CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - 1 Corinzi - 7
1 Corinzi
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CEI 2008
7
Riguardo a ciò che mi avete scritto, è cosa buona per l'uomo non toccare donna,
7,1
MATRIMONIO E VERGINITÀ (7,1-40)
La vita matrimoniale
Nella comunità cristiana di Corinto vi sono alcuni rigoristi che ritengono disdicevole per i battezzati la vita matrimoniale. Rispondendo a un loro quesito (è cosa buona per l’uomo non toccare donna), Paolo precisa che gli sposi hanno il dovere reciproco di vivere i rapporti di coppia (vv. 2-7).
La vita matrimoniale
Nella comunità cristiana di Corinto vi sono alcuni rigoristi che ritengono disdicevole per i battezzati la vita matrimoniale. Rispondendo a un loro quesito (è cosa buona per l’uomo non toccare donna), Paolo precisa che gli sposi hanno il dovere reciproco di vivere i rapporti di coppia (vv. 2-7).
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7,2ma, a motivo dei casi di immoralità, ciascuno abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito.
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1Cor7,2tuttavia, per non rischiare di cadere nell’immoralità, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito.
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1Cor7,3L’uomo sappia donarsi alla propria moglie, e così pure la moglie si doni al proprio marito.
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7,4La moglie non è padrona del proprio corpo, ma lo è il marito; allo stesso modo anche il marito non è padrone del proprio corpo, ma lo è la moglie.
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7,5Non rifiutatevi l'un l'altro, se non di comune accordo e temporaneamente, per dedicarvi alla preghiera. Poi tornate insieme, perché Satana non vi tenti mediante la vostra incontinenza.
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1Cor7,5Non rifiutatevi l’un l’altro, a meno che non vi siate messi d’accordo di agire così per un tempo limitato, per dedicarvi alla preghiera. Ritornate però subito dopo a stare insieme, per evitare che *Satana vi tenti facendo leva sui vostri istinti.
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Vorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno riceve da Dio il proprio dono, chi in un modo, chi in un altro.
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1CorIo vorrei che tutti fossero celibi, come me; ma Dio dà a ognuno un dono particolare: agli uni dà questo dono, ad altri uno diverso.
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1Cor7,8Ai celibi e alle vedove dico che sarebbe bene per essi continuare a essere soli, come lo sono io.
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Agli sposati ordino, non io, ma il Signore: la moglie non si separi dal marito -
7,10-16
Divorzio e matrimoni misti
Il caso del divorzio viene risolto con il riferimento a una parola di Gesù, conservata con fedeltà nella prima Chiesa (Mc 10,1-12 e paralleli).
Il caso del divorzio viene risolto con il riferimento a una parola di Gesù, conservata con fedeltà nella prima Chiesa (Mc 10,1-12 e paralleli).
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1CorAgli sposati do quest’ordine, che non viene da me ma dal Signore: la moglie non si separi dal marito.
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7,11e qualora si separi, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito - e il marito non ripudi la moglie.
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1Cor7,11Se si è già separata dal marito, non si risposi. Cerchi piuttosto di riconciliarsi con lui. E, d’altra parte, il marito non mandi via la moglie.
CEI 2008
Agli altri dico io, non il Signore: se un fratello ha la moglie non credente e questa acconsente a rimanere con lui, non la ripudi;
7,12-16
Paolo affronta poi il caso dei matrimoni misti, cioè tra un credente e un pagano, appellandosi alla sua autorità di apostolo. Il coniuge non credente, grazie al coniuge cristiano, partecipa alla santità della Chiesa. Lo conferma il fatto che i figli di questo matrimonio sono santi (v. 14), appartengono cioè al popolo di Dio. In ogni caso egli rivendica per la parte credente il diritto a vivere la propria fede nella libertà e nella pace. Sulle affermazioni del v. 15 si fonda il cosiddetto “privilegio paolino”, che autorizza lo scioglimento del matrimonio quando il coniuge non cristiano non consente all’altro di vivere la propria fede e non c’è speranza per la sua conversione.
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1Cor7,12Agli altri do un consiglio, e questo è un parere mio, non un ordine del Signore: se un cristiano ha una moglie che non è credente, e questa desidera continuare a vivere con lui, non la mandi via.
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7,13e una donna che abbia il marito non credente, se questi acconsente a rimanere con lei, non lo ripudi.
