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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Siracide - 20

Siracide

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AT ebraico

CEI 2008 20 C'è un rimprovero che è fuori tempo,
c'è chi tace ed è prudente.
20,1

20,1a NVg (19,28b) aggiunge: e c’è un giudizio che non si può ritenere buono
20,4 NVg anticipa qui 20,8cd.
20,8cd In NVg è collocato dopo 20,4.
20,14b NVg omette.
20,22b NVg (20,24c) aggiunge: egli va in rovina perché non è stato imparziale
20,28a NVg (20,30b) aggiunge: e chi pratica la giustizia sarà onorato
20,32 NVg omette.



La preziosità  del silenzio
CEI 2008 20,2Quanto è meglio rimproverare che covare l'ira!
CEI 2008 20,3Chi si confessa colpevole evita l'umiliazione.
CEI 2008 20,4Come un eunuco che vuol deflorare una ragazza,
così chi vuole fare giustizia con la violenza.
CEI 2008 20,5C'è chi tace ed è ritenuto saggio,
e chi è riprovato per la troppa loquacità.
CEI 2008 20,6C'è chi tace, perché non sa che cosa rispondere,
e c'è chi tace, perché conosce il momento opportuno.
CEI 2008 20,7L'uomo saggio sta zitto fino al momento opportuno,
il millantatore e lo stolto non ne tengono conto.
CEI 2008 20,8Chi esagera nel parlare si renderà riprovevole,
chi vuole imporsi a tutti i costi sarà detestato.
Com'è bello quando chi è biasimato mostra pentimento,
perché così tu sfuggirai a un peccato volontario.

CEI 2008 Nelle disgrazie qualcuno può trovare un vantaggio,
ma c'è un profitto che si può cambiare in perdita.
20,9-13 Non fidarsi delle apparenze
CEI 2008 20,10C'è una generosità che non ti arreca vantaggi
e c'è una generosità che rende il doppio.
CEI 2008 20,11C'è un'umiliazione che viene dalla gloria
e c'è chi dall'abbattimento alza la testa.
CEI 2008 20,12C'è chi compra molte cose con poco
e chi le paga sette volte il loro valore.
CEI 2008 20,13Il saggio si rende amabile con le sue parole,
ma le cortesie degli stolti sono sciupate.
CEI 2008 20,14Il dono di uno stolto non ti giova,
e ugualmente quello dell'invidioso, perché è frutto di costrizione;
i suoi occhi, infatti, sono molti invece di uno.
CEI 2008 20,15Egli dà poco, ma rinfaccia molto;
apre la sua bocca come un banditore.
Oggi fa un prestito e domani lo richiede;
quanto è odioso un uomo del genere!
CEI 2008 20,16Lo stolto dice: "Non ho un amico,
non c'è gratitudine al bene che faccio".
Quelli che mangiano il suo pane sono lingue cattive.
CEI 2008 20,17Quanti si burleranno di lui, e quante volte!
Poiché non accoglie l'avere con spirito retto,
e il non avere gli è ugualmente indifferente.

CEI 2008 Meglio inciampare sul pavimento che con la lingua;
è così che la caduta dei cattivi giunge rapida.
20,18-26 Guardarsi dal parlare intempestivo e dalla menzogna
CEI 2008 20,19Un discorso inopportuno è come un racconto inopportuno:
è sempre sulla bocca dei maleducati.
CEI 2008 20,20Non si accetta un proverbio dalla bocca dello stolto,
perché non lo dice mai a proposito.

CEI 2008 20,21C'è chi è trattenuto dal peccare a causa della miseria
e quando riposa non avrà rimorsi.
CEI 2008 20,22C'è chi si rovina per rispetto umano
e di fronte a uno stolto si dà perduto.
CEI 2008 20,23C'è chi per rispetto umano fa promesse a un amico,
e in tal modo gratuitamente se lo rende nemico.

CEI 2008 20,24Brutta macchia nell'uomo la menzogna,
è sempre sulla bocca dei maldicenti.
CEI 2008 20,25Meglio un ladro che un mentitore abituale,
tutti e due avranno in sorte la rovina.
CEI 2008 20,26L'abitudine del bugiardo è un disonore,
la vergogna che si merita è sempre con lui.

CEI 2008 Chi è saggio nel parlare si apre una strada
e l'uomo prudente piace ai grandi.
20,27-32 Massime varie sulla sapienza
CEI 2008 20,28Chi lavora la terra accresce il suo raccolto,
chi piace ai grandi si fa perdonare i suoi torti.
CEI 2008 20,29Regali e doni accecano gli occhi dei saggi,
come bavaglio sulla bocca soffocano i rimproveri.
CEI 2008 20,30Sapienza nascosta e tesoro invisibile:
a che servono l'una e l'altro?
CEI 2008 20,31Meglio l'uomo che nasconde la sua stoltezza
di quello che nasconde la sua sapienza.
CEI 2008 20,32E' meglio perseverare nella ricerca del Signore
che essere un libero auriga della propria vita.