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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 50

Salmi

IL VERO CULTO
50 Salmo. Di Asaf.

Parla il Signore, Dio degli dèi,
convoca la terra da oriente a occidente.

50,1 Concepito come un giudizio che Dio pronuncia contro il suo popolo, il  Sal 50 fa eco al richiamo dei profeti a ricercare il vero culto gradito al Signore. Vengono elencati i diversi sacrifici, con i molti animali offerti dal popolo durante il culto. Dio non ha bisogno di nutrirsi (come era convinzione diffusa presso gli antichi nei confronti delle loro divinità), ma desidera un culto che trasformi il comportamento dell’uomo.
50,1 Asaf: era uno dei capi cantori del tempio di Gerusalemme (1Cr 16,5).
2 Da Sion, bellezza perfetta,
Dio risplende.

3 Viene il nostro Dio e non sta in silenzio;
davanti a lui un fuoco divorante,
intorno a lui si scatena la tempesta.

4 Convoca il cielo dall'alto
e la terra per giudicare il suo popolo:

5 "Davanti a me riunite i miei fedeli,
che hanno stabilito con me l'alleanza
offrendo un sacrificio".

6 I cieli annunciano la sua giustizia:
è Dio che giudica.

7 "Ascolta, popolo mio, voglio parlare,
testimonierò contro di te, Israele!
Io sono Dio, il tuo Dio!

Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.

50,8 olocausti: sacrifici in cui la vittima veniva completamente bruciata dal fuoco.
9 Non prenderò vitelli dalla tua casa
né capri dai tuoi ovili.

10 Sono mie tutte le bestie della foresta,
animali a migliaia sui monti.

11 Conosco tutti gli uccelli del cielo,
è mio ciò che si muove nella campagna.

12 Se avessi fame, non te lo direi:
mio è il mondo e quanto contiene.

13 Mangerò forse la carne dei tori?
Berrò forse il sangue dei capri?

14 Offri a Dio come sacrificio la lode
e sciogli all'Altissimo i tuoi voti;

15 invocami nel giorno dell'angoscia:
ti libererò e tu mi darai gloria".

16 Al malvagio Dio dice:
"Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,

17 tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle?

18 Se vedi un ladro, corri con lui
e degli adùlteri ti fai compagno.

19 Abbandoni la tua bocca al male
e la tua lingua trama inganni.

20 Ti siedi, parli contro il tuo fratello,
getti fango contro il figlio di tua madre.

21 Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.

22 Capite questo, voi che dimenticate Dio,
perché non vi afferri per sbranarvi
e nessuno vi salvi.

23 Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio".



Note al testo

50,1 Concepito come un giudizio che Dio pronuncia contro il suo popolo, il  Sal 50 fa eco al richiamo dei profeti a ricercare il vero culto gradito al Signore. Vengono elencati i diversi sacrifici, con i molti animali offerti dal popolo durante il culto. Dio non ha bisogno di nutrirsi (come era convinzione diffusa presso gli antichi nei confronti delle loro divinità), ma desidera un culto che trasformi il comportamento dell’uomo.
50,1 Asaf: era uno dei capi cantori del tempio di Gerusalemme (1Cr 16,5).
50,8 olocausti: sacrifici in cui la vittima veniva completamente bruciata dal fuoco.