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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 24

Salmi

IL SIGNORE, RE DELLA GLORIA, ENTRA NEL SUO TEMPIO
24 Di Davide. Salmo.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.

24,1 Riprendendo alcuni aspetti del Sal 15, anche questo canto riflette sulle condizioni richieste per poter entrare nel tempio del Signore e stare alla sua presenza.
2 È lui che l'ha fondato sui mari
e sui fiumi l'ha stabilito.

3 Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?

4 Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli,
chi non giura con inganno.

5 Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.

6 Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.

24,7-10 Si descrive il simbolico ingresso di Dio nel tempio, probabilmente al termine di una processione con l’arca dell’alleanza.
8 Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia.

9 Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.

Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.



24,10 Il Signore degli eserciti: traduzione del titolo divino YHWH sebaòt, legato particolarmente all’arca dell’alleanza (1Sam 1,3; 4,1-4). Questo titolo viene inteso, alle volte, in riferimento agli eserciti d’Israele che nel Signore hanno un invincibile protettore (ma l’arca non nasconde le colpe del popolo, né lo protegge dall’ira divina: 1Sam 4,5-11). Più spesso, soprattutto dopo l’esilio, quando Israele non ha più eserciti propri, il titolo viene riferito agli eserciti celesti, cioè alle “schiere” degli astri e degli angeli, e infine a tutte le creature (Zc 1,3.4.6.12 …; Ml 1,4.6.9.10…). Quanto alle “schiere” celesti, che lodano Dio, vedi ad es. Sal 103,21; 148,2. In Gen 2,1 le “schiere” del cielo e della terra sono tutte le creature. Nei testi in cui sebaòt assume questo significato più ampio, l’espressione Signore degli eserciti equivale a “Signore dell’universo”.

Note al testo

24,1 Riprendendo alcuni aspetti del Sal 15, anche questo canto riflette sulle condizioni richieste per poter entrare nel tempio del Signore e stare alla sua presenza.
24,7-10 Si descrive il simbolico ingresso di Dio nel tempio, probabilmente al termine di una processione con l’arca dell’alleanza.
24,10 Il Signore degli eserciti: traduzione del titolo divino YHWH sebaòt, legato particolarmente all’arca dell’alleanza (1Sam 1,3; 4,1-4). Questo titolo viene inteso, alle volte, in riferimento agli eserciti d’Israele che nel Signore hanno un invincibile protettore (ma l’arca non nasconde le colpe del popolo, né lo protegge dall’ira divina: 1Sam 4,5-11). Più spesso, soprattutto dopo l’esilio, quando Israele non ha più eserciti propri, il titolo viene riferito agli eserciti celesti, cioè alle “schiere” degli astri e degli angeli, e infine a tutte le creature (Zc 1,3.4.6.12 …; Ml 1,4.6.9.10…). Quanto alle “schiere” celesti, che lodano Dio, vedi ad es. Sal 103,21; 148,2. In Gen 2,1 le “schiere” del cielo e della terra sono tutte le creature. Nei testi in cui sebaòt assume questo significato più ampio, l’espressione Signore degli eserciti equivale a “Signore dell’universo”.