CEI 2008 - Nuovo Testamento - Atti degli Apostoli - Atti degli Apostoli - 4
Atti degli Apostoli
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Interconfessionale
CEI 2008
4
Stavano ancora parlando al popolo, quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducei,
4,1-22
Pietro e Giovanni davanti al tribunale ebraico
Al comandante delle guardie del tempio era affidato il compito di mantenere l’ordine nell’area del tempio; vedi anche Lc 22,4.52. I sadducei, partito a sostegno dell’alta nobiltà sacerdotale, negavano la risurrezione dei morti (vedi Lc 20,27-40; At 23,6-8).
Al comandante delle guardie del tempio era affidato il compito di mantenere l’ordine nell’area del tempio; vedi anche Lc 22,4.52. I sadducei, partito a sostegno dell’alta nobiltà sacerdotale, negavano la risurrezione dei morti (vedi Lc 20,27-40; At 23,6-8).
Interconfessionale
AtPietro e Giovanni stavano ancora parlando al popolo, quando arrivarono i *sacerdoti e i *sadducei insieme al comandante delle guardie del *Tempio.
Rimandi
4,1
i sacerdoti e i comandanti delle guardie del Tempio Lc 22,4.52; At 5,24. — i sadducei e la risurrezione dei morti Lc 20,27 par.; At 23,8.
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4,2irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti.
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At4,3Perciò li arrestarono e li gettarono in prigione fino al giorno successivo, perché ormai era sera.
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4,4Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila.
Interconfessionale
At4,5Il giorno dopo a Gerusalemme si radunarono i capi degli Ebrei e del popolo e i *maestri della Legge.
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il sommo sacerdote Anna, Caifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti.
Interconfessionale
At4,6Erano presenti anche Anna, *sommo sacerdote, e Caifa, Giovanni e Alessandro, e quanti appartenevano alla famiglia del sommo sacerdote.
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4,7Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: "Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?".
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AtAllora Pietro, pieno di *Spirito Santo, rispose loro: «Capi del popolo e *anziani di questo tribunale, ascoltatemi.
Rimandi
4,8
lo Spirito Santo e la difesa dei discepoli Mt 10,19-20; Mc 13,11; Lc 12,11-12. — pieno di Spirito Santo At 6,3.5; 7,55; 9,17; 11,24; 13,9.
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4,9visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato,
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4,10sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato.
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AtEbbene, una cosa dovete sapere voi e tutto il popolo d’Israele: quest’uomo sta davanti a voi, guarito, perché abbiamo invocato il nome di Gesù Cristo, il Nazareno, quel Gesù che voi avete messo in croce e che Dio ha fatto risorgere dai morti.
CEI 2008
Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d'angolo.
4,11
Libera citazione da Sal 118,22, già utilizzato in Luca in una delle controversie di Gesù con gli scribi (vedi Lc 20,17).
Interconfessionale
AtIl libro dei Salmi parla di lui quando dice:
La pietra che voi, costruttori,
avete eliminato
è diventata la pietra più importante.
La pietra che voi, costruttori,
avete eliminato
è diventata la pietra più importante.
CEI 2008
4,12In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati".
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At«Gesù Cristo, e nessun altro, può darci la salvezza: a questo mondo non ci è stato dato nessun altro uomo per mezzo del quale noi siamo destinati a essere salvati».
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Vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano stati con Gesù.
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AtI membri del tribunale ebraico erano davvero stupiti dalla franchezza con la quale Pietro e Giovanni parlavano, tanto più che si trattava di persone molto semplici e senza cultura, e avevano dovuto riconoscere che erano stati seguaci di Gesù.
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4,14Vedendo poi in piedi, vicino a loro, l'uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa replicare.
Interconfessionale
At4,14In presenza di quell’uomo guarito, che stava accanto a loro, non sapevano che cosa dire.
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4,16dicendo: "Che cosa dobbiamo fare a questi uomini? Un segno evidente è avvenuto per opera loro; esso è diventato talmente noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che non possiamo negarlo.
Interconfessionale
At4,16così: «Che cosa possiamo fare adesso con questi uomini? Ormai tutti gli abitanti di Gerusalemme sanno che essi hanno compiuto questo miracolo pubblicamente, e noi non possiamo certamente dire che non è vero.
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4,17Ma perché non si divulghi maggiormente tra il popolo, proibiamo loro con minacce di parlare ancora ad alcuno in quel nome".
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4,18Li richiamarono e ordinarono loro di non parlare in alcun modo né di insegnare nel nome di Gesù.
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At4,18Li fecero chiamare di nuovo e comandarono loro di non parlare assolutamente di Gesù e di non insegnare più nel suo nome.
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4,19Ma Pietro e Giovanni replicarono: "Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi.
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4,21Quelli allora, dopo averli ulteriormente minacciati, non trovando in che modo poterli punire, li lasciarono andare a causa del popolo, perché tutti glorificavano Dio per l'accaduto.
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AtQuelli del tribunale li minacciarono di nuovo, poi li lasciarono andare liberi, perché non riuscivano a trovare un motivo per punirli. Avevano paura del popolo: tutti infatti ringraziavano ancora Dio per il miracolo che avevano fatto.
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4,22L'uomo infatti nel quale era avvenuto questo miracolo della guarigione aveva più di quarant'anni.
