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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Vangeli - Matteo - 18

Matteo

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Nova Vulgata

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CEI 2008 18 In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?".
18,1 IL DISCORSO SULLA COMUNITÀ DEI DISCEPOLI (18,1-35)
 Nei vv. 1-14, il discorso è centrato sul vocabolo “bambini-piccoli”; nei vv. 15-35 la parola chiave è invece “fratelli”: i due termini riassumono lo stile della comunità cristiana. È il quarto discorso di Gesù, e viene pronunciato lungo la via che conduce a Gerusalemme.
 Chi è più grande nel Regno? (vedi Mc 9,33-37; Lc 9,46-48)
Nova Vulgata Mat18,1In illa hora accesserunt discipuli ad Iesum dicentes: “ Quis putas maior est in regno caelorum? ”.
CEI 2008 18,2Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro
Nova Vulgata MatEt advocans parvulum, statuit eum in medio eorum
2 advocans Iesus parvulum
CEI 2008 18,3e disse: "In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Nova Vulgata Mat18,3et dixit: “ Amen dico vobis: Nisi conversi fueritis et efiiciamini sicut parvuli, non intrabitis in regnum caelorum.
CEI 2008 18,4Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli.
Nova Vulgata Mat18,4Quicumque ergo humiliaverit se sicut parvulus iste, hic est maior in regno caelorum.
CEI 2008 E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
18,5 Dalla necessità di “farsi bambini” si passa a quella di “accogliere” i piccoli; ma qui la parola “piccoli” non indica solo i bambini, bensì tutti coloro che sono bisognosi di aiuto.
Nova Vulgata Mat18,5Et, qui susceperit unum parvulum talem in nomine meo, me suscipit.
CEI 2008 Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare.
18,6 “Scandalizzare” significa porre inciampo sul cammino di crescita e di fede.
Nova Vulgata
Mat18,6Qui autem scandalizaverit unum de pusillis istis, qui in me credunt, expedit ei, ut suspendatur mola asinaria in collo eius et demergatur in profundum maris.
CEI 2008 18,7Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all'uomo a causa del quale viene lo scandalo!
Nova Vulgata Mat18,7Vae mundo ab scandalis! Necesse est enim ut veniant scandala; verumtamen vae homini, per quem scandalum venit!
CEI 2008 Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno.
18,8-9 Vedi nota a 5,29-30. Per la Geènna vedi nota a 5,21-22.
Nova Vulgata
Mat18,8Si autem manus tua vel pes tuus scandalizat te, abscide eum et proice abs te: bonum tibi est ad vitam ingredi debilem vel claudum, quam duas manus vel duos pedes habentem mitti in ignem aeternum.
CEI 2008 18,9E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco.
Nova Vulgata Mat18,9Et si oculus tuus scandalizat te, erue eum et proice abs te: bonum tibi est unoculum in vitam intrare, quam duos oculos habentem mitti in gehennam ignis.
CEI 2008 Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. [
18,10 L’angelo custode è segno della protezione che Dio accorda a ciascuno.
Nova Vulgata
Mat18,10Videte, ne contemnatis unum ex his pusillis; dico enim vobis quia angeli eorum in caelis semper vident faciem Patris mei, qui in caelis est.
CEI 2008 ]
18,11  Il versetto (È venuto infatti il Figlio dell’uomo a salvare ciò che era perduto) manca in molti manoscritti; una frase simile si ha in Lc 19,10.
Nova Vulgata Mat 
11 Venit enim Filius hominis salvare quod perierat
CEI 2008 Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
18,12-14  Parabola della pecora smarrita (vedi Lc 15,4-7)
Nova Vulgata
Mat18,12Quid vobis videtur? Si fuerint alicui centum oves, et erraverit una ex eis, nonne relinquet nonaginta novem in montibus et vadit quaerere eam, quae erravit?
CEI 2008 18,13In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Nova Vulgata Mat18,13Et si contigerit ut inveniat eam, amen dico vobis quia gaudebit super eam magis quam super nonaginta novem, quae non erraverunt.
CEI 2008 18,14Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda.
Nova Vulgata
Mat18,14Sic non est voluntas ante Patrem vestrum, qui in caelis est, ut pereat unus de pusillis istis.
CEI 2008 Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello;
18,15-18  Correzione fraterna (vedi Lc 17,3)
Nova Vulgata
MatSi autem peccaverit in te frater tuus, vade, corripe eum inter te et ipsum solum. Si te audierit, lucratus es fratrem tuum;
15 vade et corripe |lucratus eris
CEI 2008 se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.
18,16 Citazione di Dt 19,15.
Nova Vulgata Matsi autem non audierit, adhibe tecum adhuc unum vel duos, ut in ore duorum testium vel trium stet omne verbum;
16 Si autem non te audierit
