Ecclesiaste (Qoelet)
AT greco Torna al libro
CEI 2008
AT greco
8
8,1τίς οἶδεν σοφούς καὶ τίς οἶδεν λύσιν ῥήματος σοφία ἀνθρώπου φωτιεῖ πρόσωπον αὐτοῦ καὶ ἀναιδὴς προσώπῳ αὐτοῦ μισηθήσεται
CEI 2008
QoChi è come il saggio?
Chi conosce la spiegazione delle cose?
La sapienza dell'uomo rischiara il suo volto,
ne cambia la durezza del viso.
Chi conosce la spiegazione delle cose?
La sapienza dell'uomo rischiara il suo volto,
ne cambia la durezza del viso.
CEI 2008
Qo8,3Non allontanarti in fretta da lui; non persistere in un cattivo progetto, perché egli può fare ciò che vuole.
CEI 2008
Qo8,5Chi osserva il comando non va incontro ad alcun male; la mente del saggio conosce il tempo opportuno.
CEI 2008
Qo8,6Infatti, per ogni evento vi è un tempo opportuno, ma un male pesa gravemente sugli esseri umani.
AT greco
8,8οὐκ ἔστιν ἄνθρωπος ἐξουσιάζων ἐν πνεύματι τοῦ κωλῦσαι σὺν τὸ πνεῦμα καὶ οὐκ ἔστιν ἐξουσία ἐν ἡμέρᾳ τοῦ θανάτου καὶ οὐκ ἔστιν ἀποστολὴ ἐν τῷ πολέμῳ καὶ οὐ διασώσει ἀσέβεια τὸν παρ’ αὐτῆς
CEI 2008
Qo8,8Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo, né alcuno ha potere sul giorno della morte. Non c'è scampo dalla lotta e neppure la malvagità può salvare colui che la compie.
AT greco
8,9καὶ σὺν πᾶν τοῦτο εἶδον καὶ ἔδωκα τὴν καρδίαν μου εἰς πᾶν ποίημα ὃ πεποίηται ὑπὸ τὸν ἥλιον τὰ ὅσα ἐξουσιάσατο ὁ ἄνθρωπος ἐν ἀνθρώπῳ τοῦ κακῶσαι αὐτόν
CEI 2008
Qo8,9Tutto questo ho visto riflettendo su ogni azione che si compie sotto il sole, quando un uomo domina sull'altro per rovinarlo.
AT greco
8,10καὶ τότε εἶδον ἀσεβεῖς εἰς τάφους εἰσαχθέντας καὶ ἐκ τόπου ἁγίου ἐπορεύθησαν καὶ ἐπῃνέθησαν ἐν τῇ πόλει ὅτι οὕτως ἐποίησαν καί γε τοῦτο ματαιότης
CEI 2008
Qo8,10Frattanto ho visto malvagi condotti alla sepoltura; ritornando dal luogo santo, in città ci si dimentica del loro modo di agire. Anche questo è vanità.
AT greco
8,11ὅτι οὐκ ἔστιν γινομένη ἀντίρρησις ἀπὸ τῶν ποιούντων τὸ πονηρὸν ταχύ διὰ τοῦτο ἐπληροφορήθη καρδία υἱῶν τοῦ ἀνθρώπου ἐν αὐτοῖς τοῦ ποιῆσαι τὸ πονηρόν
CEI 2008
Qo8,11Poiché non si pronuncia una sentenza immediata contro una cattiva azione, per questo il cuore degli uomini è pieno di voglia di fare il male;
AT greco
8,12ὃς ἥμαρτεν ἐποίησεν τὸ πονηρὸν ἀπὸ τότε καὶ ἀπὸ μακρότητος αὐτῷ ὅτι καί γε γινώσκω ἐγὼ ὅτι ἔσται ἀγαθὸν τοῖς φοβουμένοις τὸν θεόν ὅπως φοβῶνται ἀπὸ προσώπου αὐτοῦ
CEI 2008
Qo8,12infatti il peccatore, anche se commette il male cento volte, ha lunga vita. Tuttavia so che saranno felici coloro che temono Dio, appunto perché provano timore davanti a lui,
AT greco
8,13καὶ ἀγαθὸν οὐκ ἔσται τῷ ἀσεβεῖ καὶ οὐ μακρυνεῖ ἡμέρας ἐν σκιᾷ ὃς οὐκ ἔστιν φοβούμενος ἀπὸ προσώπου τοῦ θεοῦ
CEI 2008
Qo8,13e non sarà felice l'empio e non allungherà come un'ombra i suoi giorni, perché egli non teme di fronte a Dio.
