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Romani

I contenuti
Paolo non ha predicato per primo il Vangelo a Roma, e tuttavia, anche se la comunità di Roma non è sorta dall'attività missionaria sua o dei suoi discepoli, Paolo scrive ai cristiani della capitale dell'impero perché vorrebbe incontrarli in vista di futuri viaggi apostolici. Prima di intraprendere un itinerario che lo porterà alla Spagna, come egli spera, si fa precedere da questa sua presentazione (15,14-24). All'inizio della lettera Paolo si definisce "servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio" (1,1). Questo Vangelo, che Paolo proclama a tutti gli uomini, è una forza per la salvezza di chiunque crede, sia Ebreo sia pagano (1,16). Questo è il tema enunciato in apertura della lettera; esso viene svolto in due momenti, uno dottrinale espositivo e uno pratico, secondo il seguente schema:
Indirizzo e saluto (1,1-7)
Ringraziamento, preghiera e argomento della lettera (1,8-17)
La salvezza mediante la fede (1,18-4,25)
La libertà di Cristo (5,1-8,39)
Il mistero d'Israele (9,1-11,36)
La vita al servizio di Dio (12,1-15,33)
Saluti e raccomandazioni (16,1-27).

Le caratteristiche
La lettera ai
Romani è un documento fondamentale per la fede di tutti i tempi. Vi si sente l'eco di dolorose polemiche, che hanno fortemente turbato, in precedenza, il clima dell'attività apostolica di Paolo (vedi la lettera ai Gàlati); ma l'esposizione dell'apostolo raggiunge in questo scritto una grande serenità e armonia nella capacità di comporre gli estremi, quasi contrapposti: gratuità della giustificazione e della salvezza, offerta dal Padre in Cristo, e necessità della risposta di fede tradotta in risposta di amore, grazie all'aiuto dello Spirito; possesso già conseguito della giustificazione e atteggiamento di speranza verso una salvezza tuttora esposta a continue prove; primogenitura della chiamata del popolo ebraico e adesione dei popoli pagani al messaggio del Vangelo.

L'origine
Quando Paolo scrive questa lettera ha già acquisito una grande esperienza umana ed ecclesiale. Dietro di sé ha i viaggi missionari narrati dagli
Atti degli Apostoli (da 13,4 a 21,17) e sta per intraprendere il viaggio di ritorno a Gerusalemme (At 19,21; 20,3). Davanti a sé ha il programma di estendere verso Occidente il suo lavoro missionario (Rm 15,24.29). Il cammino che lo porterà a Roma passerà per strade diverse da quelle che egli immagina scrivendo questa lettera (vedi il racconto di At 21,1-28,16). La composizione della lettera ai Romani non è posteriore al 57/58 d.C. ed è avvenuta con ogni probabilità a Corinto. Essa è indirizzata ai cristiani residenti a Roma. Nella capitale dell'impero il cristianesimo è giunto probabilmente verso la fine degli anni trenta, con i commercianti ebrei e i soldati romani provenienti da Gerusalemme o dalle regioni limitrofe. Quando Paolo scrive la sua lettera, la Chiesa di Roma è già sviluppata e consolidata.