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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 122

Salmi

SALMO 122 (121)
SALUTO A GERUSALEMME, CITTÀ DI PACE
122 Canto delle salite. Di Davide.

Quale gioia, quando mi dissero:
"Andremo alla casa del Signore!".

122,1 Mentre sta per entrare nella città santa (v. 2), il pellegrino intona questo gioioso canto di lode (considerato uno dei “canti di Sion”, vedi nota a Sal 46), al quale si uniscono il saluto e l’augurio perché Gerusalemme rimanga sempre centro di tutto Israele e città della pace.
2 Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!

3 Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.

È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d'Israele,
per lodare il nome del Signore.

122,4 Allusione al pellegrinaggio collegato con le tre maggiori feste dell’anno (ved Sal 120).
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.

122,5 A Gerusalemme, come capitale del regno, si amministrava la giustizia sotto la guida del re.
6 Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;

7 sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi.

8 Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: "Su te sia pace!".

9 Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.



Note al testo

122,1 Mentre sta per entrare nella città santa (v. 2), il pellegrino intona questo gioioso canto di lode (considerato uno dei “canti di Sion”, vedi nota a Sal 46), al quale si uniscono il saluto e l’augurio perché Gerusalemme rimanga sempre centro di tutto Israele e città della pace.
122,4 Allusione al pellegrinaggio collegato con le tre maggiori feste dell’anno (ved Sal 120).
122,5 A Gerusalemme, come capitale del regno, si amministrava la giustizia sotto la guida del re.