Dimensioni del testo

Carattere

Tema

Evidenzia versetti con note

Stai leggendo

CEI2008

CEI 2008

Capitoli
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
BibbiaEDU-logo

CEI 2008 - Nuovo Testamento - Apocalittica - Apocalisse - 2

Apocalisse

CEI 2008 Torna al libro

Nova Vulgata

CEI 2008 2 All'angelo della Chiesa che è a Èfeso scrivi:
"Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro.
2,1 GIOVANNI ALLE SETTE CHIESE DELL’ASIA MINORE (2,1-3,22)
 Alla Chiesa di Èfeso
Èfeso: era una grande città dell’Asia proconsolare. Paolo vi fondò una Chiesa fiorente (At 19,1); secondo un’antica tradizione Giovanni vi risiedette negli ultimi anni della sua vita. A questa Chiesa è indirizzata la prima lettera.
Nova Vulgata AI2,1Angelo ecclesiae, quae est Ephesi, scribe:
     Haec dicit, qui tenet septem stellas in dextera sua, qui ambulat in medio septem candelabrorum aureorum:
CEI 2008 2,2Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi sopportare i cattivi. Hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi.
Nova Vulgata AIScio opera tua et laborem et patientiam tuam, et quia non potes sustinere malos et tentasti eos, qui se dicunt apostolos et non sunt, et invenisti eos mendaces;
1 Angelo Ephesi ecclesiae scribe
CEI 2008 2,3Sei perseverante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti.
Nova Vulgata AI2,3et patientiam habes et sustinuisti propter nomen meum et non defecisti.
CEI 2008 2,4Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore.
Nova Vulgata AI2,4Sed habeo adversus te quod caritatem tuam primam reliquisti.
CEI 2008 2,5Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima. Se invece non ti convertirai, verrò da te e toglierò il tuo candelabro dal suo posto.
Nova Vulgata AI2,5Memor esto itaque unde excideris, et age paenitentiam et prima opera fac; sin autem, venio tibi et movebo candelabrum tuum de loco suo, nisi paenitentiam egeris.
CEI 2008 Tuttavia hai questo di buono: tu detesti le opere dei nicolaìti, che anch'io detesto.
2,6 nicolaìti: vedi 2,15. Nell’antichità cristiana vengono messi in relazione con il Nicola di At 6,5.
Nova Vulgata AI2,6Sed hoc habes, quia odisti facta Nicolaitarum, quae et ego odi.
CEI 2008 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Al vincitore darò da mangiare dall'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio".
2,7 L’albero della vita è simbolo della vita eterna (Gen 2,9).
Nova Vulgata
AIQui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis. Vincenti dabo ei edere de ligno vitae, quod est in paradiso Dei.
7 in paradiso Dei mei
CEI 2008 All'angelo della Chiesa che è a Smirne scrivi:
"Così parla il Primo e l'Ultimo, che era morto ed è tornato alla vita.
2,8-11 Alla Chiesa di Smirne
2,8 La seconda lettera è indirizzata alla Chiesa di Smirne, città a 75 chilometri a nord di Èfeso.
Nova Vulgata
AIEt angelo ecclesiae, quae est Smyrnae, scribe:
     Haec dicit Primus et Novissimus, qui fuit mortuus et vixit:
8 Et angelo Zmyrnae ecclesiae scribe
CEI 2008 Conosco la tua tribolazione, la tua povertà - eppure sei ricco - e la bestemmia da parte di quelli che si proclamano Giudei e non lo sono, ma sono sinagoga di Satana.
2,9 si proclamano Giudei e non lo sono: i veri Israeliti sono i discepoli di Gesù (Rm 9,8; Gal 6,16).
Nova Vulgata AIScio tribulationem tuam et paupertatem tuam — sed dives es — et blasphemiam ab his, qui se dicunt Iudaeos esse et non sunt, sed sunt synagoga Satanae.
9 sed dives es et blasphemaris ab his
CEI 2008 Non temere ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita.
2,10 dieci giorni: indicano una breve durata (Dn 1,12.14).
