CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Siracide - 31
Siracide
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Nova Vulgata
CEI 2008
31
L'insonnia del ricco consuma il corpo,
i suoi affanni gli tolgono il sonno.
i suoi affanni gli tolgono il sonno.
31,1
Ambiguità della ricchezza
31,7a NVg (31,7b) aggiunge: guai a coloro che vi corrono dietro
31,8b NVg (31,8c) aggiunge: e non pone la sua fiducia nel denaro e nei tesori
31,13a NVg (31,14b) aggiunge: Dio odia l’occhio cattivo
31,14a NVg (31,16b) aggiunge: per non dover arrossire colto da invidia
31,21b NVg (31,25c) aggiunge: ed eviterai una malattia al tuo corpo
31,27c NVg (31,34) aggiunge: Cos’è che depreda la vita? La morte.
31,28b NVg (31,37-38) aggiunge: Chi è sobrio nel bere è sano di corpo e di spirito. / Il vino bevuto in gran quantità / provoca eccitazione, ira e molti danni.
Ambiguità della ricchezza
Nova Vulgata
EccliVigilia divitis tabefacit carnes,
et cogitatus illius aufert somnum;
et cogitatus illius aufert somnum;
CEI 2008
31,2Le preoccupazioni dell'insonnia non lasciano dormire,
come una grave malattia bandiscono il sonno.
come una grave malattia bandiscono il sonno.
Nova Vulgata
Eccli31,3Laboravit dives in congregatione substantiae
et, si requiescit, replebitur deliciis suis;
Eccli31,3Laboravit dives in congregatione substantiae
et, si requiescit, replebitur deliciis suis;
Nova Vulgata
Eccli31,5Qui aurum diligit, non iustificabitur,
et, qui insequitur lucrum, in eo oberrabit.
Eccli31,5Qui aurum diligit, non iustificabitur,
et, qui insequitur lucrum, in eo oberrabit.
Nova Vulgata
Eccli31,6Multi dati sunt in ruinam auri gratia,
et facta est in facie ipsorum perditio illorum.
Eccli31,6Multi dati sunt in ruinam auri gratia,
et facta est in facie ipsorum perditio illorum.
Nova Vulgata
Eccli31,7Lignum offensionis est aurum sacrificantium;
vae illis, qui sectantur illud:
et omnis imprudens capietur in illo.
Eccli31,7Lignum offensionis est aurum sacrificantium;
vae illis, qui sectantur illud:
et omnis imprudens capietur in illo.
Nova Vulgata
Eccli31,8Beatus dives, qui inventus est sine macula
et qui post aurum non abiit
nec speravit in pecunia et thesauris.
Eccli31,8Beatus dives, qui inventus est sine macula
et qui post aurum non abiit
nec speravit in pecunia et thesauris.
CEI 2008
31,9Chi è costui? Lo proclameremo beato,
perché ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo.
perché ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo.
CEI 2008
31,10Chi ha subìto questa prova ed è risultato perfetto?
Sarà per lui un titolo di vanto.
Chi poteva trasgredire e non ha trasgredito,
fare il male e non lo ha fatto?
Sarà per lui un titolo di vanto.
Chi poteva trasgredire e non ha trasgredito,
fare il male e non lo ha fatto?
Nova Vulgata
Eccli31,10Quis probatus est in illo et perfectus est?
Erit illi gloria aeterna.
Quis potuit transgredi et non est transgressus,
facere mala et non fecit?
Eccli31,10Quis probatus est in illo et perfectus est?
Erit illi gloria aeterna.
Quis potuit transgredi et non est transgressus,
facere mala et non fecit?
Nova Vulgata
Eccli31,11Ideo stabilita sunt bona illius in Domino,
et eleemosynas illius enarrabit omnis ecclesia sanctorum.
Eccli31,11Ideo stabilita sunt bona illius in Domino,
et eleemosynas illius enarrabit omnis ecclesia sanctorum.
CEI 2008
Sei seduto davanti a una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: "Che abbondanza qua sopra!".
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: "Che abbondanza qua sopra!".
Nova Vulgata
Eccli31,12De continentia.
Supra mensam magnam sedisti?
Non aperias super illam faucem tuam prior.
Eccli31,12De continentia.
Supra mensam magnam sedisti?
Non aperias super illam faucem tuam prior.
CEI 2008
31,13Ricòrdati che è un male l'occhio cattivo⊥.
Che cosa è stato creato peggiore dell'occhio?
Per questo esso lacrima davanti a tutti.
Che cosa è stato creato peggiore dell'occhio?
Per questo esso lacrima davanti a tutti.
CEI 2008
31,14Non tendere la mano dove un altro volge lo sguardo⊥
e non precipitarti sul piatto insieme con lui.
e non precipitarti sul piatto insieme con lui.