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1Cor7,13E così pure la moglie cristiana non mandi via il marito che non è credente, se egli vuol restare con lei.
CEI 2008
7,14Il marito non credente, infatti, viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, ora invece sono santi.
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1Cor7,14Il marito non credente infatti appartiene già al Signore per la sua unione con la moglie credente; e viceversa, la moglie non credente appartiene già al Signore per la sua unione con il marito credente. In caso contrario, voi dovreste rinnegare anche i vostri figli, mentre invece essi appartengono al Signore.
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7,15Ma se il non credente vuole separarsi, si separi; in queste circostanze il fratello o la sorella non sono soggetti a schiavitù: Dio vi ha chiamati a stare in pace!
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7,16E che sai tu, donna, se salverai il marito? O che ne sai tu, uomo, se salverai la moglie?
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Fuori di questi casi, ciascuno - come il Signore gli ha assegnato - continui a vivere come era quando Dio lo ha chiamato; così dispongo in tutte le Chiese.
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1CorA eccezione di questo caso, la direttiva che do in ogni comunità è questa: ognuno continui a vivere nella condizione che il Signore gli ha dato e nella quale si trovava quando Dio lo ha chiamato alla fede.
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7,18Qualcuno è stato chiamato quando era circonciso? Non lo nasconda! È stato chiamato quando non era circonciso? Non si faccia circoncidere!
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1Cor7,18Chi era circonciso quando Dio lo ha chiamato, non cerchi di far sparire il segno della sua *circoncisione. Chi invece non era circonciso quando Dio lo ha chiamato, non si faccia circoncidere.
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La circoncisione non conta nulla, e la non circoncisione non conta nulla; conta invece l'osservanza dei comandamenti di Dio.
7,19
Il criterio fondamentale anche per la scelta dello stato di vita è l’osservanza dei comandamenti, cioè l’attuazione della volontà di Dio (Gal 5,6; Rm 2,25-29). In tale ottica, l’apostolo invita ognuno a rimanere nella propria condizione di vita.
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1Cor7,19Essere circoncisi o non esserlo, non conta nulla. Conta solo l’ubbidienza ai comandamenti di Dio.
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1Cor7,20Ognuno rimanga nella condizione in cui si trovava quando Dio lo ha chiamato alla fede.
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Sei stato chiamato da schiavo? Non ti preoccupare; anche se puoi diventare libero, approfitta piuttosto della tua condizione!
7,21
L’apostolo non si preoccupa di abolire la schiavitù. La fede cristiana ne elimina le radici trasformando interiormente gli esseri umani (vedi Fm 16).
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1CorDio ti ha chiamato quando eri uno schiavo? Non fartene un problema. Ma se si presenta l’occasione di diventare libero, non rifiutarla.
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7,22Perché lo schiavo che è stato chiamato nel Signore è un uomo libero, a servizio del Signore! Allo stesso modo chi è stato chiamato da libero è schiavo di Cristo.
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1CorInfatti chi era schiavo quando il Signore lo ha chiamato alla fede, è già diventato un uomo libero che è al servizio del Signore. E viceversa, chi era un uomo libero quando il Signore lo ha chiamato alla fede, è diventato ora uno schiavo di *Cristo.
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1Cor7,23Siete stati riscattati a caro prezzo. Non ritornate a essere schiavi degli uomini.
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7,24Ciascuno, fratelli, rimanga davanti a Dio in quella condizione in cui era quando è stato chiamato.
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1Cor7,24Fratelli, ciascuno rimanga dinanzi a Dio nella condizione in cui si trovava quando fu chiamato alla fede.
CEI 2008
Riguardo alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia.
7,25-35
Il tempo si è fatto breve
Paolo dà le ragioni spirituali e i consigli pratici per la scelta della verginità e del matrimonio. Il celibato cristiano si colloca nell’orizzonte dell’ultima fase della storia di salvezza, inaugurata dalla risurrezione di Cristo, che relativizza ogni condizione di vita.
Paolo dà le ragioni spirituali e i consigli pratici per la scelta della verginità e del matrimonio. Il celibato cristiano si colloca nell’orizzonte dell’ultima fase della storia di salvezza, inaugurata dalla risurrezione di Cristo, che relativizza ogni condizione di vita.
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1CorParliamo ora delle persone non sposate: non ho nessun comandamento del Signore per loro, ma vi do il mio parere: il parere di uno degno di fiducia, perché Dio ha avuto misericordia di me.
