2 Maccabei
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Interconfessionale
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2MacIn quei giorni, Antioco organizzò la seconda spedizione in Egitto.
Note al Testo
5,1
la seconda spedizione in Egitto ebbe luogo nel 168 a.C., un anno dopo la prima (vedi 1 Maccabei 1,16).
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5,2συνέβη δὲ καθ’ ὅλην τὴν πόλιν σχεδὸν ἐφ’ ἡμέρας τεσσαράκοντα φαίνεσθαι διὰ τῶν ἀέρων τρέχοντας ἱππεῖς διαχρύσους στολὰς ἔχοντας καὶ λόγχας σπειρηδὸν ἐξωπλισμένους καὶ μαχαιρῶν σπασμοὺς
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5,3καὶ ἴλας ἵππων διατεταγμένας καὶ προσβολὰς γινομένας καὶ καταδρομὰς ἑκατέρων καὶ ἀσπίδων κινήσεις καὶ καμάκων πλήθη καὶ βελῶν βολὰς καὶ χρυσέων κόσμων ἐκλάμψεις καὶ παντοίους θωρακισμούς
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2Mac5,3Si videro anche squadroni di cavalieri schierati per la battaglia, attacchi e scontri da ogni parte, un mare di gente che agitava scudi, brandiva aste e lanciava frecce. Un gran bagliore di armature d’oro e di corazze di ogni genere.
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5,5γενομένης δὲ λαλιᾶς ψευδοῦς ὡς μετηλλαχότος Ἀντιόχου τὸν βίον παραλαβὼν ὁ Ἰάσων οὐκ ἐλάττους τῶν χιλίων αἰφνιδίως ἐπὶ τὴν πόλιν συνετελέσατο ἐπίθεσιν τῶν δὲ ἐπὶ τῷ τείχει συνελασθέντων καὶ τέλος ἤδη καταλαμβανομένης τῆς πόλεως ὁ Μενέλαος εἰς τὴν ἀκρόπολιν ἐφυγάδευσεν
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2Mac5,5Intanto si diffuse la falsa notizia della morte di Antioco. Giasone prese con sé non meno di mille uomini e attaccò improvvisamente Gerusalemme. Respinse quelli che stavano sulle mura e infine prese la città. Intanto Menelao si rifugiò nella fortezza.
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5,6ὁ δὲ Ἰάσων ἐποιεῖτο σφαγὰς τῶν πολιτῶν τῶν ἰδίων ἀφειδῶς οὐ συννοῶν τὴν εἰς τοὺς συγγενεῖς εὐημερίαν δυσημερίαν εἶναι τὴν μεγίστην δοκῶν δὲ πολεμίων καὶ οὐχ ὁμοεθνῶν τρόπαια καταβάλλεσθαι
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2Mac5,6Giasone, senza alcuna pietà, cominciò a fare rappresaglie contro i suoi concittadini. Non pensava che trionfare sui propri connazionali è la più grossa sconfitta. Sembrava che stesse trionfando sui nemici e non sui propri connazionali.
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5,7τῆς μὲν ἀρχῆς οὐκ ἐκράτησεν τὸ δὲ τέλος τῆς ἐπιβουλῆς αἰσχύνην λαβὼν φυγὰς πάλιν εἰς τὴν Αμμανῖτιν ἀπῆλθεν
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2Mac5,7Però Giasone non conquistò il potere. Anzi, alla fine, fu svergognato per il suo tradimento e dovette fuggire di nuovo nella regione dell’Ammanìtide.
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5,8πέρας οὖν κακῆς καταστροφῆς ἔτυχεν ἐγκληθεὶς πρὸς Ἀρέταν τὸν τῶν Ἀράβων τύραννον πόλιν ἐκ πόλεως φεύγων διωκόμενος ὑπὸ πάντων στυγούμενος ὡς τῶν νόμων ἀποστάτης καὶ βδελυσσόμενος ὡς πατρίδος καὶ πολιτῶν δήμιος εἰς Αἴγυπτον ἐξεβράσθη
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2MacEcco come finì la sua vita perversa: prima imprigionato presso ∆Areta, re degli Arabi, e poi perseguitato da tutti, dovette fuggire ∆di città in città. Fu odiato come traditore delle leggi, disprezzato come nemico della patria e del popolo. Poi andò a finire in Egitto.