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Rimessi in libertà, Pietro e Giovanni andarono dai loro fratelli e riferirono quanto avevano detto loro i capi dei sacerdoti e gli anziani.
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At4,23Pietro e Giovanni furono lasciati liberi, ritornarono dai loro compagni e raccontarono quello che avevano detto i capi dei sacerdoti e del popolo.
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Quando udirono questo, tutti insieme innalzarono la loro voce a Dio dicendo: "Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano,
4,24
Citazione di Es 20,11 e Sal 146,6; vedi anche Is 37,16; Ne 9,6. Questo modo di rivolgersi a Dio è utilizzato nell’AT quando si vuole evidenziare la sua signoria sulla creazione. Utilizzandolo in pieno contesto pasquale, Luca lascia intendere la profonda unità tra l’economia della redenzione e l’economia della creazione.
Interconfessionale
AtTutti ascoltarono; poi si riunirono a pregare Dio con queste parole: «O Dio, tu hai creato il cielo, la terra, il mare e tutto quello che essi contengono.
Rimandi
4,24
Dio creatore dell’universo Es 20,11; Sal 146,6. — altro esempio di preghiera a Dio At 1,24-25.
Note al Testo
4,24
Luca offre un esempio della preghiera dei primi cristiani (vedi 1,14): essa è rivolta a Dio creatore, fa riferimento a Davide e alla storia d’Israele e approda alle drammatiche vicende della Chiesa nascente.
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tu che, per mezzo dello Spirito Santo, dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide:
Perché le nazioni si agitarono
e i popoli tramarono cose vane?
Perché le nazioni si agitarono
e i popoli tramarono cose vane?
4,25-26
Citazione di Sal 2,1-2.
Interconfessionale
AtTu per mezzo dello *Spirito Santo hai fatto dire a Davide, nostro padre e tuo servitore, queste parole profetiche:
Perché i pagani si sono agitati con orgoglio?
perché i popoli hanno fatto
dei complotti inutili?
Perché i pagani si sono agitati con orgoglio?
perché i popoli hanno fatto
dei complotti inutili?
Note al Testo
4,25-26
Questo versetto riporta il Salmo 2,1-2 come si legge nell’antica traduzione greca.
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4,26 Si sollevarono i re della terra
e i prìncipi si allearono insieme
contro il Signore e contro il suo Cristo;
e i prìncipi si allearono insieme
contro il Signore e contro il suo Cristo;
Interconfessionale
At4,26I re della terra si sono messi in stato di allarme,
e i capi di eserciti si sono accordati tra di loro
contro il Signore e contro il suo *Messia.
e i capi di eserciti si sono accordati tra di loro
contro il Signore e contro il suo *Messia.
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4,27davvero in questa città Erode e Ponzio Pilato, con le nazioni e i popoli d'Israele, si sono alleati contro il tuo santo servo Gesù, che tu hai consacrato,
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4,29E ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di proclamare con tutta franchezza la tua parola,
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4,30stendendo la tua mano affinché si compiano guarigioni, segni e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù".
CEI 2008
Quand'ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza.
Interconfessionale
AtAppena ebbero finito di pregare, il luogo nel quale erano radunati tremò: lo Spirito Santo venne su ciascuno di loro, e cominciarono ad annunziare la parola di Dio con coraggio.
Rimandi
Note al Testo
4,31
Spirito Santo: Dopo la grande Pentecoste (vedi nota ad Atti 2,1) Luca riferisce di altre discese dello Spirito Santo: piccole ma autentiche pentecosti, che testimoniano l’indefettibile presenza del Signore risorto nella vita e nell’azione missionaria dei suoi discepoli (vedi anche Atti 8,15-17; 10,44; 19,6).
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La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.
Interconfessionale
AtLa comunità dei credenti viveva unanime e concorde, e quelli che possedevano qualcosa non lo consideravano come proprio, ma mettevano insieme tutto quello che avevano.
Rimandi
4,32
credenti At 2,44+. — vita della prima comunità At 2,42-47+. — tutto in comune At 2,44; cfr. Lc 12,33; 18,22.
Note al Testo
4,32
mettevano insieme: l’ideale qui descritto troverà subito una smentita (vedi Atti 5,1-11). Luca comunque vuole ribadire il carattere estremamente esigente della nuova fede (vedi nota a 6,20 e 14,26).
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4,33Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.
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4,34Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto
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4,35e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.
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At4,35li consegnavano agli apostoli e poi venivano distribuiti a ciascuno secondo le sue necessità.
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4,36Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Bàrnaba, che significa "figlio dell'esortazione", un levita originario di Cipro,
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AtAd esempio: un certo Giuseppe, un levita nato a Cipro che gli apostoli chiamavano Bàrnaba (cioè uno che infonde coraggio),
Rimandi
4,36
Bàrnaba At 9,27; 11,22.30; 12,25; 13,1.7.43; 14,12.20; 15,2.12.22.35-39; 1 Cor 9,6; Gal 2,1.9.13; Col 4,10.
Note al Testo
4,36—5,10
Luca crea un forte contrasto tra l’esempio positivo di Giuseppe, detto Bàrnaba, e quello di Ananìa e Saffìra (vedi 5,2), indicando così alcune esigenze della vita ecclesiale: generosità, sincerità e solidarietà.
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4,37padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli.