Sapienza
AT greco Torna al libro
CEI 2008
CEI 2008
Sap Ma tu, nostro Dio, sei buono e veritiero,
sei paziente e tutto governi secondo misericordia.
sei paziente e tutto governi secondo misericordia.
AT greco
15,2καὶ γὰρ ἐὰν ἁμάρτωμεν σοί ἐσμεν εἰδότες σου τὸ κράτος οὐχ ἁμαρτησόμεθα δέ εἰδότες ὅτι σοὶ λελογίσμεθα
CEI 2008
Sap15,2Anche se pecchiamo, siamo tuoi, perché conosciamo la tua potenza;
ma non peccheremo più, perché sappiamo di appartenerti.
ma non peccheremo più, perché sappiamo di appartenerti.
CEI 2008
Sap15,3Conoscerti, infatti, è giustizia perfetta,
conoscere la tua potenza è radice d'immortalità.
conoscere la tua potenza è radice d'immortalità.
AT greco
15,4οὔτε γὰρ ἐπλάνησεν ἡμᾶς ἀνθρώπων κακότεχνος ἐπίνοια οὐδὲ σκιαγράφων πόνος ἄκαρπος εἶδος σπιλωθὲν χρώμασιν διηλλαγμένοις
CEI 2008
Sap15,4Non ci indusse in errore né l'invenzione umana di un'arte perversa,
né il lavoro infruttuoso di coloro che disegnano ombre,
immagini imbrattate di vari colori,
né il lavoro infruttuoso di coloro che disegnano ombre,
immagini imbrattate di vari colori,
CEI 2008
Sap15,5la cui vista negli stolti provoca il desiderio,
l'anelito per una forma inanimata di un'immagine morta.
l'anelito per una forma inanimata di un'immagine morta.
AT greco
15,6κακῶν ἐρασταὶ ἄξιοί τε τοιούτων ἐλπίδων καὶ οἱ δρῶντες καὶ οἱ ποθοῦντες καὶ οἱ σεβόμενοι
CEI 2008
Sap15,6Amanti di cose cattive e degni di simili speranze
sono coloro che fanno, desiderano e venerano gli idoli.
sono coloro che fanno, desiderano e venerano gli idoli.
AT greco
15,7καὶ γὰρ κεραμεὺς ἁπαλὴν γῆν θλίβων ἐπίμοχθον πλάσσει πρὸς ὑπηρεσίαν ἡμῶν ἓν ἕκαστον ἀλλ’ ἐκ τοῦ αὐτοῦ πηλοῦ ἀνεπλάσατο τά τε τῶν καθαρῶν ἔργων δοῦλα σκεύη τά τε ἐναντία πάντα ὁμοίως τούτων δὲ ἑτέρου τίς ἑκάστου ἐστὶν ἡ χρῆσις κριτὴς ὁ πηλουργός
CEI 2008
SapUn vasaio, impastando con fatica la terra molle,
plasma per il nostro uso ogni vaso.
Ma con il medesimo fango modella
i vasi che servono per usi nobili
e quelli per usi contrari, tutti allo stesso modo;
quale debba essere l'uso di ognuno di essi
lo giudica colui che lavora l'argilla.
plasma per il nostro uso ogni vaso.
Ma con il medesimo fango modella
i vasi che servono per usi nobili
e quelli per usi contrari, tutti allo stesso modo;
quale debba essere l'uso di ognuno di essi
lo giudica colui che lavora l'argilla.
15,7-13
Il fabbricante di idoli
L’immagine del vasaio appare spesso nella Bibbia (vedi Sir 38,29-30; Is 29,16; 45,9; Ger 18,4): qui è presentata come esempio di colui che fabbrica gli idoli.
L’immagine del vasaio appare spesso nella Bibbia (vedi Sir 38,29-30; Is 29,16; 45,9; Ger 18,4): qui è presentata come esempio di colui che fabbrica gli idoli.
