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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - 2 Corinzi - 11

2 Corinzi

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Nova Vulgata

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CEI 2008 11 Se soltanto poteste sopportare un po' di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate.
11,1-15 Paolo e i falsi apostoli
Nova Vulgata 2ECor11,1Utinam sustineretis modicum quid insipientiae meae; sed et supportate me!
CEI 2008 Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina: vi ho promessi infatti a un unico sposo, per presentarvi a Cristo come vergine casta.
11,2  Dio è uno sposo geloso d’Israele, così Cristo lo è della Chiesa (Es 20,5; Ef 5,22-23; Ap 21,2). Paolo, che prepara la comunità all’incontro con Cristo, deve garantire davanti allo sposo l’integrità e la fedeltà della sposa.
Nova Vulgata 2ECor11,2Aemulor enim vos Dei aemulatione; despondi enim vos uni viro virginem castam exhibere Christo.
CEI 2008 Temo però che, come il serpente con la sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo.
11,3  Paolo smaschera i falsi apostoli che ingannano la comunità corinzia e stanno perciò al servizio di Satana tentatore (11,13-15; Gen 3,1-5).
Nova Vulgata 2ECorTimeo autem, ne, sicut serpens Evam seduxit astutia sua, ita corrumpantur sensus vestri a simplicitate et castitate, quae est in Christum.
3 sensus vestri et excidant a simplicitate quae est in Christo
CEI 2008 11,4Infatti, se il primo venuto vi predica un Gesù diverso da quello che vi abbiamo predicato noi, o se ricevete uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un altro vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben disposti ad accettarlo.
Nova Vulgata 2ECor11,4Nam si is qui venit, alium Christum praedicat, quem non praedicavimus, aut alium Spiritum accipitis, quem non accepistis, aut aliud evangelium, quod non recepistis, recte pateremini.
CEI 2008 11,5Ora, io ritengo di non essere in nulla inferiore a questi superapostoli!
Nova Vulgata 2ECor11,5Existimo enim nihil me minus fecisse magnis apostolis;
CEI 2008 11,6E se anche sono un profano nell'arte del parlare, non lo sono però nella dottrina, come abbiamo dimostrato in tutto e per tutto davanti a voi.
Nova Vulgata 2ECornam etsi imperitus sermone, sed non scientia, in omni autem manifestantes in omnibus ad vos.
6 et si inperitus sermone | in omnibus autem manifestatus sum vobis
CEI 2008 11,7O forse commisi una colpa abbassando me stesso per esaltare voi, quando vi ho annunciato gratuitamente il vangelo di Dio?
Nova Vulgata
2ECor11,7Aut numquid peccatum feci meipsum humilians, ut vos exaltemini, quoniam gratis evangelium Dei evangelizavi vobis?
CEI 2008 11,8Ho impoverito altre Chiese accettando il necessario per vivere, allo scopo di servire voi.
Nova Vulgata 2ECor11,8Alias ecclesias exspoliavi accipiens stipendium ad ministerium vestrum
CEI 2008 E, trovandomi presso di voi e pur essendo nel bisogno, non sono stato di peso ad alcuno, perché alle mie necessità hanno provveduto i fratelli giunti dalla Macedonia. In ogni circostanza ho fatto il possibile per non esservi di aggravio e così farò in avvenire.
11,9  Un segno distintivo dello stile apostolico di Paolo è la scelta di annunciare il Vangelo senza essere di peso ad alcuno. Egli ha seguito questa condotta anche a Corinto, giovandosi della solidarietà dei cristiani di Macedonia, in particolare dei Filippesi (11,7-15; vedi anche At 18,5; Fil 4,15).
Nova Vulgata 2ECor11,9et, cum essem apud vos et egerem, nulli onerosus fui; nam, quod mihi deerat, suppleverunt fratres, qui venerunt a Macedonia; et in omnibus sine onere me vobis servavi et servabo.
CEI 2008 11,10Cristo mi è testimone: nessuno mi toglierà questo vanto in terra di Acaia!
Nova Vulgata 2ECor11,10Est veritas Christi in me, quoniam haec gloria non infringetur in me in regionibus Achaiae.
CEI 2008 11,11Perché? Forse perché non vi amo? Lo sa Dio!
Nova Vulgata
2ECor11,11Quare? Quia non diligo vos? Deus scit!
CEI 2008 11,12Lo faccio invece, e lo farò ancora, per troncare ogni pretesto a quelli che cercano un pretesto per apparire come noi in quello di cui si vantano.
Nova Vulgata 2ECor11,12Quod autem facio et faciam, ut amputem occasionem eorum, qui volunt occasionem, ut in quo gloriantur, inveniantur sicut et nos.
CEI 2008 11,13Questi tali sono falsi apostoli, lavoratori fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo.
Nova Vulgata 2ECor11,13Nam eiusmodi pseudoapostoli, operarii subdoli, transfigurantes se in apostolos Christi.
CEI 2008 11,14Ciò non fa meraviglia, perché anche Satana si maschera da angelo di luce.
