CEI 2008 - Nuovo Testamento - Vangeli - Luca - 5
Luca
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Interconfessionale
CEI 2008
5
Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret,
5,1-11
La missione di Pietro (vedi Mt 4,18-22; Mc 1,16-20)
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Lc5,2Vide allora sulla riva due barche vuote: i pescatori erano scesi e stavano lavando le reti.
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5,3Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
CEI 2008
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca".
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Lc5,4Quando ebbe finito di parlare, Gesù disse a Simone:
— Prendi il largo e gettate le reti per pescare.
— Prendi il largo e gettate le reti per pescare.
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5,5Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti".
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LcMa Simone gli rispose:
— *Maestro, abbiamo lavorato tutta la notte senza prendere nulla; però, se lo dici tu, getterò le reti.
— *Maestro, abbiamo lavorato tutta la notte senza prendere nulla; però, se lo dici tu, getterò le reti.
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Lc5,6Le gettarono e subito presero una quantità così grande di pesci che le loro reti cominciarono a rompersi.
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5,7Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
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Lc5,7Allora chiamarono i loro compagni che stavano sull’altra barca perché venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono di pesci le due barche tanto che quasi affondavano.
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5,8Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: "Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore".
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Lc5,8Appena si rese conto di quel che stava accadendo, Simon Pietro si gettò ai piedi di Gesù dicendo: «Allontanati da me, Signore, perché io sono un peccatore».
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LcEssi allora riportarono le barche verso riva, abbandonarono tutto e seguirono Gesù.
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Mentre Gesù si trovava in una città, ecco, un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò dinanzi, pregandolo: "Signore, se vuoi, puoi purificarmi".
5,12-16
Gesù guarisce un lebbroso (vedi Mt 8,1-4; Mc 1,40-45)
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Lc5,12Mentre Gesù si trovava in un villaggio, un uomo tutto coperto di *lebbra gli venne incontro. Appena vide Gesù si gettò ai suoi piedi e lo supplicò:
— Signore, se vuoi, tu puoi guarirmi.
— Signore, se vuoi, tu puoi guarirmi.
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5,13Gesù tese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii purificato!". E immediatamente la lebbra scomparve da lui.
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Lc5,13Gesù lo toccò con la mano e gli disse:
— Sì, lo voglio: guarisci!
E subito la lebbra sparì.
— Sì, lo voglio: guarisci!
E subito la lebbra sparì.
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5,14Gli ordinò di non dirlo a nessuno: "Va' invece a mostrarti al sacerdote e fa' l'offerta per la tua purificazione, come Mosè ha prescritto, a testimonianza per loro".
Interconfessionale
LcMa Gesù gli diede quest’ordine:
— Non dire a nessuno quel che ti è capitato. Presentati invece dal *sacerdote e fatti vedere da lui. Poi offri per la tua guarigione quel che Mosè ha stabilito nella *Legge. Così avranno una prova.
— Non dire a nessuno quel che ti è capitato. Presentati invece dal *sacerdote e fatti vedere da lui. Poi offri per la tua guarigione quel che Mosè ha stabilito nella *Legge. Così avranno una prova.
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5,15Di lui si parlava sempre di più, e folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro malattie.
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Lc5,15Tuttavia la gente parlava sempre più spesso di Gesù, e molta folla si radunava per ascoltarlo e per essere guarita dalle malattie.
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Un giorno stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
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LcUn giorno Gesù stava insegnando. Da molti villaggi della Galilea e della ∆Giudea e da Gerusalemme erano venuti alcuni *farisei e *maestri della Legge i quali si erano messi a sedere attorno a Gesù: Dio gli aveva dato il potere di guarire i malati.
Rimandi
Note al Testo
5,17
giorno: come Marco 2,1-3,6, Luca 5,17-6,11 presenta cinque episodi polemici avvenuti in Galilea (vedi nota a 20,20). — Giudea: qui, in 3,1 e in Atti 9,31 indica solo la parte sud della Palestina, mentre altrove designa tutto il territorio degli Ebrei.
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5,18Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui.
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Lc5,18Mentre parlava, alcune persone portarono verso Gesù un uomo: era paralitico e giaceva sopra un letto. Volevano farlo passare e metterlo davanti a Gesù,
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5,19Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
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Lc5,19ma non riuscivano a causa della folla. Allora salirono sul tetto di quella casa, levarono delle tegole e fecero scendere il letto con dentro il paralitico proprio nel mezzo dove si trovava Gesù.
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5,21Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: "Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?".
CEI 2008
5,23Che cosa è più facile: dire "Ti sono perdonati i tuoi peccati", oppure dire "Àlzati e cammina"?
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Lc5,23È più facile dire: “I tuoi peccati ti sono perdonati”, oppure dire: “Alzati e cammina!”?
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5,24Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te - disse al paralitico -: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua".
Interconfessionale
LcEbbene, io vi farò vedere che il *Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati». E disse al paralitico: «Alzati, prendi la tua barella e torna a casa tua».
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5,25Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
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Dopo questo egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi!".
5,27-32
Chiamata di Levi (vedi Mt 9,9-13; Mc 2,13-17)
Levi: è Matteo; vedi Mt 9,9 e Mc 2,14.
Levi: è Matteo; vedi Mt 9,9 e Mc 2,14.
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Lc5,27Più tardi Gesù uscì lungo la strada e vide un certo Levi seduto dietro il banco dove si pagavano le tasse: era infatti un esattore. Gesù gli disse: «Seguimi!».
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5,29Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla numerosa di pubblicani e di altra gente, che erano con loro a tavola.
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5,30I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: "Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?".
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Lc5,30I *farisei e i *maestri della Legge mormoravano e dicevano ai discepoli di Gesù:
— Perché mangiate e bevete con quelli delle tasse e con persone di cattiva reputazione?
— Perché mangiate e bevete con quelli delle tasse e con persone di cattiva reputazione?
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Lc5,31Gesù rispose:
— Quelli che stanno bene non hanno bisogno del medico; invece ne hanno bisogno i malati.
— Quelli che stanno bene non hanno bisogno del medico; invece ne hanno bisogno i malati.
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LcIo non sono venuto a chiamare quelli che si credono giusti, ma quelli che si sentono peccatori, perché cambino vita.
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Allora gli dissero: "I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!".
5,33-39
Discussione sul digiuno (vedi Mt 9,14-17; Mc 2,18-22)
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LcI farisei e i maestri della Legge insistettero ancora con Gesù:
— I discepoli di Giovanni il Battezzatore fanno spesso digiuno e ripetono preghiere; così fanno anche i nostri discepoli. I tuoi discepoli invece mangiano e bevono!
— I discepoli di Giovanni il Battezzatore fanno spesso digiuno e ripetono preghiere; così fanno anche i nostri discepoli. I tuoi discepoli invece mangiano e bevono!
CEI 2008
5,34Gesù rispose loro: "Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro?
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5,35Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno".
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Lc5,35Verrà il tempo in cui lo sposo gli sarà portato via, allora faranno digiuno.
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5,36Diceva loro anche una parabola: "Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo.
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LcGesù disse loro anche questa *parabola: «Nessuno strappa un pezzo di stoffa da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio, altrimenti si trova con il vestito nuovo rovinato, mentre il pezzo preso dal vestito nuovo non si adatta al vestito vecchio.
Rimandi
5,36
il vecchio e il nuovo 2 Cor 5,17; Gal 1,6; 4,9.
Note al Testo
5,36
L’ipotesi formulata da Luca è paradossale: rovinare un vestito nuovo e non poter aggiustare quello vecchio. In questo modo egli ribadisce l’assoluta novità della presenza di Gesù e l’impossibilità di ridurlo dentro gli schemi di ciò che ormai ha raggiunto il suo compimento!
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5,37E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti.
Interconfessionale
Lc5,37E nessuno mette del vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino li fa scoppiare: così il vino esce fuori e gli otri vanno perduti.
CEI 2008
5,39Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: "Il vecchio è gradevole!"".
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Lc5,39Chi beve vino vecchio non vuole vino nuovo. Dice infatti: quello vecchio è migliore».