AT greco
8,14ἔστιν ματαιότης ἣ πεποίηται ἐπὶ τῆς γῆς ὅτι εἰσὶ δίκαιοι ὅτι φθάνει πρὸς αὐτοὺς ὡς ποίημα τῶν ἀσεβῶν καὶ εἰσὶν ἀσεβεῖς ὅτι φθάνει πρὸς αὐτοὺς ὡς ποίημα τῶν δικαίων εἶπα ὅτι καί γε τοῦτο ματαιότης
CEI 2008
Qo8,14Sulla terra c'è un'altra vanità: vi sono giusti ai quali tocca la sorte meritata dai malvagi con le loro opere, e vi sono malvagi ai quali tocca la sorte meritata dai giusti con le loro opere. Io dico che anche questo è vanità.
AT greco
8,15καὶ ἐπῄνεσα ἐγὼ σὺν τὴν εὐφροσύνην ὅτι οὐκ ἔστιν ἀγαθὸν τῷ ἀνθρώπῳ ὑπὸ τὸν ἥλιον ὅτι εἰ μὴ τοῦ φαγεῖν καὶ τοῦ πιεῖν καὶ τοῦ εὐφρανθῆναι καὶ αὐτὸ συμπροσέσται αὐτῷ ἐν μόχθῳ αὐτοῦ ἡμέρας ζωῆς αὐτοῦ ὅσας ἔδωκεν αὐτῷ ὁ θεὸς ὑπὸ τὸν ἥλιον
CEI 2008
Qo8,15Perciò faccio l'elogio dell'allegria, perché l'uomo non ha altra felicità sotto il sole che mangiare e bere e stare allegro. Sia questa la sua compagnia nelle sue fatiche, durante i giorni di vita che Dio gli concede sotto il sole.
AT greco
8,16ἐν οἷς ἔδωκα τὴν καρδίαν μου τοῦ γνῶναι σοφίαν καὶ τοῦ ἰδεῖν τὸν περισπασμὸν τὸν πεποιημένον ἐπὶ τῆς γῆς ὅτι καί γε ἐν ἡμέρᾳ καὶ ἐν νυκτὶ ὕπνον ἐν ὀφθαλμοῖς αὐτοῦ οὐκ ἔστιν βλέπων
CEI 2008
QoQuando mi dedicai a conoscere la sapienza e a considerare le occupazioni per cui ci si affanna sulla terra - poiché l'uomo non conosce sonno né giorno né notte -
8,16-17
Il fallimento della sapienza umana
La riflessione che qui inizia si conclude in 9,12 e ha come tema la limitatezza del sapere umano e la sua incapacità a penetrare i misteri che circondano l’uomo.
La riflessione che qui inizia si conclude in 9,12 e ha come tema la limitatezza del sapere umano e la sua incapacità a penetrare i misteri che circondano l’uomo.
AT greco
8,17καὶ εἶδον σὺν πάντα τὰ ποιήματα τοῦ θεοῦ ὅτι οὐ δυνήσεται ἄνθρωπος τοῦ εὑρεῖν σὺν τὸ ποίημα τὸ πεποιημένον ὑπὸ τὸν ἥλιον ὅσα ἂν μοχθήσῃ ὁ ἄνθρωπος τοῦ ζητῆσαι καὶ οὐχ εὑρήσει καί γε ὅσα ἂν εἴπῃ ὁ σοφὸς τοῦ γνῶναι οὐ δυνήσεται τοῦ εὑρεῖν
CEI 2008
Qo8,17ho visto che l'uomo non può scoprire tutta l'opera di Dio, tutto quello che si fa sotto il sole: per quanto l'uomo si affatichi a cercare, non scoprirà nulla. Anche se un sapiente dicesse di sapere, non potrà scoprire nulla.