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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 22

Salmi

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AT greco

LE SOFFERENZE E LA GLORIA DEL GIUSTO
CEI 2008 22 Al maestro del coro. Su "Cerva dell'aurora". Salmo. Di Davide.

22,1 In questo salmo, considerato una delle preghiere più intense di tutto il Salterio, profonda fiducia in Dio e totale abbandono a lui si alternano con l’angoscia e la sofferenza dell’orante. L’intervento liberante di Dio apre all’inno di lode, che nel finale (forse un’aggiunta successiva) coinvolge tutte le nazioni. Il salmo è stato usato, fin dalle origini della Chiesa, per commentare la passione di Gesù e la sua glorificazione. Gli evangelisti Marco e Matteo ricordano che l’ultima invocazione del Signore al Padre venne espressa con le parole iniziali di questo salmo (Mc 15,34 e Mt 27,46). La spartizione delle vesti è commentata da Giovanni con la citazione del vv. 19 (Gv 19,23-24) e gli insulti a Gesù registrati nel Vangelo di Matteo (Mt 27,43) conservano un’eco delle ingiurie dei vv. 8-10.
AT greco Sal22,1gr. psalm 22 (heb. 23) ψαλμὸς τῷ Δαυιδ κύριος ποιμαίνει με καὶ οὐδέν με ὑστερήσει
CEI 2008 22,2 Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Lontane dalla mia salvezza le parole del mio grido!

AT greco Sal22,2εἰς τόπον χλόης ἐκεῖ με κατεσκήνωσεν ἐπὶ ὕδατος ἀναπαύσεως ἐξέθρεψέν με
CEI 2008 22,3 Mio Dio, grido di giorno e non rispondi;
di notte, e non c'è tregua per me.

AT greco Sal22,3τὴν ψυχήν μου ἐπέστρεψεν ὡδήγησέν με ἐπὶ τρίβους δικαιοσύνης ἕνεκεν τοῦ ὀνόματος αὐτοῦ
CEI 2008 22,4 Eppure tu sei il Santo,
tu siedi in trono fra le lodi d'Israele.

AT greco Sal22,4ἐὰν γὰρ καὶ πορευθῶ ἐν μέσῳ σκιᾶς θανάτου οὐ φοβηθήσομαι κακά ὅτι σὺ μετ’ ἐμοῦ εἶ ἡ ῥάβδος σου καὶ ἡ βακτηρία σου αὐταί με παρεκάλεσαν
CEI 2008 22,5 In te confidarono i nostri padri,
confidarono e tu li liberasti;

AT greco Sal22,5ἡτοίμασας ἐνώπιόν μου τράπεζαν ἐξ ἐναντίας τῶν θλιβόντων με ἐλίπανας ἐν ἐλαίῳ τὴν κεφαλήν μου καὶ τὸ ποτήριόν σου μεθύσκον ὡς κράτιστον
CEI 2008 22,6 a te gridarono e furono salvati,
in te confidarono e non rimasero delusi.

AT greco Sal22,6καὶ τὸ ἔλεός σου καταδιώξεταί με πάσας τὰς ἡμέρας τῆς ζωῆς μου καὶ τὸ κατοικεῖν με ἐν οἴκῳ κυρίου εἰς μακρότητα ἡμερῶν
CEI 2008 22,7 Ma io sono un verme e non un uomo,
rifiuto degli uomini, disprezzato dalla gente.

CEI 2008 Si fanno beffe di me quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:

22,8 Questi gesti sono segni di disapprovazione e di disprezzo.
CEI 2008 22,9 "Si rivolga al Signore; lui lo liberi,
lo porti in salvo, se davvero lo ama!".

CEI 2008 22,10 Sei proprio tu che mi hai tratto dal grembo,
mi hai affidato al seno di mia madre.

CEI 2008 22,11 Al mio nascere, a te fui consegnato;
dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.

CEI 2008 22,12 Non stare lontano da me,
perché l'angoscia è vicina e non c'è chi mi aiuti.

CEI 2008 Mi circondano tori numerosi,
mi accerchiano grossi tori di Basan.

22,13 Basan: regione a nord-est della terra di Canaan, famosa per i pascoli e per il numeroso bestiame.
CEI 2008 22,14 Spalancano contro di me le loro fauci:
un leone che sbrana e ruggisce.

CEI 2008 22,15 Io sono come acqua versata,
sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera,
si scioglie in mezzo alle mie viscere.

CEI 2008 22,16 Arido come un coccio è il mio vigore,
la mia lingua si è incollata al palato,
mi deponi su polvere di morte.

CEI 2008 Un branco di cani mi circonda,
mi accerchia una banda di malfattori;
hanno scavato le mie mani e i miei piedi.

22,17 hanno scavato: probabilmente allude a catene o funi, con cui era stato legato, mani e piedi. Vg e NVg interpretano il verbo come “trafiggere”, con evidente riferimento alla passione di Gesù.
CEI 2008 22,18 Posso contare tutte le mie ossa.
Essi stanno a guardare e mi osservano:

CEI 2008 22,19 si dividono le mie vesti,
sulla mia tunica gettano la sorte.

CEI 2008 22,20 Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, vieni presto in mio aiuto.

CEI 2008 22,21 Libera dalla spada la mia vita,
dalle zampe del cane l'unico mio bene.

CEI 2008 22,22 Salvami dalle fauci del leone
e dalle corna dei bufali.

Tu mi hai risposto!
CEI 2008 22,23 Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all'assemblea.

CEI 2008 22,24 Lodate il Signore, voi suoi fedeli,
gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,
lo tema tutta la discendenza d'Israele;

CEI 2008 22,25 perché egli non ha disprezzato
né disdegnato l'afflizione del povero,
il proprio volto non gli ha nascosto
ma ha ascoltato il suo grido di aiuto.

CEI 2008 22,26 Da te la mia lode nella grande assemblea;
scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.

CEI 2008 22,27 I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano;
il vostro cuore viva per sempre!

CEI 2008 22,28 Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno
tutte le famiglie dei popoli.

CEI 2008 22,29 Perché del Signore è il regno:
è lui che domina sui popoli!

CEI 2008 22,30 A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere;

ma io vivrò per lui,
CEI 2008 22,31 lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;

CEI 2008 22,32 annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
"Ecco l'opera del Signore!".