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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 59

Salmi

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NT greco

INVOCAZIONE DI AIUTO
CEI 2008 59 Al maestro del coro. Su "Non distruggere". Di Davide. Miktam. Quando Saul mandò uomini a sorvegliare la casa e a ucciderlo.

59,1 Si colgono, in questa composizione, gli elementi caratteristici delle lamentazioni individuali: richiesta di liberazione dai nemici, dichiarazione della propria innocenza e lamento per l’ingiustizia che grava sul salmista per le accuse degli avversari. Nello stesso tempo si nota nel salmo il passaggio dalla supplica individuale dell’orante alla preghiera di tutto il popolo, che si rivolge a Dio per ottenere la liberazione dai nemici che lo circondano.
59,1 Quando Saul mandò…: riferimento al tentativo di Saul di uccidere Davide (1Sam 19,11-17).
CEI 2008 59,2 Liberami dai nemici, mio Dio,
difendimi dai miei aggressori.

CEI 2008 59,3 Liberami da chi fa il male,
salvami da chi sparge sangue.

CEI 2008 59,4 Ecco, insidiano la mia vita,
contro di me congiurano i potenti.

Non c'è delitto in me, non c'è peccato, Signore;
CEI 2008 59,5 senza mia colpa accorrono e si schierano.
Svégliati, vienimi incontro e guarda.

CEI 2008 59,6 Tu, Signore, Dio degli eserciti, Dio d'Israele,
àlzati a punire tutte le genti;
non avere pietà dei perfidi traditori.

CEI 2008 59,7 Ritornano a sera e ringhiano come cani,
si aggirano per la città.

CEI 2008 59,8 Eccoli, la bava alla bocca;
le loro labbra sono spade.
Dicono: "Chi ci ascolta?".

CEI 2008 59,9 Ma tu, Signore, ridi di loro,
ti fai beffe di tutte le genti.

CEI 2008 59,10 Io veglio per te, mia forza,
perché Dio è la mia difesa.

CEI 2008 59,11 Il mio Dio mi preceda con il suo amore;
Dio mi farà guardare dall'alto i miei nemici.

CEI 2008 59,12 Non ucciderli, perché il mio popolo non dimentichi;
disperdili con la tua potenza e abbattili,
Signore, nostro scudo.

CEI 2008 59,13 Peccato della loro bocca è la parola delle loro labbra;
essi cadono nel laccio del loro orgoglio,
per le bestemmie e le menzogne che pronunciano.

CEI 2008 59,14 Annientali con furore,
annientali e più non esistano,
e sappiano che Dio governa in Giacobbe,
sino ai confini della terra.

CEI 2008 59,15 Ritornano a sera e ringhiano come cani,
si aggirano per la città;

CEI 2008 59,16 ecco, vagano in cerca di cibo,
ringhiano se non possono saziarsi.

CEI 2008 59,17 Ma io canterò la tua forza,
esalterò la tua fedeltà al mattino,
perché sei stato mia difesa,
mio rifugio nel giorno della mia angoscia.

CEI 2008 59,18 O mia forza, a te voglio cantare,
poiché tu sei, o Dio, la mia difesa,
Dio della mia fedeltà.