondera bene la tua strategia, consìgliati,
e fa' la guerra con molta riflessione.
19Chi va in giro sparlando svela il segreto;
non associarti a chi ha sempre aperte le labbra.
20Chi maledice il padre e la madre
vedrà spegnersi la sua lampada nel cuore delle tenebre.
21Un'eredità accumulata in fretta all'inizio
non sarà benedetta alla fine.
Non dire: "Renderò male per male";
confida nel Signore ed egli ti libererà.
20,22  Non dire: riferimento alla legge del taglione (Es 21,23-24) e invito a superarla.
23Il Signore ha in orrore il doppio peso,
la bilancia falsa non è cosa buona.
24Il Signore rende sicuri i passi dell'uomo:
come può l'essere umano conoscere la sua strada?
È una trappola esclamare subito: "Sacro!"
e riflettere solo dopo aver fatto il voto.
20,25  Sacro: era la formula con cui si dichiarava la propria offerta a Dio, con i gravi impegni che questa comportava (Dt 23,22-24; vedi anche Mc 7,11-12).
Un re saggio disperde i malvagi
e con la ruota li stritola come paglia.
20,26 li stritola come paglia: la trebbiatura del grano si faceva con i carri; le ruote, premendo e pressando, separavano il chicco di grano dalla paglia.
27Lampada del Signore è lo spirito dell'uomo:
essa scruta dentro, fin nell'intimo.
28Bontà e fedeltà vegliano sul re,
sulla giustizia è basato il suo trono.
29Vanto dei giovani è la loro forza,
ornamento dei vecchi è la canizie.
30Le ferite sanguinanti leniscono il male,
le percosse purificano fin nell'intimo.


Note al testo

20,1-30 Altre sentenze e massime per la vita quotidiana
20,16 Prendigli il vestito: parole di disapprovazione nei confronti di chi si fa garante per un altro e concede incautamente prestiti (vedi anche 6,1-5).
20,22  Non dire: riferimento alla legge del taglione (Es 21,23-24) e invito a superarla.
20,25  Sacro: era la formula con cui si dichiarava la propria offerta a Dio, con i gravi impegni che questa comportava (Dt 23,22-24; vedi anche Mc 7,11-12).
20,26 li stritola come paglia: la trebbiatura del grano si faceva con i carri; le ruote, premendo e pressando, separavano il chicco di grano dalla paglia.