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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Proverbi - 8

Proverbi

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Nova Vulgata

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CEI 2008 8 La sapienza forse non chiama
e l'intelligenza non fa udire la sua voce?
8,1-21 La sapienza esorta gli uomini e i governanti ad ascoltarla
Nova Vulgata
Prv8,1Numquid non sapientia clamitat,

et prudentia dat vocem suam?
CEI 2008 8,2In cima alle alture, lungo la via,
nei crocicchi delle strade si apposta,
Nova Vulgata
Prv8,2In summis verticibus

supra viam in mediis semitis stans,
CEI 2008 8,3presso le porte, all'ingresso della città,
sulle soglie degli usci essa grida:
Nova Vulgata
Prv8,3iuxta portas ad introitum civitatis,

in ipsis foribus conclamat:
CEI 2008 8,4"A voi, uomini, io mi rivolgo,
ai figli dell'uomo è diretta la mia voce.
Nova Vulgata
Prv8,4«O viri, ad vos clamito,

et vox mea ad filios hominum.
CEI 2008 8,5Imparate, inesperti, la prudenza
e voi, stolti, fatevi assennati.
Nova Vulgata
Prv8,5Intellegite, parvuli, astutiam;

et insipientes, animadvertite.
CEI 2008 8,6Ascoltate, perché dirò cose rilevanti,
dalle mie labbra usciranno sentenze giuste,
Nova Vulgata
Prv8,6Audite, quoniam de rebus magnis locutura sum,

et aperientur labia mea, ut recta praedicent.
CEI 2008 8,7perché la mia bocca proclama la verità
e l'empietà è orrore per le mie labbra.
Nova Vulgata
Prv8,7Veritatem meditabitur guttur meum,

et labia mea detestabuntur impium.
CEI 2008 8,8Tutte le parole della mia bocca sono giuste,
niente in esse è tortuoso o perverso;
Nova Vulgata
Prv8,8Iusti sunt omnes sermones oris mei,

non est in eis pravum quid neque perversum;
CEI 2008 8,9sono tutte chiare per chi le comprende
e rette per chi possiede la scienza.
Nova Vulgata
Prv8,9omnes recti sunt intellegentibus

et aequi invenientibus scientiam.
CEI 2008 8,10Accettate la mia istruzione e non l'argento,
la scienza anziché l'oro fino,
Nova Vulgata
Prv8,10Accipitc disciplinam meam et non pecuniam,

doctrinam magis quam aurum electum.
CEI 2008 8,11perché la sapienza vale più delle perle
e quanto si può desiderare non l'eguaglia.
Nova Vulgata
Prv8,11Melior est enim sapientia gemmis,

et omne desiderabile ei non potest comparari».
CEI 2008 8,12Io, la sapienza, abito con la prudenza
e possiedo scienza e riflessione.
Nova Vulgata
Prv8,12Ego sapientia habito cum prudentia

et artem excogitandi invenio.
CEI 2008 8,13Temere il Signore è odiare il male:
io detesto la superbia e l'arroganza,
la cattiva condotta e la bocca perversa.
Nova Vulgata
Prv8,13Timor Domini odisse malum;

arrogantiam et superbiam et viam pravam

et os bilingue detestor.
CEI 2008 8,14A me appartengono consiglio e successo,
mia è l'intelligenza, mia è la potenza.
Nova Vulgata
Prv8,14Meum est consilium et prudentia,

mea est intellegentia, mea est fortitudo.
CEI 2008 8,15Per mezzo mio regnano i re
e i prìncipi promulgano giusti decreti;
Nova Vulgata
Prv8,15Per me reges regnant,

et principes iusta decernunt;
CEI 2008 8,16per mezzo mio i capi comandano
e i grandi governano con giustizia.
Nova Vulgata
Prv8,16per me duces imperant,

et potentes decernunt iustitiam.
CEI 2008 8,17Io amo coloro che mi amano,
e quelli che mi cercano mi trovano.
Nova Vulgata
Prv8,17Ego diligentes me diligo;

et, qui mane vigilant ad me, invenient me.
CEI 2008 8,18Ricchezza e onore sono con me,
sicuro benessere e giustizia.
Nova Vulgata
Prv8,18Mecum sunt divitiae et gloria,

opes superbae et iustitia.
CEI 2008 8,19Il mio frutto è migliore dell'oro più fino,
il mio prodotto è migliore dell'argento pregiato.
Nova Vulgata
Prv8,19Melior est enim fructus meus auro et obryzo,

et genimina mea argento electo.
CEI 2008 8,20Sulla via della giustizia io cammino
e per i sentieri dell'equità,
Nova Vulgata
Prv8,20In viis iustitiae ambulo,