Nova Vulgata AI2,10Nihil horum timeas, quae passurus es. Ecce missurus est Diabolus ex vobis in carcerem, ut tentemini, et habebitis tribulationem diebus decem. Esto fidelis usque ad mortem, et dabo tibi coronam vitae.
CEI 2008 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Il vincitore non sarà colpito dalla seconda morte".
2,11 Per la seconda morte, quella eterna, vedi 20,6; 21,8.
Nova Vulgata
AI2,11Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis. Qui vicerit, non laedetur a morte secunda.
CEI 2008 All'angelo della Chiesa che è a Pèrgamo scrivi:
"Così parla Colui che ha la spada affilata a due tagli.
2,12-17 Alla Chiesa di Pèrgamo
Terza lettera. Pèrgamo è a circa 100 chilometri a nord-est di Smirne.
Nova Vulgata
AIEt angelo ecclesiae, quae est Pergami, scribe:
     Haec dicit, qui habet romphaeam ancipitem acutam:
12 Et angelo Pergami ecclesiae scribe | romphaeam utraque parte acutam
CEI 2008 So che abiti dove Satana ha il suo trono; tuttavia tu tieni saldo il mio nome e non hai rinnegato la mia fede neppure al tempo in cui Antìpa, il mio fedele testimone, fu messo a morte nella vostra città, dimora di Satana.
2,13 Il trono di Satana indica forse il culto idolatrico fiorente nella città. Antìpa è un martire ignoto.
Nova Vulgata AIScio, ubi habitas, ubi thronus est Satanae, et tenes nomen meum et non negasti fidem meam et in diebus Antipas, testis meus fidelis, qui occisus est apud vos, ubi Satanas habitat.
13 ubi sedes est Satanae
CEI 2008 Ma ho da rimproverarti alcune cose: presso di te hai seguaci della dottrina di Balaam, il quale insegnava a Balak a provocare la caduta dei figli d'Israele, spingendoli a mangiare carni immolate agli idoli e ad abbandonarsi alla prostituzione.
2,14 dottrina di Balaam: secondo la tradizione ebraica, Balaam avrebbe suggerito al re Balak di offrire donne moabite agli Israeliti per indurli all’idolatria, invitandoli a banchetti sacri (Nm 31,16). Nel linguaggio biblico, la prostituzione è l’idolatria.
Nova Vulgata AISed habeo adversus te pauca, quia habes illic tenentes doctrinam Balaam, qui docebat Balac mittere scandalum coram filiis Israel, edere idolothyta et fornicari;
14 edere et fornicari
CEI 2008 Così pure, tu hai di quelli che seguono la dottrina dei nicolaìti.
2,15 Con ogni probabilità la dottrina dei nicolaìti sosteneva che i cristiani potevano partecipare ai banchetti sacri pagani che spesso si accompagnavano a pratiche gravemente immorali.
Nova Vulgata AIita habes et tu tenentes doctrinam Nicolaitarum similiter.
15 tenentes doctrinam Nicolaitarum
CEI 2008 2,16Convèrtiti dunque; altrimenti verrò presto da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca.
Nova Vulgata AIErgo paenitentiam age; si quo minus, venio tibi cito et pugnabo cum illis in gladio oris mei.
16 Similiter paenitentiam age
CEI 2008 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Al vincitore darò la manna nascosta e una pietruzza bianca, sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all'infuori di chi lo riceve".
2,17 La manna è il cibo degli eletti. La pietruzza è come una tessera di riconoscimento data agli eletti; il nome nuovo è il rinnovamento vitale del battesimo.
Nova Vulgata
AIQui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis. Vincenti dabo ei de manna abscondito et dabo illi calculum candidum, et in calculo nomen novum scriptum, quod nemo scit, nisi qui accipit.
17 dabo ei manna absconditum
CEI 2008 All'angelo della Chiesa che è a Tiàtira scrivi:
"Così parla il Figlio di Dio, Colui che ha gli occhi fiammeggianti come fuoco e i piedi simili a bronzo splendente.
2,18-29 Alla Chiesa di Tiàtira
