CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - 1 Corinzi - 11
1 Corinzi
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Interconfessionale
CEI 2008
11
Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo.
CEI 2008
Vi lodo perché in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse.
11,2
Con l’annuncio del Vangelo, Paolo ha consegnato anche delle tradizioni che riguardano il comportamento e la disciplina comunitaria (4,17).
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1Cor11,2Mi rallegro con voi perché in ogni occasione vi ricordate di me e perché conservate l’insegnamento che vi ho trasmesso.
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11,3Voglio però che sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio.
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1CorTuttavia desidero che sappiate questo: Cristo è il capo di ogni uomo, il marito è il capo della moglie, e Dio è il capo di Cristo.
Rimandi
11,3
Cristo capo di ogni uomo Ef 5,23. — il marito capo della moglie Gn 3,16; Ef 5,23. — Dio capo di Cristo 1 Cor 3,23.
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11,4Ogni uomo che prega o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al proprio capo.
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1Cor11,4Quindi, se un uomo prega o annunzia una *parola di Dio a capo coperto disonora il suo capo che è Cristo.
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Ma ogni donna che prega o profetizza a capo scoperto, manca di riguardo al proprio capo, perché è come se fosse rasata.
11,5
Il velo sul capo della donna era un segno convenzionale del suo ruolo sociale. Nell’ambiente greco-romano, solo le schiave e le donne di facili costumi andavano a capo scoperto. Il termine “profetizzare” si riferisce a un discorso edificante sotto l’ispirazione dello Spirito (vedi 14,3).
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1Cor11,5Invece, se la donna prega o annunzia una parola di Dio a capo scoperto disonora il suo capo: è come se fosse completamente senza capelli.
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11,6Se dunque una donna non vuole coprirsi, si tagli anche i capelli! Ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra.
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1Cor11,6Se non vuole coprirsi il capo con un velo, allora si faccia anche rasare. Ma se una donna prova vergogna a stare con i capelli completamente rasati, allora si copra anche il capo con un velo.
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11,7L'uomo non deve coprirsi il capo, perché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell'uomo.
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1CorInfatti l’uomo non è stato tratto dalla donna; ma la donna è stata tratta dall’uomo.
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Per questo la donna deve avere sul capo un segno di autorità a motivo degli angeli.
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1CorPer tutte queste ragioni e anche a motivo degli *angeli, la donna deve portare sul capo ∆un segno di autorità.
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1Cor11,11Tuttavia, di fronte al Signore, la donna non esiste senza l’uomo né l’uomo senza la donna.
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11,12Come infatti la donna deriva dall'uomo, così l'uomo ha vita dalla donna; tutto poi proviene da Dio.
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1Cor11,12Infatti, se è vero che la donna è stata tratta dall’uomo, è altrettanto vero che ogni uomo nasce da una donna e che entrambi vengono da Dio che ha creato tutto.
CEI 2008
Giudicate voi stessi: è conveniente che una donna preghi Dio col capo scoperto?
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11,14Non è forse la natura stessa a insegnarci che è indecoroso per l'uomo lasciarsi crescere i capelli,
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1Cor11,14La natura stessa ci insegna che non sta bene che gli uomini portino i capelli lunghi,
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11,15mentre è una gloria per la donna lasciarseli crescere? La lunga capigliatura le è stata data a modo di velo.
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1Cor11,15mentre invece una donna può essere fiera quando ha una lunga capigliatura perché le serve da velo.
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11,16Se poi qualcuno ha il gusto della contestazione, noi non abbiamo questa consuetudine e neanche le Chiese di Dio.
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1Cor11,16Se qualcuno poi vuole ancora discutere su quest’argomento, sappia che noi e le altre comunità non seguiamo un comportamento diverso.
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Mentre vi do queste istruzioni, non posso lodarvi, perché vi riunite insieme non per il meglio, ma per il peggio.
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1Cor11,17Mentre vi do queste istruzioni non posso certo lodarvi: le vostre assemblee vi fanno più male che bene.
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11,18Innanzi tutto sento dire che, quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra voi, e in parte lo credo.
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1CorAnzitutto mi dicono che nella vostra comunità, quando vi riunite, si formano gruppi rivali. Credo che in parte sia vero.
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11,19È necessario infatti che sorgano fazioni tra voi, perché in mezzo a voi si manifestino quelli che hanno superato la prova.
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Quando dunque vi radunate insieme, il vostro non è più un mangiare la cena del Signore.
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1Cor11,20Ma quando vi riunite, la vostra cena non è di certo la Cena del Signore!
CEI 2008
11,21Ciascuno infatti, quando siete a tavola, comincia a prendere il proprio pasto e così uno ha fame, l'altro è ubriaco.
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1Cor11,21Infatti, quando siete a tavola, ognuno si affretta a mangiare il proprio cibo. E così accade che mentre alcuni hanno ancora fame, altri sono già ubriachi.
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11,22Non avete forse le vostre case per mangiare e per bere? O volete gettare il disprezzo sulla Chiesa di Dio e umiliare chi non ha niente? Che devo dirvi? Lodarvi? In questo non vi lodo!
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Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane
11,23-25
Al momento dell’annuncio del Vangelo a Corinto, venti anni circa dopo la morte di Gesù, il racconto tradizionale dell’istituzione dell’eucaristia ha già una forma fissa. È la stessa che si trova anche nei vangeli sinottici (Mt 26,26-29; Mc 14,22-25; Lc 22,14-20).
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1CorIo ho ricevuto dal Signore quel che a mia volta vi ho trasmesso: nella notte in cui fu tradito, il Signore Gesù prese il pane,
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11,24e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: "Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me".
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1Cor11,24fece la preghiera di ringraziamento, spezzò il pane e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi. Fate questo in memoria di me».
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11,25Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me".
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1CorPoi, dopo aver cenato, fece lo stesso col calice. Lo prese e disse: «Questo calice è la nuova *alleanza che Dio stabilisce per mezzo del mio sangue. Tutte le volte che ne berrete, fate questo in memoria di me».
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11,26Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
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11,27Perciò chiunque mangia il pane o beve al calice del Signore in modo indegno, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore.
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1CorCiascuno perciò prima esamini se stesso, e poi mangi di quel pane e beva da quel calice.
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11,29perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna.
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1Cor11,29Perché, chi mangia del pane e beve dal calice senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la sua propria condanna.
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11,30È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti.
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1Cor11,30Per questa ragione vi sono tra voi molti malati e molti infermi, e parecchi sono morti.
Interconfessionale
1Cor11,31Però, se ci esaminiamo attentamente, non cadremo sotto la condanna di Dio.
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11,32quando poi siamo giudicati dal Signore, siamo da lui ammoniti per non essere condannati insieme con il mondo.
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1Cor11,33Così, fratelli, quando vi riunite per la Cena in comune, aspettatevi gli uni gli altri.
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11,34E se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi raduniate a vostra condanna. Quanto alle altre cose, le sistemerò alla mia venuta.
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1Cor11,34Se qualcuno ha fame, mangi a casa sua, così Dio non dovrà punirvi per il modo con il quale vi riunite. Le altre questioni le metterò in ordine quando verrò.