in medio semitarum iudicii,
CEI 2008 8,21per dotare di beni quanti mi amano
e riempire i loro tesori.
Nova Vulgata
Prv8,21ut ditem diligentes me

et thesauros eorum repleam.
CEI 2008 Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, all'origine.
8,22-31  La sapienza ha origine in Dio e opera nel creato
 La sapienza viene personificata e presentata come prima creatura di Dio. Attraverso di lei il disegno di Dio creatore ha trovato piena realizzazione e gli uomini, nel seguirla, trovano la pienezza della vita. Questa riflessione è presente anche in altri testi biblici (Sap 7,22-8,1; Sir 24; Bar 3,9-4,4) e culmina nella persona di Gesù, Sapienza e Verbo di Dio (Gv 1,1-5; 1Cor 1,18-31; Col 1,15-17).
Nova Vulgata
PrvDominus possedit me in initio viarum suarum,

antequam quidquam faceret a principio;
22 In initio – Sic Vg cum Syr, Targ et Hier
CEI 2008 8,23Dall'eternità sono stata formata,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
Nova Vulgata
Prv8,23ab aeterno ordinata sum

et ex antiquis, antequam terra fieret.
CEI 2008 8,24Quando non esistevano gli abissi, io fui generata,
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua;
Nova Vulgata
Prv8,24Nondum erant abyssi, et ego iam concepta eram,

necdum fontes graves aquis,
CEI 2008 8,25prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io fui generata,
Nova Vulgata
Prv8,25priusquam montes demergerentur,

ante colles ego parturiebar.
CEI 2008 8,26quando ancora non aveva fatto la terra e i campi
né le prime zolle del mondo.
Nova Vulgata
Prv8,26Adhuc terram non fecerat et campos

et initium glebae orbis terrae.
CEI 2008 8,27Quando egli fissava i cieli, io ero là;
quando tracciava un cerchio sull'abisso,
Nova Vulgata
Prv8,27Quando praeparabat caelos, aderam,

quando certa lege et gyro vallabat abyssos,
CEI 2008 8,28quando condensava le nubi in alto,
quando fissava le sorgenti dell'abisso,
Nova Vulgata
Prv8,28quando nubes firmabat sursum,

et praevaluerunt fontes abyssi,
CEI 2008 8,29quando stabiliva al mare i suoi limiti,
così che le acque non ne oltrepassassero i confini,
quando disponeva le fondamenta della terra,
Nova Vulgata
Prv8,29quando circumdabat mari terminum suum

et aquis, ne transirent fines suos,

quando iecit fundamenta terrae,
CEI 2008 io ero con lui come artefice
ed ero la sua delizia ogni giorno:
giocavo davanti a lui in ogni istante,
8,30 artefice: traduce l’ebraico amon, che può significare anche “giovane” o “bambino”; con questo significato sembra esprimere la gioia della sapienza personificata che, come un giovane o un fanciullo, si muove nel creato danzando (come lasciano intendere i vv. 30-31).
Nova Vulgata
Prv8,30cum eo eram ut artifex:

delectatio eius per singulos dies,

ludens coram eo omni tempore,
CEI 2008 8,31giocavo sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo.
Nova Vulgata
Prv8,31ludens in orbe terrarum,

et deliciae meae esse cum filiis hominum.
CEI 2008 Ora, figli, ascoltatemi:
beati quelli che seguono le mie vie!
8,32-36 Beato chi ascolta la sapienza
Nova Vulgata
Prv8,32Nunc ergo, filii, audite me:

beati, qui custodiunt vias meas;
CEI 2008 8,33Ascoltate l'esortazione e siate saggi,
non trascuratela!
Nova Vulgata
Prv8,33audite disciplinam et estote sapientes

et nolite abicere eam.
CEI 2008 8,34Beato l'uomo che mi ascolta,
vegliando ogni giorno alle mie porte,
per custodire gli stipiti della mia soglia.
Nova Vulgata
Prv8,34Beatus homo, qui audit me

et qui vigilat ad fores meas cotidie

et observat ad postes ostii mei.
CEI 2008 8,35Infatti, chi trova me trova la vita
e ottiene il favore del Signore;
Nova Vulgata
Prv8,35Qui me invenerit, inveniet vitam

et hauriet delicias a Domino.
CEI 2008 ma chi pecca contro di me fa male a se stesso;
quanti mi odiano amano la morte".


8,36 chi pecca contro di me: “peccare” va inteso qui nel senso di “fallire”, “non raggiungere una meta”; chi non raggiunge la sapienza è un fallito che danneggia se stesso.
Nova Vulgata
Prv8,36Qui autem in me peccaverit, laedet animam suam:

omnes, qui me oderunt, diligunt mortem.