Salmi
AT ebraico Torna al libro
Interconfessionale
AT ebraico
144
144,1 לְדָוִ֨ד ׀ בָּ֘ר֤וּךְ יְהוָ֨ה ׀ צוּרִ֗י הַֽמְלַמֵּ֣ד יָדַ֣י לַקְרָ֑ב אֶ֝צְבְּעוֹתַ֗י לַמִּלְחָמָֽה׃
AT ebraico
144,2 חַסְדִּ֥י וּמְצוּדָתִי֮ מִשְׂגַּבִּ֪י וּֽמְפַלְטִ֫י לִ֥י מָ֭גִנִּי וּב֣וֹ חָסִ֑יתִי הָרוֹדֵ֖ד עַמִּ֣י תַחְתָּֽי׃
Interconfessionale
SalÈ il mio alleato, il difensore,
la fortezza dove mi rifugio,
lo scudo che mi ripara.
A me sottomette i popoli.
la fortezza dove mi rifugio,
lo scudo che mi ripara.
A me sottomette i popoli.
Interconfessionale
SalInclina il tuo cielo, Signore, e discendi;
tocca i monti e si copriranno di fumo.
tocca i monti e si copriranno di fumo.
Rimandi
144,5
Inclina il tuo cielo e discendi Sal 18,10+. — i monti si copriranno di fumo Sal 104,32+.
AT ebraico
144,10 הַנּוֹתֵ֥ן תְּשׁוּעָ֗ה לַמְּלָ֫כִ֥ים הַ֭פּוֹצֶה אֶת־דָּוִ֥ד עַבְדּ֗וֹ מֵחֶ֥רֶב רָעָֽה׃
AT ebraico
144,11 פְּצֵ֥נִי וְהַצִּילֵנִי֮ מִיַּ֪ד בְּֽנֵי־נֵ֫כָ֥ר אֲשֶׁ֣ר פִּ֭יהֶם דִּבֶּר־שָׁ֑וְא וִֽ֝ימִינָ֗ם יְמִ֣ין שָֽׁקֶר׃
Interconfessionale
SalSalvami dalla spada crudele,
strappami dalle mani degli stranieri.
Con la bocca dicono menzogne,
alzano la destra e giurano il falso.
strappami dalle mani degli stranieri.
Con la bocca dicono menzogne,
alzano la destra e giurano il falso.
AT ebraico
144,12 אֲשֶׁ֤ר בָּנֵ֨ינוּ ׀ כִּנְטִעִים֮ מְגֻדָּלִ֪ים בִּֽנְעוּרֵ֫יהֶ֥ם בְּנוֹתֵ֥ינוּ כְזָוִיֹּ֑ת מְ֝חֻטָּב֗וֹת תַּבְנִ֥ית הֵיכָֽל׃
AT ebraico
144,13 מְזָוֵ֣ינוּ מְלֵאִים֮ מְפִיקִ֥ים מִזַּ֗ן אֶ֫ל־זַ֥ן צֹאונֵ֣נוּ מַ֭אֲלִיפוֹת מְרֻבָּב֗וֹת בְּחוּצוֹתֵֽינוּ׃
Interconfessionale
SalI nostri granai siano pieni,
colmi d’ogni specie di viveri.
Le nostre greggi diventino migliaia,
decine di migliaia nelle nostre campagne;
colmi d’ogni specie di viveri.
Le nostre greggi diventino migliaia,
decine di migliaia nelle nostre campagne;
AT ebraico
144,14 אַלּוּפֵ֗ינוּ מְֽסֻבָּ֫לִ֥ים אֵֽין־פֶּ֭רֶץ וְאֵ֣ין יוֹצֵ֑את וְאֵ֥ין צְ֝וָחָ֗ה בִּרְחֹבֹתֵֽינוּ׃
Interconfessionale
Salil nostro bestiame sia ben nutrito.
Mai più l’invasione e l’esilio,
mai più il lamento nelle nostre piazze.
Mai più l’invasione e l’esilio,
mai più il lamento nelle nostre piazze.