2,18 La città di Tiàtira, alla cui comunità cristiana è indirizzata la quarta lettera, è a circa 80 chilometri a sud-est di Pèrgamo, sulla strada di Sardi. La figura descritta, e qui qualificata come Figlio di Dio, è quella già presentata in 1,14-15 (vedi Dn 10,5-6).
Nova Vulgata
AIEt angelo ecclesiae, quae est Thyatirae, scribe:
     Haec dicit Filius Dei, qui habet oculos ut flammam ignis, et pedes eius similes orichalco:
18 Et angelo Thyatirae ecclesiae scribe
CEI 2008 2,19Conosco le tue opere, la carità, la fede, il servizio e la costanza e so che le tue ultime opere sono migliori delle prime.
Nova Vulgata AI2,19Novi opera tua et caritatem et fidem et ministerium et patientiam tuam et opera tua novissima plura prioribus.
CEI 2008 Ma ho da rimproverarti che lasci fare a Gezabele, la donna che si dichiara profetessa e seduce i miei servi, insegnando a darsi alla prostituzione e a mangiare carni immolate agli idoli.
2,20 Gezabele: sembra essere un nome simbolico (vedi 1Re 16,31; 2Re 9,22) che indica una propagandista dell’idolatria.
Nova Vulgata AISed habeo adversus te, quia permittis mulierem Iezabel, quae se dicit prophetissam, et docet et seducit servos meos fornicari et manducare idolothyta.
20 quae se dicit propheten docere et seducere servos meos fornicari et man­ducare de idolothytis
CEI 2008 2,21Io le ho dato tempo per convertirsi, ma lei non vuole convertirsi dalla sua prostituzione.
Nova Vulgata AI2,21Et dedi illi tempus, ut paenitentiam ageret, et non vult paeniteri a fornicatione sua.
CEI 2008 2,22Ebbene, io getterò lei in un letto di dolore e coloro che commettono adulterio con lei in una grande tribolazione, se non si convertiranno dalle opere che ha loro insegnato.
Nova Vulgata AIEcce mitto eam in lectum et, qui moechantur cum ea, in tribulationem magnam, nisi paenitentiam egerint ab operibus eius.
22 in tribulationem maximam
CEI 2008 2,23Colpirò a morte i suoi figli e tutte le Chiese sapranno che io sono Colui che scruta gli affetti e i pensieri degli uomini, e darò a ciascuno di voi secondo le sue opere.
Nova Vulgata AI2,23filios eius interficiam in morte, et scient omnes ecclesiae quia ego sum scrutans renes et corda, et dabo unicuique vestrum secundum opera vestra.
CEI 2008 A quegli altri poi di Tiàtira che non seguono questa dottrina e che non hanno conosciuto le profondità di Satana - come le chiamano -, a voi io dico: non vi imporrò un altro peso,
2,24 le profondità di Satana: forse la dottrina esoterica dei nicolaìti.
Nova Vulgata AI2,24Vobis autem dico ceteris, qui Thyatirae estis, quicumque non habent doctrinam hanc, qui non cognoverunt altitudines Satanae, quemadmodum dicunt, non mittam super vos aliud pondus;
CEI 2008 2,25ma quello che possedete tenetelo saldo fino a quando verrò.
Nova Vulgata AI2,25tamen id quod habetis, tenete, donec veniam.
CEI 2008 2,26Al vincitore che custodisce sino alla fine le mie opere

darò autorità sopra le nazioni:
Nova Vulgata AI2,26Et, qui vicerit et qui custodierit usque in finem opera mea,
dabo illi potestatem super gentes,
CEI 2008 le governerà con scettro di ferro,
come vasi di argilla si frantumeranno,

2,27 Citazione di Sal 2,8-9.
Nova Vulgata
AIet reget illas in virga ferrea,
tamquam vasa fictilia confringentur
,
27 tamquam vas figuli confringentur
CEI 2008 con la stessa autorità che ho ricevuto dal Padre mio; e a lui darò la stella del mattino.
2,28 La stella del mattino è la potestà regale di Cristo (22,16).
Nova Vulgata
AI2,28sicut et ego accepi a Patre meo, et dabo illi stellam matutinam.
CEI 2008 2,29Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese".


Nova Vulgata
AI2,29Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis.