CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - 1 Tessalonicesi - 4
1 Tessalonicesi
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AT ebraico
CEI 2008
4
Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio - e così già vi comportate -, possiate progredire ancora di più.
4,1
VITA CRISTIANA E ATTESA DEL SIGNORE (4,1-5,22)
Santità e amore fraterno
Santità e amore fraterno
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Perciò chi disprezza queste cose non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo santo Spirito.
4,8
Il dono dello Spirito Santo richiama la promessa di Ez 36,27. Perciò i credenti battezzati sono santi e tempio di Dio (1Cor 3,16-17; 6,19-20).
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e a fare tutto il possibile per vivere in pace, occuparvi delle vostre cose e lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato,
4,11
lavorare con le vostre mani: contro la tendenza al parassitismo di alcuni (forse in nome dell’entusiasmo spirituale), Paolo raccomanda uno stile di vita ordinata, in cui rientra anche l’impegno nel lavoro manuale (vedi ancora Ef 4,28; 2Ts 3,6-12; 1Tm 5,13).
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Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell'ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza.
4,13-18
La speranza dei cristiani
Alcuni cristiani di Tessalònica pensavano che quanti morivano prima della venuta del Signore sarebbero stati svantaggiati di fronte a coloro che erano in vita. Paolo afferma che, quando verrà il Signore, per prima cosa risorgeranno i morti. E poi essi, con quanti allora saranno ancora in vita, andranno incontro al Signore, per vivere sempre con lui (vedi anche 1Cor 15,23.51-52).
Alcuni cristiani di Tessalònica pensavano che quanti morivano prima della venuta del Signore sarebbero stati svantaggiati di fronte a coloro che erano in vita. Paolo afferma che, quando verrà il Signore, per prima cosa risorgeranno i morti. E poi essi, con quanti allora saranno ancora in vita, andranno incontro al Signore, per vivere sempre con lui (vedi anche 1Cor 15,23.51-52).
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Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti.
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Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo;
4,16-17
Lo scenario in cui si colloca la venuta del Signore è ispirato al linguaggio delle teofanie bibliche (ad es. Es 19,16-18; Mt 24,30-31).