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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 27

Salmi

NELLE PROVE, IL SIGNORE È RIFUGIO SICURO
27 Di Davide.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

27,1 Questa preghiera da una parte esprime l’adesione del salmista a Dio, difesa e salvezza del giusto; dall’altra contiene un’accorata richiesta di aiuto, che culmina nel desiderio di vedere il volto di Dio. Nella contemplazione del volto di Dio, cioè nella partecipazione al culto nel tempio, il salmista trova il senso della propria vita e la propria felicità.
Quando mi assalgono i malvagi
per divorarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici,
a inciampare e cadere.

27,2 divorarmi la carne: distruggermi.
3 Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me si scatena una guerra,
anche allora ho fiducia.

4 Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

5 Nella sua dimora mi offre riparo
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua tenda,
sopra una roccia mi innalza.

6 E ora rialzo la testa
sui nemici che mi circondano.
Immolerò nella sua tenda sacrifici di vittoria,
inni di gioia canterò al Signore.

7 Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!

Il mio cuore ripete il tuo invito:
"Cercate il mio volto!".
Il tuo volto, Signore, io cerco.

27,8 Cercare il volto del Signore: il Dio d’Israele non viene rappresentato da immagini; questa espressione, forse derivata dal linguaggio dei popoli vicini, può significare sia la ricerca interiore di Dio sia il pellegrinaggio al tempio, dove Dio fa sperimentare al fedele la sua presenza e protezione.
9 Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

10 Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato,
ma il Signore mi ha raccolto.

11 Mostrami, Signore, la tua via,
guidami sul retto cammino,
perché mi tendono insidie.

12 Non gettarmi in preda ai miei avversari.
Contro di me si sono alzàti falsi testimoni
che soffiano violenza.

13 Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.

14 Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.



Note al testo

27,1 Questa preghiera da una parte esprime l’adesione del salmista a Dio, difesa e salvezza del giusto; dall’altra contiene un’accorata richiesta di aiuto, che culmina nel desiderio di vedere il volto di Dio. Nella contemplazione del volto di Dio, cioè nella partecipazione al culto nel tempio, il salmista trova il senso della propria vita e la propria felicità.
27,2 divorarmi la carne: distruggermi.
27,8 Cercare il volto del Signore: il Dio d’Israele non viene rappresentato da immagini; questa espressione, forse derivata dal linguaggio dei popoli vicini, può significare sia la ricerca interiore di Dio sia il pellegrinaggio al tempio, dove Dio fa sperimentare al fedele la sua presenza e protezione.