CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - 1 Timòteo - 5
1 Timòteo
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5,1 Non rimproverare duramente un anziano, ma esortalo come fosse tuo padre, i più giovani come fratelli,
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5,4ma se una vedova ha figli o nipoti, essi imparino prima ad adempiere i loro doveri verso quelli della propria famiglia e a contraccambiare i loro genitori: questa infatti è cosa gradita a Dio.
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1ETiSi qua autem vidua filios aut nepotes habet, discant primum domum suam pie regere et mutuam vicem reddere parentibus, hoc enim acceptum est coram Deo.
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5,5Colei che è veramente vedova ed è rimasta sola, ha messo la speranza in Dio e si consacra all'orazione e alla preghiera giorno e notte;
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1ETiQuae autem vere vidua est et desolata, sperat in Deum et instat obsecrationibus et orationibus nocte ac die;
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5,8Se poi qualcuno non si prende cura dei suoi cari, soprattutto di quelli della sua famiglia, costui ha rinnegato la fede ed è peggiore di un infedele.
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1ETi5,8Si quis autem suorum et maxime domesticorum curam non habet, fidem negavit et est infideli deterior.
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Una vedova sia iscritta nel catalogo delle vedove quando abbia non meno di sessant'anni, sia moglie di un solo uomo,
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1ETiVidua adscribatur non minus sexaginta annorum, quae fuerit unius viri uxor,
1ETiVidua adscribatur non minus sexaginta annorum, quae fuerit unius viri uxor,
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sia conosciuta per le sue opere buone: abbia cioè allevato figli, praticato l'ospitalità, lavato i piedi ai santi, sia venuta in soccorso agli afflitti, abbia esercitato ogni opera di bene.
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1ETi5,10in operibus bonis testimonium habens: si filios educavit, si hospitio recepit, si sanctorum pedes lavit, si tribulationem patientibus subministravit, si omne opus bonum subsecuta est.
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5,11Le vedove più giovani non accettarle, perché, quando vogliono sposarsi di nuovo, abbandonano Cristo
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1ETiAdulescentiores autem viduas devita; cum enim luxuriatae fuerint adversus Christum, nubere volunt,
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5,13Inoltre, non avendo nulla da fare, si abituano a girare qua e là per le case e sono non soltanto oziose, ma pettegole e curiose, parlando di ciò che non conviene.
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1ETi5,13simul autem et otiosae discunt circumire domos, non solum otiosae sed et verbosae et curiosae, loquentes quae non oportet.
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5,14Desidero quindi che le più giovani si risposino, abbiano figli, governino la loro casa, per non dare ai vostri avversari alcun motivo di biasimo.
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5,16Se qualche donna credente ha con sé delle vedove, provveda lei a loro, e il peso non ricada sulla Chiesa, perché questa possa venire incontro a quelle che sono veramente vedove.
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1ETi5,16Si qua fidelis habet viduas, subministret illis, et non gravetur ecclesia, ut his, quae vere viduae sunt, sufficiat.
1ETi5,16Si qua fidelis habet viduas, subministret illis, et non gravetur ecclesia, ut his, quae vere viduae sunt, sufficiat.
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I presbìteri che esercitano bene la presidenza siano considerati meritevoli di un duplice riconoscimento, soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento.
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1ETi5,17Qui bene praesunt presbyteri, duplici honore digni habeantur, maxime qui laborant in verbo et doctrina;
1ETi5,17Qui bene praesunt presbyteri, duplici honore digni habeantur, maxime qui laborant in verbo et doctrina;
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Dice infatti la Scrittura: Non metterai la museruola al bue che trebbia, e: Chi lavora ha diritto alla sua ricompensa.
5,18
È notevole il fatto che la sentenza evangelica, registrata nel vangelo di Luca (10,7), sia posta sullo stesso piano della citazione della Scrittura (Dt 25,4).
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1ETi5,18dicit enim Scriptura: “ Non infrenabis os bovi trituranti ” et: “ Dignus operarius mercede sua ”.
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Non accettare accuse contro un presbìtero se non vi sono due o tre testimoni.
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1ETiAdversus presbyterum accusationem noli recipere, nisi sub duobus vel tribus testibus.
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5,20Quelli poi che risultano colpevoli, rimproverali alla presenza di tutti, perché anche gli altri abbiano timore.
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5,21Ti scongiuro davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti, di osservare queste norme con imparzialità e di non fare mai nulla per favorire qualcuno.
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1ETiTestificor coram Deo et Christo Iesu et electis angelis, ut haec custodias sine praeiudicio nihil faciens in aliquam partem declinando.
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5,22Non aver fretta di imporre le mani ad alcuno, per non farti complice dei peccati altrui. Consèrvati puro!
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1ETi5,22Manus cito nemini imposueris neque communicaveris peccatis alienis; teipsum castum custodi.
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5,23Non bere soltanto acqua, ma bevi un po' di vino, a causa dello stomaco e dei tuoi frequenti disturbi.
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1ETiNoli adhuc aquam bibere, sed vino modico utere propter stomachum et frequentes tuas infirmitates.
1ETiNoli adhuc aquam bibere, sed vino modico utere propter stomachum et frequentes tuas infirmitates.
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1ETi5,24Quorundam hominum peccata manifesta sunt praecedentia ad iudicium, quosdam autem et subsequuntur;
1ETi5,24Quorundam hominum peccata manifesta sunt praecedentia ad iudicium, quosdam autem et subsequuntur;
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5,25così anche le opere buone vengono alla luce, e quelle che non lo sono non possono rimanere nascoste.
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1ETi5,25similiter et facta bona manifesta sunt, et, quae aliter se habent, abscondi non possunt.