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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - 1 Corinzi - 2

1 Corinzi

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2 Anch'io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l'eccellenza della parola o della sapienza.
2,1-5 L’annuncio di Cristo crocifisso
2Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
3Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione.
4La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza,
5perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla.
2,6-16 La vera sapienza
perfetti: cristiani maturi nella fede.
Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
2,7 sapienza di Dio, che è nel mistero: il piano della salvezza di Dio, un tempo nascosto, ma ora rivelato in Gesù Cristo (Rm 16,25-26; Ef 1,9; Col 1,26).
Nessuno dei dominatori di questo mondo l'ha conosciuta; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
2,8  I dominatori di questo mondo sono quelle potenze spirituali che operano anche attraverso le personalità storiche, le quali non hanno riconosciuto la rivelazione della sapienza di Dio in Gesù Cristo.
Ma, come sta scritto:

Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,
né mai entrarono in cuore di uomo,
Dio le ha preparate per coloro che lo amano.

2,9 Questa citazione composita, senza corrispondenze precise nella Bibbia, trova qualche risonanza in Is 52,15; 64,3.
10Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.
11Chi infatti conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio.
12Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato.
13Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana, bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali.
14Ma l'uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito.
L'uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno.
2,15 L’uomo mosso dallo Spirito: colui che mediante lo Spirito è in grado di comprendere i doni di Dio e di parlarne in modo adatto.
Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.


2,16  Nell’applicazione che Paolo fa del testo di Isaia (Is 40,13, LXX), il pensiero del Signore coincide con il pensiero di Cristo.

Note al testo

2,1-5 L’annuncio di Cristo crocifisso
2,6-16 La vera sapienza
perfetti: cristiani maturi nella fede.
2,7 sapienza di Dio, che è nel mistero: il piano della salvezza di Dio, un tempo nascosto, ma ora rivelato in Gesù Cristo (Rm 16,25-26; Ef 1,9; Col 1,26).
2,8  I dominatori di questo mondo sono quelle potenze spirituali che operano anche attraverso le personalità storiche, le quali non hanno riconosciuto la rivelazione della sapienza di Dio in Gesù Cristo.
2,9 Questa citazione composita, senza corrispondenze precise nella Bibbia, trova qualche risonanza in Is 52,15; 64,3.
2,15 L’uomo mosso dallo Spirito: colui che mediante lo Spirito è in grado di comprendere i doni di Dio e di parlarne in modo adatto.
2,16  Nell’applicazione che Paolo fa del testo di Isaia (Is 40,13, LXX), il pensiero del Signore coincide con il pensiero di Cristo.