Note al Testo
5,8
imprigionato: altri: accusato. — Areta: si conoscono diversi re nabatei di nome Areta. — di città in città: altri: dalla città: si tratterebbe allora probabilmente di Petra, la capitale dei Nabatei (vedi 1 Maccabei 5,25).
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5,9καὶ ὁ συχνοὺς τῆς πατρίδος ἀποξενώσας ἐπὶ ξένης ἀπώλετο πρὸς Λακεδαιμονίους ἀναχθεὶς ὡς διὰ τὴν συγγένειαν τευξόμενος σκέπης
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2MacColui che aveva cacciato dalla patria molti cittadini, morì in esilio tra gli Spartani, dove aveva sperato di trovare rifugio a causa della comune origine.
Rimandi
5,9
origine comune 1 Mac 12,6-7.
Note al Testo
5,9
comune origine: l’idea di un’origine comune tra il popolo di Sparta e gli Ebrei (vedi 1 Maccabei 12,21) poteva fondarsi sul fatto che Mosè veniva posto a confronto con altri legislatori, tra cui Licurgo, il legislatore di Sparta.
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5,10καὶ ὁ πλῆθος ἀτάφων ἐκρίψας ἀπένθητος ἐγενήθη καὶ κηδείας οὐδ’ ἡστινοσοῦν οὔτε πατρῴου τάφου μετέσχεν
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2MacLui, che aveva lasciato tanta gente senza sepoltura, finì senza rimpianto. Nessuno lo seppellì e non poté avere un posto nel sepolcro dei padri.
Note al Testo
5,10
Venire escluso dalla tomba di famiglia era considerata una punizione terribile (vedi 1 Re 13,22).
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5,11προσπεσόντων δὲ τῷ βασιλεῖ περὶ τῶν γεγονότων διέλαβεν ἀποστατεῖν τὴν Ιουδαίαν ὅθεν ἀναζεύξας ἐξ Αἰγύπτου τεθηριωμένος τῇ ψυχῇ ἔλαβεν τὴν μὲν πόλιν δοριάλωτον
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2Mac5,11Poi il re Antioco venne a sapere queste cose e concluse che la Giudea si stava ribellando. Perciò tornò dall’Egitto e con l’animo inferocito conquistò Gerusalemme con le armi.
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5,12καὶ ἐκέλευσεν τοῖς στρατιώταις κόπτειν ἀφειδῶς τοὺς ἐμπίπτοντας καὶ τοὺς εἰς τὰς οἰκίας ἀναβαίνοντας κατασφάζειν
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2Mac5,12Ai soldati comandò di uccidere senza pietà tutti quelli che incontravano e di trucidare quelli che si chiudevano nelle loro case.
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5,13ἐγίνετο δὲ νέων καὶ πρεσβυτέρων ἀναίρεσις ἀνήβων τε καὶ γυναικῶν καὶ τέκνων ἀφανισμός παρθένων τε καὶ νηπίων σφαγαί
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2Mac5,13Giovani e vecchi, donne e ragazzi, fanciulle e bambini furono massacrati e sterminati.
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5,14ὀκτὼ δὲ μυριάδες ἐν ταῖς πάσαις ἡμέραις τρισὶν κατεφθάρησαν τέσσαρες μὲν ἐν χειρῶν νομαῖς οὐχ ἧττον δὲ τῶν ἐσφαγμένων ἐπράθησαν
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2Mac5,14In quei tre giorni vennero meno ottantamila uomini: quarantamila morirono in battaglia e altrettanti furono venduti schiavi.