CEI 2008
31,16Mangia da uomo frugale ciò che ti è posto dinanzi,
non masticare con voracità per non renderti odioso.
non masticare con voracità per non renderti odioso.
Nova Vulgata
Eccli31,16Quocumque aspexerit, ne extendas manum tuam prior
et invidia contaminatus erubescas;
Eccli31,16Quocumque aspexerit, ne extendas manum tuam prior
et invidia contaminatus erubescas;
CEI 2008
31,17Sii il primo a smettere per educazione,
non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
Nova Vulgata
Eccli31,19utere quasi homo frugi his, quae tibi apponuntur,
ne, cum manducas multum, odio habearis.
Eccli31,19utere quasi homo frugi his, quae tibi apponuntur,
ne, cum manducas multum, odio habearis.
CEI 2008
31,20Il sonno è salubre se lo stomaco è regolato,
al mattino ci si alza e si è padroni di sé.
Il tormento dell'insonnia e della nausea
e la colica accompagnano l'uomo ingordo.
al mattino ci si alza e si è padroni di sé.
Il tormento dell'insonnia e della nausea
e la colica accompagnano l'uomo ingordo.
CEI 2008
31,21Se sei stato forzato a eccedere nei cibi,
àlzati, va' a vomitare e ti sentirai sollevato⊥.
àlzati, va' a vomitare e ti sentirai sollevato⊥.
Nova Vulgata
Eccli31,21Et, si in medio multorum sedisti,
prior illis ne extendas manum tuam nec prior poscas bibere.
Eccli31,21Et, si in medio multorum sedisti,
prior illis ne extendas manum tuam nec prior poscas bibere.
CEI 2008
31,22Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi,
alla fine troverai vere le mie parole.
In tutte le tue opere sii diligente
e nessuna malattia ti coglierà.
alla fine troverai vere le mie parole.
In tutte le tue opere sii diligente
e nessuna malattia ti coglierà.
Nova Vulgata
Eccli31,22Quam sufficiens est homini erudito vinum exiguum!
Et in dormiendo non laborabis ab illo et non senties dolorem
Eccli31,22Quam sufficiens est homini erudito vinum exiguum!
Et in dormiendo non laborabis ab illo et non senties dolorem
CEI 2008
31,23Molti lodano chi è sontuoso nei banchetti,
e la testimonianza della sua munificenza è degna di fede.
e la testimonianza della sua munificenza è degna di fede.
CEI 2008
31,24La città mormora di chi è tirchio nel banchetto,
e la testimonianza della sua avarizia è esatta.
e la testimonianza della sua avarizia è esatta.
Nova Vulgata
Eccli31,24somnus sanitatis in homine parco:
dormiet usque mane, et anima illius cum ipso delectabitur.
Eccli31,24somnus sanitatis in homine parco:
dormiet usque mane, et anima illius cum ipso delectabitur.
CEI 2008
Non fare lo spavaldo con il vino,
perché il vino ha mandato molti in rovina.
perché il vino ha mandato molti in rovina.
Nova Vulgata
Eccli31,25Et, si coactus fueris in edendo multum,
surge e medio, evome, et refrigerabit te,
et non adduces corpori tuo infirmitatem.
Eccli31,25Et, si coactus fueris in edendo multum,
surge e medio, evome, et refrigerabit te,
et non adduces corpori tuo infirmitatem.
CEI 2008
31,26La fornace prova il metallo nella tempera,
così il vino i cuori, in una sfida di arroganti.
così il vino i cuori, in una sfida di arroganti.
CEI 2008
31,27Il vino è come la vita per gli uomini,
purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella dove manca il vino?⊥
Fin dall'inizio è stato creato per la gioia degli uomini.
purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella dove manca il vino?⊥
Fin dall'inizio è stato creato per la gioia degli uomini.
Nova Vulgata
Eccli31,27In omnibus operibus tuis esto modestus,
et omnis infirmitas non occurret tibi.
Eccli31,27In omnibus operibus tuis esto modestus,
et omnis infirmitas non occurret tibi.
Nova Vulgata
Eccli31,28Splendidum in panibus benedicent labia multorum,
et testimonium bonitatis illius fidele;
Eccli31,28Splendidum in panibus benedicent labia multorum,
et testimonium bonitatis illius fidele;
Nova Vulgata
Eccli31,29nequissimo in pane murmurabit civitas,
et testimonium nequitiae illius verum est.
Eccli31,29nequissimo in pane murmurabit civitas,
et testimonium nequitiae illius verum est.
CEI 2008
31,30L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
CEI 2008
31,31Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
non deriderlo nella sua allegria.
Non dirgli parole di biasimo
e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.
non deriderlo nella sua allegria.
Non dirgli parole di biasimo
e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.