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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Atti degli Apostoli - Atti degli Apostoli - 26

Atti degli Apostoli

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AT ebraico

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CEI 2008 26 Agrippa disse a Paolo: "Ti è concesso di parlare a tua difesa". Allora Paolo, fatto cenno con la mano, si difese così:
26,1-23 Discorso di Paolo durante il processo
CEI 2008 26,2"Mi considero fortunato, o re Agrippa, di potermi difendere oggi da tutto ciò di cui vengo accusato dai Giudei, davanti a te,
CEI 2008 26,3che conosci a perfezione tutte le usanze e le questioni riguardanti i Giudei. Perciò ti prego di ascoltarmi con pazienza.
CEI 2008 26,4La mia vita, fin dalla giovinezza, vissuta sempre tra i miei connazionali e a Gerusalemme, la conoscono tutti i Giudei;
CEI 2008 26,5essi sanno pure da tempo, se vogliono darne testimonianza, che, come fariseo, sono vissuto secondo la setta più rigida della nostra religione.
CEI 2008 26,6E ora sto qui sotto processo a motivo della speranza nella promessa fatta da Dio ai nostri padri,
CEI 2008 e che le nostre dodici tribù sperano di vedere compiuta, servendo Dio notte e giorno con perseveranza. A motivo di questa speranza, o re, sono ora accusato dai Giudei!
26,7  Servire Dio con perseveranza: è l’atteggiamento che caratterizza l’Israele autentico (Lc 1,74-75) e i suoi rappresentanti (Lc 2,37).
CEI 2008 26,8Perché fra voi è considerato incredibile che Dio risusciti i morti?
CEI 2008 26,9Eppure anche io ritenni mio dovere compiere molte cose ostili contro il nome di Gesù il Nazareno.
CEI 2008 26,10Così ho fatto a Gerusalemme: molti dei fedeli li rinchiusi in prigione con il potere avuto dai capi dei sacerdoti e, quando venivano messi a morte, anche io ho dato il mio voto.
CEI 2008 26,11In tutte le sinagoghe cercavo spesso di costringerli con le torture a bestemmiare e, nel colmo del mio furore contro di loro, davo loro la caccia perfino nelle città straniere.
CEI 2008 26,12In tali circostanze, mentre stavo andando a Damasco con il potere e l'autorizzazione dei capi dei sacerdoti,
CEI 2008 26,13verso mezzogiorno vidi sulla strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, che avvolse me e i miei compagni di viaggio.
CEI 2008 26,14Tutti cademmo a terra e io udii una voce che mi diceva in lingua ebraica: "Saulo, Saulo, perché mi perséguiti? È duro per te rivoltarti contro il pungolo".
CEI 2008 26,15E io dissi: "Chi sei, o Signore?". E il Signore rispose: "Io sono Gesù, che tu perséguiti.
CEI 2008 Ma ora àlzati e sta' in piedi; io ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto di me e di quelle per cui ti apparirò.
26,16-18  La missione di Paolo è formulata con richiami alle vocazioni profetiche (vedi Is 42,6-7.16; Ger 1,5-8).
CEI 2008 26,17Ti libererò dal popolo e dalle nazioni, a cui ti mando
CEI 2008 26,18per aprire i loro occhi, perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ottengano il perdono dei peccati e l'eredità, in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me".
CEI 2008 26,19Perciò, o re Agrippa, io non ho disobbedito alla visione celeste,
CEI 2008 26,20ma, prima a quelli di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme e in tutta la regione della Giudea e infine ai pagani, predicavo di pentirsi e di convertirsi a Dio, comportandosi in maniera degna della conversione.
CEI 2008 26,21Per queste cose i Giudei, mentre ero nel tempio, mi presero e tentavano di uccidermi.
CEI 2008 26,22Ma, con l'aiuto di Dio, fino a questo giorno, sto qui a testimoniare agli umili e ai grandi, null'altro affermando se non quello che i Profeti e Mosè dichiararono che doveva accadere,
CEI 2008 26,23che cioè il Cristo avrebbe dovuto soffrire e che, primo tra i risorti da morte, avrebbe annunciato la luce al popolo e alle genti".
CEI 2008 Mentre egli parlava così in sua difesa, Festo a gran voce disse: "Sei pazzo, Paolo; la troppa scienza ti ha dato al cervello!".
26,24-32 Paolo invita il re Agrippa alla fede
Vedi 17,32 e 25,19.
CEI 2008 26,25E Paolo: "Non sono pazzo - disse - eccellentissimo Festo, ma sto dicendo parole vere e sagge.
CEI 2008 26,26Il re è al corrente di queste cose e davanti a lui parlo con franchezza. Penso infatti che niente di questo gli sia sconosciuto, perché non sono fatti accaduti in segreto.
CEI 2008 26,27Credi, o re Agrippa, ai profeti? Io so che tu credi".
CEI 2008 26,28E Agrippa rispose a Paolo: "Ancora un poco e mi convinci a farmi cristiano!".
CEI 2008 26,29E Paolo replicò: "Per poco o per molto, io vorrei supplicare Dio che, non soltanto tu, ma tutti quelli che oggi mi ascoltano, diventino come sono anche io, eccetto queste catene!".
CEI 2008 26,30Allora il re si alzò e con lui il governatore, Berenice e quelli che avevano preso parte alla seduta.
CEI 2008 26,31Andandosene, conversavano tra loro e dicevano: "Quest'uomo non ha fatto nulla che meriti la morte o le catene".
CEI 2008 26,32E Agrippa disse a Festo: "Quest'uomo poteva essere rimesso in libertà, se non si fosse appellato a Cesare".