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5,15οὐκ ἀρκεσθεὶς δὲ τούτοις κατετόλμησεν εἰς τὸ πάσης τῆς γῆς ἁγιώτατον ἱερὸν εἰσελθεῖν ὁδηγὸν ἔχων τὸν Μενέλαον τὸν καὶ τῶν νόμων καὶ τῆς πατρίδος προδότην γεγονότα
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2Mac5,15Ma il re non si accontentò di questo, e sotto la guida di Menelao, traditore delle leggi e della patria, osò entrare nel tempio più santo di tutta la terra.
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5,16καὶ ταῖς μιαραῖς χερσὶν τὰ ἱερὰ σκεύη λαμβάνων καὶ τὰ ὑπ’ ἄλλων βασιλέων ἀνατεθέντα πρὸς αὔξησιν καὶ δόξαν τοῦ τόπου καὶ τιμὴν ταῖς βεβήλοις χερσὶν συσσύρων
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2Mac5,16Con le sue mani impure prese i vasi sacri e portò via, in modo sacrilego, quello che gli altri re avevano deposto per la ricchezza, la gloria e l’onore del tempio.
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5,17καὶ ἐμετεωρίζετο τὴν διάνοιαν ὁ Ἀντίοχος οὐ συνορῶν ὅτι διὰ τὰς ἁμαρτίας τῶν τὴν πόλιν οἰκούντων ἀπώργισται βραχέως ὁ δεσπότης διὸ γέγονεν περὶ τὸν τόπον παρόρασις
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2MacAntioco era così superbo da non capire che Dio aveva abbandonato il tempio solo per un breve periodo perché si era adirato a causa dei peccati del popolo.
Rimandi
5,17
le disgrazie d’Israele sono la punizione dei suoi peccati 6,12-16; 7,16-19.32-38; Sap 12,9; cfr. Dt 8,5.
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5,18εἰ δὲ μὴ συνέβη προσενέχεσθαι πολλοῖς ἁμαρτήμασιν καθάπερ ἦν ὁ Ἡλιόδωρος ὁ πεμφθεὶς ὑπὸ Σελεύκου τοῦ βασιλέως ἐπὶ τὴν ἐπίσκεψιν τοῦ γαζοφυλακίου οὗτος προαχθεὶς παραχρῆμα μαστιγωθεὶς ἀνετράπη τοῦ θράσους
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2MacSe il popolo non avesse commesso tanti peccati, il re Antioco appena arrivato sarebbe stato subito abbattuto e respinto nella sua impresa temeraria. Era capitato così anche a Eliodoro, che il re Seleuco aveva mandato a saccheggiare il tesoro del tempio.
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5,20διόπερ καὶ αὐτὸς ὁ τόπος συμμετασχὼν τῶν τοῦ ἔθνους δυσπετημάτων γενομένων ὕστερον εὐεργετημάτων ἐκοινώνησεν καὶ ὁ καταλειφθεὶς ἐν τῇ τοῦ παντοκράτορος ὀργῇ πάλιν ἐν τῇ τοῦ μεγάλου δεσπότου καταλλαγῇ μετὰ πάσης δόξης ἐπανωρθώθη
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2Mac5,20Per questo anche il tempio dovette subire le stesse disgrazie del popolo, per poi partecipare ai suoi trionfi. Prima, per lo sdegno di Dio onnipotente, è stato abbandonato, ma poi è stato riportato alla sua gloria, quando il Signore si fu riconciliato con il suo popolo.
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5,21ὁ γοῦν Ἀντίοχος ὀκτακόσια πρὸς τοῖς χιλίοις ἀπενεγκάμενος ἐκ τοῦ ἱεροῦ τάλαντα θᾶττον εἰς τὴν Ἀντιόχειαν ἐχωρίσθη οἰόμενος ἀπὸ τῆς ὑπερηφανίας τὴν μὲν γῆν πλωτὴν καὶ τὸ πέλαγος πορευτὸν θέσθαι διὰ τὸν μετεωρισμὸν τῆς καρδίας
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5,22κατέλιπεν δὲ καὶ ἐπιστάτας τοῦ κακοῦν τὸ γένος ἐν μὲν Ιεροσολύμοις Φίλιππον τὸ μὲν γένος Φρύγα τὸν δὲ τρόπον βαρβαρώτερον ἔχοντα τοῦ καταστήσαντος
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2MacPer opprimere la gente nominò alcuni governatori: a Gerusalemme lasciò Filippo, che era nato in ∆Frigia ed era più crudele del suo padrone.