CEI 2008 Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
18,17 La comunità cristiana deve prendere le distanze dal peccato, perché questo la ferisce profondamente, ma non abbandona il peccatore. Piuttosto continuerà a guardarlo con l’attenzione con cui Gesù guardava i pubblicani e i lontani.
Nova Vulgata Matquod si noluerit audire eos, dic ecclesiae; si autem et ecclesiam noluerit audire, sit tibi sicut ethnicus et publicanus.
17 si autem et ecclesiam non audierit
CEI 2008 In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
18,18 Vedi 16,18-19: ciò che era stato detto a Pietro si applica ora al gruppo dei discepoli.
Nova Vulgata MatAmen dico vobis: Quaecumque alligaveritis super terram, erunt ligata in caelo, et quaecumque solveritis super terram, erunt soluta in caelo.
18 erunt ligata et in caelo | soluta et in caelo
CEI 2008 In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà.
18,19-20 Preghiera comunitaria
Nova Vulgata
MatIterum dico vobis: Si duo ex vobis consenserint super terram de omni re, quamcumque petierint, fiet illis a Patre meo, qui in caelis est.
19 dico vobis quia si duo
CEI 2008 18,20Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro".
Nova Vulgata Mat18,20Ubi enim sunt duo vel tres congregati in nomine meo, ibi sum in medio eorum ”.
CEI 2008 Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?".
18,21-35 Parabola del servo spietato
Nova Vulgata
MatTunc accedens Petrus dixit ei: “ Domine, quotiens peccabit in me frater meus, et dimittam ei? Usque septies? ”.
21 accedens Petrus ad eum dixit
CEI 2008 E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
18,22 settanta volte sette: equivale a “sempre”.
Nova Vulgata Mat18,22Dicit illi Iesus: “ Non dico tibi usque septies sed usque septuagies septies.
CEI 2008 18,23Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi.
Nova Vulgata
Mat18,23Ideo assimilatum est regnum caelorum homini regi, qui voluit rationem ponere cum servis suis.
CEI 2008 Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti.
18,24 diecimila talenti: è una somma ingente; equivale a 60 milioni di paghe giornaliere di un operaio di allora (vedi anche nota a 25,15).
Nova Vulgata Mat18,24Et cum coepisset rationem ponere, oblatus est ei unus, qui debebat decem milia talenta.
CEI 2008 18,25Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito.
Nova Vulgata MatCum autem non haberet, unde redderet, iussit eum dominus venumdari et uxorem et filios et omnia, quae habebat, et reddi.
25 et uxorem eius et filios
CEI 2008 18,26Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa".
Nova Vulgata MatProcidens igitur servus ille adorabat eum dicens: “Patientiam habe in me, et omnia reddam tibi”.
26 Procidens autem servus ille orabat eum
CEI 2008 18,27Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Nova Vulgata Mat18,27Misertus autem dominus servi illius dimisit eum et debitum dimisit ei.
CEI 2008 Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: "Restituisci quello che devi!".
18,28 cento denari: una somma 600.000 volte inferiore a quella del v. 24.
Nova Vulgata Mat18,28Egressus autem servus ille invenit unum de conservis suis, qui debebat ei centum denarios, et tenens suffocabat eum dicens: "Redde, quod debes!".
CEI 2008 18,29Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti restituirò".
Nova Vulgata MatProcidens igitur conservus eius rogabat eum dicens: "Patientiam habe in me, et reddam tibi".
29 Et procidens conservus eius | et omnia reddam tibi
CEI 2008 18,30Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Nova Vulgata Mat18,30Ille autem noluit, sed abiit et misit eum in carcerem, donec redderet debitum.
CEI 2008 18,31Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto.
Nova Vulgata
Mat18,31Videntes autem conservi eius, quae fiebant, contristati sunt valde et venerunt et narraverunt domino suo omnia, quae facta erant.
CEI 2008 18,32Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato.
Nova Vulgata MatTunc vocavit illum dominus suus et ait illi: "Serve nequam, omne debitum illud dimisi tibi, quoniam rogasti me;
32 omne debitum dimisi
CEI 2008 18,33Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?".
Nova Vulgata Matnon oportuit et te misereri conservi tui, sicut et ego tui misertus sum?".
33 non ergo oportuit
CEI 2008 18,34Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Nova Vulgata Mat18,34Et iratus dominus eius tradidit eum tortoribus, quoadusque redderet universum debitum.
CEI 2008 18,35Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello".


Nova Vulgata Mat18,35Sic et Pater meus caelestis faciet vobis, si non remiseritis unusquisque fratri suo de cordibus vestris ”.