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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Altre Lettere - 1 Giovanni - 3

1 Giovanni

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AT ebraico

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CEI 2008 3 Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
3,1 DIO È GIUSTO (3,1-4,6)
 Siamo davvero figli di Dio
CEI 2008 Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
3,2 lo vedremo così come egli è: è il desiderio di ogni credente, costretto ora a incontrare Dio solo attraverso qualcosa che è “altro”; ma si compirà soltanto nel futuro: nel presente c’è spazio per il desiderio.
CEI 2008 3,3Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.
CEI 2008 3,4Chiunque commette il peccato, commette anche l'iniquità, perché il peccato è l'iniquità.
CEI 2008 3,5Voi sapete che egli si manifestò per togliere i peccati e che in lui non vi è peccato.
CEI 2008 3,6Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non l'ha visto né l'ha conosciuto.
CEI 2008 3,7Figlioli, nessuno v'inganni. Chi pratica la giustizia è giusto come egli è giusto.
CEI 2008 3,8Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
CEI 2008 Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio.
3,9 Il germe è quello della nostra filiazione divina, che non può dare frutto di peccato; oppure è la parola di Dio, che ci fa nascere in lui e ci santifica (1,10; 2,24; Gv 15,3; 3Gv 11).
CEI 2008 3,10In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello.
CEI 2008 Poiché questo è il messaggio che avete udito da principio: che ci amiamo gli uni gli altri.
3,11-24 Noi abbiamo conosciuto l’amore
CEI 2008 Non come Caino, che era dal Maligno e uccise suo fratello. E per quale motivo l'uccise? Perché le sue opere erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste.
3,12 come Caino: vedi Gen 4,8; Mt 23,35; Eb 11,4.
CEI 2008 3,13Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia.
CEI 2008 3,14Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte.
CEI 2008 3,15Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha più la vita eterna che dimora in lui.
CEI 2008 3,16In questo abbiamo conosciuto l'amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.
CEI 2008 3,17Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l'amore di Dio?
CEI 2008 3,18Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
CEI 2008 3,19In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore,
CEI 2008 qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
3,20 Dio è più grande del nostro cuore: è questa una sorta di definizione di Dio da porre accanto all’altra: Dio è amore (4,8.16). Dio giudica meglio del nostro cuore, cioè della nostra coscienza (Rm 2,15; Ef 1,18).
CEI 2008 3,21Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio,
CEI 2008 3,22e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
CEI 2008 3,23Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato.
CEI 2008 3,24Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.