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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 71

Salmi

FIDUCIA IN DIO IN OGNI SITUAZIONE DELLA VITA
71 In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.

71,1 Confluiscono in questa lamentazione alcuni motivi già apparsi in diverse altre composizioni (i vv. 1-3 corrispondono a Sal 31,2-4a e forse riproducono un formulario che veniva usato per la richiesta del diritto di asilo, nel tempio). L’orante ha ormai varcato la soglia della vecchiaia e la sua preghiera rivela una profonda esperienza umana e spirituale. Su tutto prevale un sentimento di fiducia e gratitudine, che apre il cuore del fedele a un dialogo sereno con Dio, nelle cui mani sono posti il destino e le stagioni dell’esistenza.
2 Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.

3 Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!

4 Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio,
dal pugno dell'uomo violento e perverso.

5 Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.

6 Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno:
a te la mia lode senza fine.

7 Per molti ero un prodigio,
ma eri tu il mio rifugio sicuro.

8 Della tua lode è piena la mia bocca:
tutto il giorno canto il tuo splendore.

9 Non gettarmi via nel tempo della vecchiaia,
non abbandonarmi quando declinano le mie forze.

10 Contro di me parlano i miei nemici,
coloro che mi spiano congiurano insieme

11 e dicono: "Dio lo ha abbandonato,
inseguitelo, prendetelo: nessuno lo libera!".

12 O Dio, da me non stare lontano:
Dio mio, vieni presto in mio aiuto.

13 Siano svergognati e annientati quanti mi accusano,
siano coperti di insulti e d'infamia
quanti cercano la mia rovina.

14 Io, invece, continuo a sperare;
moltiplicherò le tue lodi.

15 La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza,
che io non so misurare.

16 Verrò a cantare le imprese del Signore Dio:
farò memoria della tua giustizia, di te solo.

17 Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.

18 Venuta la vecchiaia e i capelli bianchi,
o Dio, non abbandonarmi,
fino a che io annunci la tua potenza,
a tutte le generazioni le tue imprese.

19 La tua giustizia, Dio, è alta come il cielo.
Tu hai fatto cose grandi: chi è come te, o Dio?

20 Molte angosce e sventure mi hai fatto vedere:
tu mi darai ancora vita,
mi farai risalire dagli abissi della terra,

21 accrescerai il mio onore
e tornerai a consolarmi.

22 Allora io ti renderò grazie al suono dell'arpa,
per la tua fedeltà, o mio Dio,
a te canterò sulla cetra, o Santo d'Israele.

23 Cantando le tue lodi esulteranno le mie labbra
e la mia vita, che tu hai riscattato.

24 Allora la mia lingua tutto il giorno
mediterà la tua giustizia.
Sì, saranno svergognati e confusi
quelli che cercano la mia rovina.



Note al testo

71,1 Confluiscono in questa lamentazione alcuni motivi già apparsi in diverse altre composizioni (i vv. 1-3 corrispondono a Sal 31,2-4a e forse riproducono un formulario che veniva usato per la richiesta del diritto di asilo, nel tempio). L’orante ha ormai varcato la soglia della vecchiaia e la sua preghiera rivela una profonda esperienza umana e spirituale. Su tutto prevale un sentimento di fiducia e gratitudine, che apre il cuore del fedele a un dialogo sereno con Dio, nelle cui mani sono posti il destino e le stagioni dell’esistenza.