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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 39

Salmi

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CEI 1974

LA VITA DELL’UOMO È SOLO UN SOFFIO
CEI 2008 39 Al maestro del coro. A Iedutùn. Salmo. Di Davide.

39,1 Percorsa da una sottile vena di amarezza, con accenti ora forti, ora ispirati a uno sconsolato pessimismo, questa composizione sembra contrapporsi all’ottimismo del  Sal 8. L’uomo è visto qui nei suoi limiti, sempre alle prese con il peccato, la sofferenza, lo sconforto, la delusione. A ciò si aggiunge la constatazione della fugacità della vita che fa dell’uomo un forestiero e un ospite sulla terra (v. 13). Dio, che ha fatto pesare la sua mano, è il solo che può dare ascolto al grido della sua creatura.
39,1 Iedutùn: un personaggio con questo nome è citato nel primo libro delle Cronache (1Cr 9,16; 16,38.41-42) tra i leviti incaricati di un servizio particolare nel tempio di Gerusalemme (vedi anche Sal 62,1; 77,1).
CEI 1974 Sal Al maestro del coro, Idutum. Salmo. Di Davide.

38,1 Idutum era uno dei tre direttori di coro del tempio di Davide. Il Salmo è una meditazione sulle caducità della vita.
CEI 2008 39,2 Ho detto: "Vigilerò sulla mia condotta
per non peccare con la mia lingua;
metterò il morso alla mia bocca
finché ho davanti il malvagio".

CEI 1974 Sal38,2 Ho detto: "Veglierò sulla mia condotta
per non peccare con la mia lingua;
porrò un freno alla mia bocca
mentre l`empio mi sta dinanzi".
CEI 2008 39,3 Ammutolito, in silenzio,
tacevo, ma a nulla serviva,
e più acuta si faceva la mia sofferenza.

CEI 1974 Sal38,3 Sono rimasto quieto in silenzio: tacevo privo di bene,
la sua fortuna ha esasperato il mio dolore.
CEI 2008 39,4 Mi ardeva il cuore nel petto;
al ripensarci è divampato il fuoco.
Allora ho lasciato parlare la mia lingua:

CEI 1974 Sal38,4 Ardeva il cuore nel mio petto,
al ripensarci è divampato il fuoco;
allora ho parlato:
CEI 2008 39,5 "Fammi conoscere, Signore, la mia fine,
quale sia la misura dei miei giorni,
e saprò quanto fragile io sono".

CEI 1974 Sal38,5 Rivelami, Signore, la mia fine;
quale sia la misura dei miei giorni
e saprò quanto è breve la mia vita".

CEI 2008 39,6 Ecco, di pochi palmi hai fatto i miei giorni,
è un nulla per te la durata della mia vita.
Sì, è solo un soffio ogni uomo che vive.

CEI 1974 Sal38,6 Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni
e la mia esistenza davanti a te è un nulla.
Solo un soffio è ogni uomo che vive,
CEI 2008 39,7 Sì, è come un'ombra l'uomo che passa.
Sì, come un soffio si affanna,
accumula e non sa chi raccolga.

CEI 1974 Sal38,7 come ombra è l`uomo che passa;
solo un soffio che si agita,
accumula ricchezze e non sa chi le raccolga.

CEI 2008 39,8 Ora, che potrei attendere, Signore?
È in te la mia speranza.

CEI 1974 Sal38,8 Ora, che attendo, Signore?
In te la mia speranza.
CEI 2008 39,9 Liberami da tutte le mie iniquità,
non fare di me lo scherno dello stolto.

CEI 1974 Sal38,9 Liberami da tutte le mie colpe,
non rendermi scherno dello stolto.
CEI 2008 39,10 Ammutolito, non apro bocca,
perché sei tu che agisci.

CEI 1974 Sal38,10 Sto in silenzio, non apro bocca,
perché sei tu che agisci.

CEI 2008 39,11 Allontana da me i tuoi colpi:
sono distrutto sotto il peso della tua mano.

CEI 1974 Sal38,11 Allontana da me i tuoi colpi:
sono distrutto sotto il peso della tua mano.
CEI 2008 39,12 Castigando le sue colpe
tu correggi l'uomo,
corrodi come un tarlo i suoi tesori.
Sì, ogni uomo non è che un soffio.

CEI 1974 Sal38,12 Castigando il suo peccato tu correggi l`uomo,
corrodi come tarlo i suoi tesori.
Ogni uomo non è che un soffio.

CEI 2008 39,13 Ascolta la mia preghiera, Signore,
porgi l'orecchio al mio grido,
non essere sordo alle mie lacrime,
perché presso di te io sono forestiero,
ospite come tutti i miei padri.

CEI 1974 Sal38,13 Ascolta la mia preghiera, Signore,
porgi l`orecchio al mio grido,
non essere sordo alle mie lacrime,
poiché io sono un forestiero,
uno straniero come tutti i miei padri.
CEI 2008 39,14 Distogli da me il tuo sguardo:
che io possa respirare,
prima che me ne vada
e di me non resti più nulla.



CEI 1974 Sal Distogli il tuo sguardo, che io respiri,
prima che me ne vada e più non sia.


38,14 Per spiegare la malinconia di questo v. cfr la nota a Sal 6, 6.