CEI 2008
Penso dunque che sia bene per l'uomo, a causa delle presenti difficoltà, rimanere così com'è.
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1Cor7,26Stiamo andando incontro a una difficile situazione. Per questo io ritengo opportuno che l’uomo rimanga nella condizione in cui si trova.
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7,27Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla.
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1Cor7,27Sei sposato? Non ti separare dalla moglie. Ancora non sei sposato? Non cercare moglie.
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Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella loro vita, e io vorrei risparmiarvele.
7,28
tribolazioni nella loro vita: le preoccupazioni proprie della vita matrimoniale (7,32-34).
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1CorSe però ti sposi non fai nulla di male. E se una ragazza si sposa non fa nulla di male. Certo quelli che si sposano avranno difficoltà a causa della famiglia, e io vorrei risparmiarvele.
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7,29Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero;
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7,30quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero;
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1Cor7,30quelli che piangono come se non fossero tristi, quelli che sono allegri come se non fossero nella gioia, quelli che comprano come se non possedessero nulla,
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7,31quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!
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7,32Io vorrei che foste senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore;
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1Cor7,32Vorrei sapervi liberi da preoccupazioni. Infatti l’uomo non sposato si preoccupa di quel che riguarda il Signore e cerca di piacergli.
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7,33chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie,
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1Cor7,33Invece l’uomo sposato si preoccupa di quel che riguarda il mondo e cerca di piacere alla moglie.
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7,34e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito.
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1Cor7,34E così finisce con l’essere diviso nel suo modo di pensare e di agire. Allo stesso modo, una donna non sposata, sia essa adulta o ragazza, si preoccupa di quel che riguarda il Signore, perché desidera vivere interamente per lui. Invece la donna sposata si preoccupa di quel che riguarda questo mondo e di piacere al marito.
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7,35Questo lo dico per il vostro bene: non per gettarvi un laccio, ma perché vi comportiate degnamente e restiate fedeli al Signore, senza deviazioni.
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1Cor7,35Dico questo per il vostro bene: non per costringervi. Io desidero soltanto che voi viviate in modo conveniente completamente al servizio del Signore.
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Se però qualcuno ritiene di non comportarsi in modo conveniente verso la sua vergine, qualora essa abbia passato il fiore dell'età - e conviene che accada così - faccia ciò che vuole: non pecca; si sposino pure!
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1CorSe a causa della sua esuberanza un fidanzato si trova a disagio dinanzi alla fidanzata e pensa che dovrebbe sposarla, ebbene la sposi! Non commette alcun peccato!
Note al Testo
7,36
fidanzato: questa parola traduce un pronome del testo greco. Secondo alcuni indica il padre di una ragazza nubile, secondo altri il fidanzato. Nel primo caso si ha quest’altra traduzione: Se un padre pensa di comportarsi in modo sconveniente quando non dà in sposa sua figlia giunta all’età del matrimonio, non commette alcun peccato se lascia che si sposi. Se però decide dentro di sé fermamente di non dare in matrimonio sua figlia e lo fa con tutta libertà, non costretto da alcuna necessità, agisce rettamente. Insomma chi dà in matrimonio sua figlia fa bene, chi non la dà fa meglio.
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7,37Chi invece è fermamente deciso in cuor suo - pur non avendo nessuna necessità, ma essendo arbitro della propria volontà - chi, dunque, ha deliberato in cuor suo di conservare la sua vergine, fa bene.
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1Cor7,37Può darsi però che il giovane, senza subire alcuna costrizione, mantenga fermamente la decisione di non sposarsi. In tal caso, se sa dominare la sua volontà e mantiene fermo il proposito di non avere relazioni con la sua compagna, agisce rettamente se non la sposa.
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7,38In conclusione, colui che dà in sposa la sua vergine fa bene, e chi non la dà in sposa fa meglio.
CEI 2008
La moglie è vincolata per tutto il tempo in cui vive il marito; ma se il marito muore è libera di sposare chi vuole, purché ciò avvenga nel Signore.
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7,40Ma se rimane così com'è, a mio parere è meglio; credo infatti di avere anch'io lo Spirito di Dio.
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1Cor7,40Sarà però più felice se rimane così com’è.
Questo è il mio parere, e penso di avere anch’io lo Spirito di Dio.
Questo è il mio parere, e penso di avere anch’io lo Spirito di Dio.