AT greco
15,8καὶ κακόμοχθος θεὸν μάταιον ἐκ τοῦ αὐτοῦ πλάσσει πηλοῦ ὃς πρὸ μικροῦ ἐκ γῆς γενηθεὶς μετ’ ὀλίγον πορεύεται ἐξ ἧς ἐλήμφθη τὸ τῆς ψυχῆς ἀπαιτηθεὶς χρέος
CEI 2008
SapQuindi, mal impiegando la fatica,
con il medesimo fango plasma un dio vano,
egli che, nato da poco dalla terra,
tra poco ritornerà alla terra da cui fu tratto,
quando gli sarà richiesta l'anima, avuta in prestito.
con il medesimo fango plasma un dio vano,
egli che, nato da poco dalla terra,
tra poco ritornerà alla terra da cui fu tratto,
quando gli sarà richiesta l'anima, avuta in prestito.
AT greco
15,9ἀλλ’ ἔστιν αὐτῷ φροντὶς οὐχ ὅτι μέλλει κάμνειν οὐδ’ ὅτι βραχυτελῆ βίον ἔχει ἀλλ’ ἀντερείδεται μὲν χρυσουργοῖς καὶ ἀργυροχόοις χαλκοπλάστας τε μιμεῖται καὶ δόξαν ἡγεῖται ὅτι κίβδηλα πλάσσει
CEI 2008
Sap15,9Tuttavia egli si preoccupa non perché sta per morire
o perché ha una vita breve,
ma di gareggiare con gli orafi e con gli argentieri,
di imitare coloro che fondono il bronzo,
e ritiene un vanto plasmare cose false.
o perché ha una vita breve,
ma di gareggiare con gli orafi e con gli argentieri,
di imitare coloro che fondono il bronzo,
e ritiene un vanto plasmare cose false.
AT greco
15,10σποδὸς ἡ καρδία αὐτοῦ καὶ γῆς εὐτελεστέρα ἡ ἐλπὶς αὐτοῦ πηλοῦ τε ἀτιμότερος ὁ βίος αὐτοῦ
CEI 2008
Sap15,10Cenere è il suo cuore,
la sua speranza più vile della terra,
la sua vita più spregevole del fango,
la sua speranza più vile della terra,
la sua vita più spregevole del fango,
AT greco
15,11ὅτι ἠγνόησεν τὸν πλάσαντα αὐτὸν καὶ τὸν ἐμπνεύσαντα αὐτῷ ψυχὴν ἐνεργοῦσαν καὶ ἐμφυσήσαντα πνεῦμα ζωτικόν
CEI 2008
Sap15,11perché disconosce colui che lo ha plasmato,
colui che gli inspirò un'anima attiva
e gli infuse uno spirito vitale.
colui che gli inspirò un'anima attiva
e gli infuse uno spirito vitale.
AT greco
15,12ἀλλ’ ἐλογίσαντο παίγνιον εἶναι τὴν ζωὴν ἡμῶν καὶ τὸν βίον πανηγυρισμὸν ἐπικερδῆ δεῖν γάρ φησιν ὅθεν δή κἂν ἐκ κακοῦ πορίζειν
CEI 2008
Sap15,12Ma egli considera la nostra vita come un gioco da bambini,
l'esistenza un mercato lucroso.
Egli dice che da tutto, anche dal male, si deve trarre profitto.
l'esistenza un mercato lucroso.
Egli dice che da tutto, anche dal male, si deve trarre profitto.
AT greco
15,13οὗτος γὰρ παρὰ πάντας οἶδεν ὅτι ἁμαρτάνει ὕλης γεώδους εὔθραυστα σκεύη καὶ γλυπτὰ δημιουργῶν
CEI 2008
Sap15,13Costui infatti sa di peccare più di tutti,
fabbricando con materia terrestre fragili vasi e statue.
fabbricando con materia terrestre fragili vasi e statue.
AT greco
15,14πάντες δὲ ἀφρονέστατοι καὶ τάλανες ὑπὲρ ψυχὴν νηπίου οἱ ἐχθροὶ τοῦ λαοῦ σου καταδυναστεύσαντες αὐτόν
CEI 2008
SapMa sono tutti stoltissimi e più miserabili di un piccolo bambino
i nemici del tuo popolo, che lo hanno oppresso.
i nemici del tuo popolo, che lo hanno oppresso.