Nova Vulgata 2ECor11,14Et non mirum, ipse enim Satanas transfigurat se in angelum lucis;
CEI 2008 11,15Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà secondo le loro opere.
Nova Vulgata 2ECornon est ergo magnum, si et ministri eius transfigurentur velut ministri iustitiae, quorum finis erit secundum opera ipsorum.
15 si ministri eius
CEI 2008 Lo dico di nuovo: nessuno mi consideri un pazzo. Se no, ritenetemi pure come un pazzo, perché anch'io possa vantarmi un poco.
11,16-33 Le sofferenze dell’apostolo Paolo
Nova Vulgata
2ECorIterum dico, ne quis me putet insipientem esse; alioquin velut insipientem accipite me, ut et ego modicum quid glorier.
16 ne quis me putet insipientem, alioquin
CEI 2008 11,17Quello che dico, però, non lo dico secondo il Signore, ma come da stolto, nella fiducia che ho di potermi vantare.
Nova Vulgata 2ECorQuod loquor, non loquor secundum Dominum, sed quasi in insipientia in hac substantia gloriationis.
17 in hac substantia gloriae
CEI 2008 11,18Dal momento che molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch'io.
Nova Vulgata 2ECor11,18Quoniam multi gloriantur secundum carnem, et ego gloriabor.
CEI 2008 11,19Infatti voi, che pure siete saggi, sopportate facilmente gli stolti.
Nova Vulgata 2ECor11,19Libenter enim suffertis insipientes, cum sitis ipsi sapientes;
CEI 2008 11,20In realtà sopportate chi vi rende schiavi, chi vi divora, chi vi deruba, chi è arrogante, chi vi colpisce in faccia.
Nova Vulgata 2ECor11,20sustinetis enim, si quis vos in servitutem redigit, si quis devorat, si quis accipit, si quis extollitur, si quis in faciem vos caedit.
CEI 2008 11,21Lo dico con vergogna, come se fossimo stati deboli!
Tuttavia, in quello in cui qualcuno osa vantarsi - lo dico da stolto - oso vantarmi anch'io.
Nova Vulgata
2ECor11,21Secundum ignobilitatem dico, quasi nos infirmi fuerimus; in quo quis audet, in insipientia dico, audeo et ego.
CEI 2008 11,22Sono Ebrei? Anch'io! Sono Israeliti? Anch'io! Sono stirpe di Abramo? Anch'io!
Nova Vulgata 2ECor11,22Hebraei sunt? Et ego. Israelitae sunt? Et ego. Semen Abrahae sunt? Et ego.
CEI 2008 11,23Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche, molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte.
Nova Vulgata 2ECor11,23Ministri Christi sunt? Minus sapiens dico, plus ego: in laboribus plurimis, in carceribus abundantius, in plagis supra modum, in mortibus frequenter;
CEI 2008 Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i quaranta colpi meno uno;
11,24  quaranta colpi meno uno: per non superare il numero di battiture stabilito dalla Legge (Dt 25,3), ci si cautelava fermandosi a trentanove colpi.
Nova Vulgata 2ECor11,24a Iudaeis quinquies quadragenas una minus accepi,
CEI 2008 11,25tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde.
Nova Vulgata 2ECor11,25ter virgis caesus sum, semel lapidatus sum, ter naufragium feci, nocte et die in profundo maris fui;
CEI 2008 11,26Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli;
Nova Vulgata 2ECor11,26in itineribus saepe, periculis fluminum, periculis latronum, periculis ex genere, periculis ex gentibus, periculis in civitate, periculis in solitudine, periculis in mari, periculis in falsis fratribus,
CEI 2008 11,27disagi e fatiche, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità.
Nova Vulgata 2ECorin labore et aerumna, in vigiliis saepe, in fame et siti, in ieiuniis frequenter, in frigore et nuditate;
27 in vigiliis multis | in ieiuniis multis
CEI 2008 11,28Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese.
Nova Vulgata 2ECor11,28praeter illa, quae extrinsecus sunt, instantia mea cotidiana, sollicitudo omnium ecclesiarum.
CEI 2008 11,29Chi è debole, che anch'io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema?
Nova Vulgata 2ECor11,29Quis infirmatur, et non infirmor? Quis scandalizatur, et ego non uror?
CEI 2008 11,30Se è necessario vantarsi, mi vanterò della mia debolezza.
Nova Vulgata
2ECor11,30Si gloriari oportet, quae infirmitatis meae sunt, gloriabor.
CEI 2008 11,31Dio e Padre del Signore Gesù, lui che è benedetto nei secoli, sa che non mentisco.
Nova Vulgata 2ECor11,31Deus et Pater Domini Iesu scit, qui est benedictus in saecula, quod non mentior.
CEI 2008 A Damasco, il governatore del re Areta aveva posto delle guardie nella città dei Damasceni per catturarmi,
11,32-33 Vedi At 9,23-25.
Nova Vulgata 2ECor11,32Damasci praepositus gentis Aretae regis custodiebat civitatem Damascenorum, ut me comprehenderet,
CEI 2008 11,33ma da una finestra fui calato giù in una cesta, lungo il muro, e sfuggii dalle sue mani.


Nova Vulgata 2ECor11,33et per fenestram in sporta dimissus sum per murum et effugi manus eius.