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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - 1 Corinzi - 6

1 Corinzi

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6 Quando uno di voi è in lite con un altro, osa forse appellarsi al giudizio degli ingiusti anziché dei santi?
6,1-11 La giustizia dei tribunali pagani
Il secondo caso di disordine nella comunità corinzia riguarda la questione dei processi. I cristiani ricorrono ai tribunali pagani, per regolare le loro controversie in materia di giustizia. Paolo li invita a risolvere le liti mediante il ricorso a un arbitrato all’interno della comunità.
Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? E se siete voi a giudicare il mondo, siete forse indegni di giudizi di minore importanza?
6,2  i santi: i cristiani associati a Cristo, protagonista del giudizio di Dio (Mt 19,28).
Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più le cose di questa vita!
6,3  Gli angeli, di cui si parla, sono quelli decaduti (Gd 5-6; 2Pt 2,4).
4Se dunque siete in lite per cose di questo mondo, voi prendete a giudici gente che non ha autorità nella Chiesa?
5Lo dico per vostra vergogna! Sicché non vi sarebbe nessuna persona saggia tra voi, che possa fare da arbitro tra fratello e fratello?
6Anzi, un fratello viene chiamato in giudizio dal fratello, e per di più davanti a non credenti!
7È già per voi una sconfitta avere liti tra voi! Perché non subire piuttosto ingiustizie? Perché non lasciarvi piuttosto privare di ciò che vi appartiene?
8Siete voi invece che commettete ingiustizie e rubate, e questo con i fratelli!
Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né depravati, né sodomiti,
6,9-10  Paolo riporta nelle sue lettere elenchi di vizi, ispirati alla precettistica popolare di tipo filosofico (Rm 1,28-31; 2Cor 12,20; Gal 5,19-21; Ef 5,3-5; Col 3,5; 1Tm 1,9-10).
10né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio.
11E tali eravate alcuni di voi! Ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio.
"Tutto mi è lecito!". Sì, ma non tutto giova. "Tutto mi è lecito!". Sì, ma non mi lascerò dominare da nulla.
6,12-20 Glorificate Dio nel vostro corpo!
Alcuni Corinzi si appellano alla libertà cristiana proclamata da Paolo per giustificare il loro comportamento libertino in materia sessuale. Il dibattito iniziale fa leva su una frase di Paolo, di cui abusano alcuni cristiani di Corinto (vedi anche 10,23).
13"I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!". Dio però distruggerà questo e quelli. Il corpo non è per l'impurità, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo.
14Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza.
15Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai!
Non sapete che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due - è detto - diventeranno una sola carne.
6,16 Citazione di Gen 2,24.
17Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito.
18State lontani dall'impurità! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all'impurità, pecca contro il proprio corpo.
19Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi.
Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!


6,20 Il caro prezzo del riscatto, prova di autentica liberazione, è la morte di Gesù Cristo (1Pt 1,18-19).

Note al testo

6,1-11 La giustizia dei tribunali pagani
Il secondo caso di disordine nella comunità corinzia riguarda la questione dei processi. I cristiani ricorrono ai tribunali pagani, per regolare le loro controversie in materia di giustizia. Paolo li invita a risolvere le liti mediante il ricorso a un arbitrato all’interno della comunità.
6,2  i santi: i cristiani associati a Cristo, protagonista del giudizio di Dio (Mt 19,28).
6,3  Gli angeli, di cui si parla, sono quelli decaduti (Gd 5-6; 2Pt 2,4).
6,9-10  Paolo riporta nelle sue lettere elenchi di vizi, ispirati alla precettistica popolare di tipo filosofico (Rm 1,28-31; 2Cor 12,20; Gal 5,19-21; Ef 5,3-5; Col 3,5; 1Tm 1,9-10).
6,12-20 Glorificate Dio nel vostro corpo!
Alcuni Corinzi si appellano alla libertà cristiana proclamata da Paolo per giustificare il loro comportamento libertino in materia sessuale. Il dibattito iniziale fa leva su una frase di Paolo, di cui abusano alcuni cristiani di Corinto (vedi anche 10,23).
6,16 Citazione di Gen 2,24.
6,20 Il caro prezzo del riscatto, prova di autentica liberazione, è la morte di Gesù Cristo (1Pt 1,18-19).