15,14-19
Stoltezza degli Egiziani, dediti all’idolatria
Meritevoli di condanna sono soprattutto gli Egiziani, oppressori d’Israele e dediti al culto degli idoli di tutti i popoli: considerarono dèi anche tutti gli idoli delle nazioni (v. 15). È una condanna del sincretismo egiziano, ancora in auge al tempo in cui scrive l’autore del libro. Gli idoli vengono derisi sulla scia di Sal 115,4-7 e 135,15-17. Nei vv. 18-19 viene condannata la zoolatria, molto praticata in Egitto.
Meritevoli di condanna sono soprattutto gli Egiziani, oppressori d’Israele e dediti al culto degli idoli di tutti i popoli: considerarono dèi anche tutti gli idoli delle nazioni (v. 15). È una condanna del sincretismo egiziano, ancora in auge al tempo in cui scrive l’autore del libro. Gli idoli vengono derisi sulla scia di Sal 115,4-7 e 135,15-17. Nei vv. 18-19 viene condannata la zoolatria, molto praticata in Egitto.
AT greco
15,15ὅτι καὶ πάντα τὰ εἴδωλα τῶν ἐθνῶν ἐλογίσαντο θεούς οἷς οὔτε ὀμμάτων χρῆσις εἰς ὅρασιν οὔτε ῥῖνες εἰς συνολκὴν ἀέρος οὔτε ὦτα ἀκούειν οὔτε δάκτυλοι χειρῶν εἰς ψηλάφησιν καὶ οἱ πόδες αὐτῶν ἀργοὶ πρὸς ἐπίβασιν
CEI 2008
Sap15,15Perché essi considerarono dèi anche tutti gli idoli delle nazioni,
i quali non hanno né l'uso degli occhi per vedere,
né narici per aspirare aria,
né orecchie per udire,
né dita delle mani per toccare,
e i loro piedi non servono per camminare.
i quali non hanno né l'uso degli occhi per vedere,
né narici per aspirare aria,
né orecchie per udire,
né dita delle mani per toccare,
e i loro piedi non servono per camminare.
AT greco
15,16ἄνθρωπος γὰρ ἐποίησεν αὐτούς καὶ τὸ πνεῦμα δεδανεισμένος ἔπλασεν αὐτούς οὐδεὶς γὰρ αὐτῷ ὅμοιον ἄνθρωπος ἰσχύει πλάσαι θεόν
CEI 2008
Sap15,16Infatti li ha fabbricati un uomo,
li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito.
Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile;
li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito.
Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile;
AT greco
15,17θνητὸς δὲ ὢν νεκρὸν ἐργάζεται χερσὶν ἀνόμοις κρείττων γάρ ἐστιν τῶν σεβασμάτων αὐτοῦ ὧν αὐτὸς μὲν ἔζησεν ἐκεῖνα δὲ οὐδέποτε
CEI 2008
Sap15,17essendo mortale, egli fabbrica una cosa morta con mani empie.
Egli è sempre migliore degli oggetti che venera,
rispetto ad essi egli ebbe la vita, ma quelli mai.
Egli è sempre migliore degli oggetti che venera,
rispetto ad essi egli ebbe la vita, ma quelli mai.
CEI 2008
Sap15,18Venerano anche gli animali più ripugnanti,
che per stupidità, al paragone, risultano peggiori degli altri.
che per stupidità, al paragone, risultano peggiori degli altri.
AT greco
15,19οὐδ’ ὅσον ἐπιποθῆσαι ὡς ἐν ζῴων ὄψει καλὰ τυγχάνει ἐκπέφευγεν δὲ καὶ τὸν τοῦ θεοῦ ἔπαινον καὶ τὴν εὐλογίαν αὐτοῦ
CEI 2008
Sap15,19Non sono tali da invaghirsene,
come capita per il bell'aspetto di altri animali;
furono persino esclusi dalla lode e dalla benedizione di Dio.
come capita per il bell'aspetto di altri animali;
furono persino esclusi dalla lode e dalla benedizione di Dio.