Note al Testo
5,22
Filippo: vedi 6,11 e 8,8. È un personaggio diverso dall’“amico del re”, del quale si parla in 9,29 e 1 Maccabei 6,14.55. — La Frigia, della quale Filippo è originario, è una regione dell’Asia Minore che non apparteneva all’impero seleucide, ma dalla quale forse si reclutavano soldati.
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5,23ἐν δὲ Γαριζιν Ἀνδρόνικον πρὸς δὲ τούτοις Μενέλαον ὃς χείριστα τῶν ἄλλων ὑπερῄρετο τοῖς πολίταις ἀπεχθῆ δὲ πρὸς τοὺς πολίτας Ιουδαίους ἔχων διάθεσιν
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2MacSul monte Garizìm lasciò Andrònico. Oltre a questi, lasciò Menelao che spadroneggiava sui cittadini peggio di tutti gli altri. Pieno di odio contro gli Ebrei,
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5,24ἔπεμψεν δὲ τὸν Μυσάρχην Ἀπολλώνιον μετὰ στρατεύματος δισμυρίους δὲ πρὸς τοῖς δισχιλίοις προστάξας τοὺς ἐν ἡλικίᾳ πάντας κατασφάξαι τὰς δὲ γυναῖκας καὶ τοὺς νεωτέρους πωλεῖν
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2Macil re Antioco mandò Apollonio, il capo dei mercenari di Misia, alla testa di un esercito di ventimila uomini, con l’ordine di uccidere tutti gli adulti e di vendere le donne e i bambini.
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5,25οὗτος δὲ παραγενόμενος εἰς Ιεροσόλυμα καὶ τὸν εἰρηνικὸν ὑποκριθεὶς ἐπέσχεν ἕως τῆς ἁγίας ἡμέρας τοῦ σαββάτου καὶ λαβὼν ἀργοῦντας τοὺς Ιουδαίους τοῖς ὑφ’ ἑαυτὸν ἐξοπλησίαν παρήγγειλεν
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2Mac5,25Arrivato a Gerusalemme, Apollonio fece finta di avere intenzioni pacifiche e aspettò fino al giorno santo del sabato. Così sorprese gli Ebrei in riposo e comandò ai suoi soldati di sfilare armati.
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5,26καὶ τοὺς ἐξελθόντας πάντας ἐπὶ τὴν θεωρίαν συνεξεκέντησεν καὶ εἰς τὴν πόλιν σὺν τοῖς ὅπλοις εἰσδραμὼν ἱκανὰ κατέστρωσεν πλήθη
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2Mac5,26Tutti quelli che uscivano per vedere la parata militare li fece trucidare. Percorrendo la città con i suoi uomini armati, uccise moltissima gente.
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5,27Ιουδας δὲ ὁ καὶ Μακκαβαῖος δέκατός που γενηθεὶς καὶ ἀναχωρήσας εἰς τὴν ἔρημον θηρίων τρόπον ἐν τοῖς ὄρεσιν διέζη σὺν τοῖς μετ’ αὐτοῦ καὶ τὴν χορτώδη τροφὴν σιτούμενοι διετέλουν πρὸς τὸ μὴ μετασχεῖν τοῦ μολυσμοῦ
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2MacMa Giuda, soprannominato Maccabeo, si ritirò nel deserto insieme ad altri nove uomini. Viveva tra le montagne, insieme con i suoi compagni, come vivono le bestie selvagge. Mangiavano solo erba, e resistevano per non contaminarsi con cibi proibiti dalla legge.
Rimandi
5,27
Giuda nel deserto 1 Mac 2,28. — non contaminarsi Lv 11.
Note al Testo
5,27
Giuda, soprannominato Maccabeo: vedi nota a 1 Maccabei 2,4.