CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - 1 Tessalonicesi - 2
1 Tessalonicesi
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Interconfessionale
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2
Voi stessi infatti, fratelli, sapete bene che la nostra venuta in mezzo a voi non è stata inutile.
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Ma, dopo aver sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come sapete, abbiamo trovato nel nostro Dio il coraggio di annunciarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte.
2,2
Dell’esperienza di Filippi si parla in At 16,11-40 (vedi anche Fil 1,30).
Interconfessionale
1TsSapete che poco prima, nella città di Filippi, ero stato maltrattato e avevo sofferto. Eppure, anche in mezzo a molte difficoltà, Dio mi ha dato la forza di annunziarvi il messaggio del suo *Vangelo.
Rimandi
2,2
sofferenze e offese a Filippi At 16,19-24. — lotte a Tessalonica At 17,1-5.
Note al Testo
2,2
Filippi: vedi nota a Filippesi 1,1.
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2,3E il nostro invito alla fede non nasce da menzogna, né da disoneste intenzioni e neppure da inganno;
Interconfessionale
1TsNella mia predicazione non c’era nessuna intenzione di dire il falso, di imbrogliare, di parlare con malizia.
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2,4ma, come Dio ci ha trovato degni di affidarci il Vangelo così noi lo annunciamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori.
Interconfessionale
1TsAnzi, poiché Dio mi ha giudicato degno e mi ha affidato il messaggio del Vangelo, io parlo sempre in modo da avere non l’approvazione degli uomini, ma quella di Dio, il quale giudica anche le nostre intenzioni nascoste.
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Mai infatti abbiamo usato parole di adulazione, come sapete, né abbiamo avuto intenzioni di cupidigia: Dio ne è testimone.
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pur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo. Invece siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli.
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2,8Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari.
Interconfessionale
1TsMi sono affezionato a voi, e vi ho voluto bene fino al punto che vi avrei dato non solo il messaggio di salvezza che viene da Dio, ma anche la mia vita.
Rimandi
2,8
avrei dato anche la mia vita Gv 15,13.
Note al Testo
2,8
messaggio di salvezza che viene da Dio e Parola di Dio (nel v. 9) sono due espressioni che danno il senso dell’espressione greca: Vangelo di Dio.
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Voi ricordate infatti, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.
2,9
Più volte, nelle sue lettere, l’apostolo accenna al fatto che egli, per non gravare sulla comunità cristiana locale, lavora per mantenersi (vedi 1Cor 4,12; 9,15-18; 2Cor 11,9; 2Ts 3,7-9; At 20,34-35).
Interconfessionale
1TsInfatti, fratelli, voi ricordate la dura fatica che ho affrontato: ho lavorato notte e giorno per potervi annunziare la parola di Dio, senza essere di peso a nessuno.
Rimandi
2,9
lavoro manuale At 18,3; 20,33-35; 1 Cor 4,12; 1 Ts 4,11; 2 Ts 3,7-12. — senza essere di peso a nessuno 2 Cor 11,7-10; 12,13-18.
Note al Testo
2,9
Parola di Dio: vedi nota 2,8.
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2,10Voi siete testimoni, e lo è anche Dio, che il nostro comportamento verso di voi, che credete, è stato santo, giusto e irreprensibile.
Interconfessionale
1Ts2,10Voi siete, con Dio, testimoni del mio comportamento. Potete dire quanto è stato giusto, santo e corretto il mio modo di agire verso tutti i credenti.
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2,11Sapete pure che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi,
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2,12vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
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Proprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l'avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti.
Interconfessionale
1TsAnche per questo ringrazio Dio continuamente: perché, quando noi vi abbiamo annunziato la parola di Dio, voi l’avete accolta e non l’avete considerata come semplice parola umana, ma proprio come parola di Dio. Essa è veramente tale, e agisce in voi che credete!
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2,14Voi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Cristo Gesù che sono in Giudea, perché anche voi avete sofferto le stesse cose da parte dei vostri connazionali, come loro da parte dei Giudei.
Interconfessionale
1TsFratelli, voi avete seguito l’esempio delle comunità cristiane che in Giudea appartengono a Dio e credono in Cristo Gesù: infatti, anche voi avete incontrato difficoltà tra la vostra gente, come quei credenti hanno avuto difficoltà da parte di
Rimandi
2,14
avete seguito l’esempio delle comunità cristiane 1 Ts 1,6+. — stesse difficoltà dei credenti in mezzo agli Ebrei At 17,5.13.
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Costoro hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, hanno perseguitato noi, non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini.
2,15
La condanna a morte di Gesù viene attribuita ai Giudei, seguendo lo schema della tradizione biblica e giudaica, dove si parla dei profeti rifiutati e uccisi (vedi Mt 23,29-39). L’espressione nemici di tutti gli uomini, riferita ai Giudei, assume uno stereotipo antigiudaico diffuso presso scrittori latini e greci dell’epoca; si tratta di un condizionamento culturale, che agisce persino su un Giudeo qual è Paolo, che è errato assumere a fondamento di atteggiamenti antigiudaici e antisemiti.
Interconfessionale
1Tsquegli stessi Ebrei che hanno messo a morte il Signore Gesù e i *profeti e hanno perseguitato anche noi; essi vanno contro la volontà di Dio e sono nemici di tutti gli uomini.
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Essi impediscono a noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi colmano sempre di più la misura dei loro peccati! Ma su di loro l'ira è giunta al colmo.
Interconfessionale
1TsVogliono impedirci di predicare ai pagani e di portarli alla salvezza. Ma così, essi non fanno altro che completare la serie dei loro peccati, e ormai il castigo di Dio è arrivato sopra di loro.
Rimandi
2,16
completano la serie dei loro peccati Gn 15,16; Mt 23,32-33. — il castigo di Dio 1 Ts 1,10+.
Note al Testo
2,16
castigo di Dio: oppure semplicemente: l’ira (vedi nota a Romani 1,18).
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Quanto a noi, fratelli, per poco tempo privati della vostra presenza di persona ma non con il cuore, speravamo ardentemente, con vivo desiderio, di rivedere il vostro volto.
Interconfessionale
1Ts2,17Quanto a me, fratelli, da poco ero stato costretto a separarmi da voi, e già avevo un gran desiderio di rivedervi. Ero lontano materialmente, ma non col cuore. Ero impaziente di rivedervi.
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Perciò io, Paolo, più di una volta ho desiderato venire da voi, ma Satana ce lo ha impedito.
2,18
Le circostanze avverse all’annuncio del Vangelo e l’ostilità dei Giudei sono interpretate come impedimento di Satana, il quale contrasta l’azione salvifica di Dio nei fedeli (3,5; 2Cor 11,14; Rm 16,20; Ef 6,11-13; 1Tm 3,6).
Interconfessionale
1Ts2,18Così, più di una volta ho pensato di venire personalmente, ma *Satana me lo ha impedito.
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2,19Infatti chi, se non proprio voi, è la nostra speranza, la nostra gioia e la corona di cui vantarci davanti al Signore nostro Gesù, nel momento della sua venuta?
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1TsComunque voi, proprio voi, siete la mia speranza, la mia gioia, il segno di vittoria che potrò presentare con orgoglio davanti al Signore nostro Gesù, quando verrà.
Rimandi
2,19
venuta del Signore Mt 24,3; 1 Cor 15,23; 1 Ts 3,13; 5,23; 2 Ts 1,7.
Note al Testo
2,19
segno di vittoria: oppure: corona (vedi nota a 1 Corinzi 9,25).