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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 86

Salmi

PREGHIERA NEI PERICOLI E NELLE PROVE
86 Supplica. Di Davide.

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi,
perché io sono povero e misero.

86,1 In questa lamentazione, che la liturgia ebraica riserva al giorno solenne dell’Espiazione (o Kippùr), compaiono elementi già incontrati in altre lamentazioni simili; ma il rinnovato sentimento di fiducia, il totale abbandono in Dio e la speranza del suo intervento nella situazione di sofferenza che attanaglia l’orante, la rendono particolarmente viva e appassionata.
2 Custodiscimi perché sono fedele;
tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te confida.

3 Pietà di me, Signore,
a te grido tutto il giorno.

Rallegra la vita del tuo servo,
perché a te, Signore, rivolgo l'anima mia.

86,4 rivolgo l’anima mia: vedi Sal 25,1 e nota relativa.
5 Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t'invoca.

6 Porgi l'orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.

7 Nel giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido
perché tu mi rispondi.

8 Fra gli dèi nessuno è come te, Signore,
e non c'è nulla come le tue opere.

9 Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.

10 Grande tu sei e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.

11 Mostrami, Signore, la tua via,
perché nella tua verità io cammini;
tieni unito il mio cuore,
perché tema il tuo nome.

12 Ti loderò, Signore, mio Dio, con tutto il cuore
e darò gloria al tuo nome per sempre,

13 perché grande con me è la tua misericordia:
hai liberato la mia vita dal profondo degli inferi.

14 O Dio, gli arroganti contro di me sono insorti
e una banda di prepotenti insidia la mia vita,
non pongono te davanti ai loro occhi.

15 Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà,

16 volgiti a me e abbi pietà:
dona al tuo servo la tua forza,
salva il figlio della tua serva.

17 Dammi un segno di bontà;
vedano quelli che mi odiano e si vergognino,
perché tu, Signore, mi aiuti e mi consoli.



Note al testo

86,1 In questa lamentazione, che la liturgia ebraica riserva al giorno solenne dell’Espiazione (o Kippùr), compaiono elementi già incontrati in altre lamentazioni simili; ma il rinnovato sentimento di fiducia, il totale abbandono in Dio e la speranza del suo intervento nella situazione di sofferenza che attanaglia l’orante, la rendono particolarmente viva e appassionata.
86,4 rivolgo l’anima mia: vedi Sal 25,1 e nota relativa.