Sapienza
AT greco Torna al libro
CEI 2008
CEI 2008
Sap I tuoi giudizi sono grandi e difficili da spiegare;
per questo le anime senza istruzione si sono ingannate.
per questo le anime senza istruzione si sono ingannate.
17,1-20
Le tenebre come castigo degli Egiziani
Il testo racchiuso in 17,1-18,4 contiene la riflessione sulla piaga delle tenebre (Es 10,21-23). Al castigo delle tenebre viene contrapposto il beneficio della luce, mediante il quale Dio rende visibile la protezione accordata agli Ebrei.
Il testo racchiuso in 17,1-18,4 contiene la riflessione sulla piaga delle tenebre (Es 10,21-23). Al castigo delle tenebre viene contrapposto il beneficio della luce, mediante il quale Dio rende visibile la protezione accordata agli Ebrei.
AT greco
17,2ὑπειληφότες γὰρ καταδυναστεύειν ἔθνος ἅγιον ἄνομοι δέσμιοι σκότους καὶ μακρᾶς πεδῆται νυκτὸς κατακλεισθέντες ὀρόφοις φυγάδες τῆς αἰωνίου προνοίας ἔκειντο
CEI 2008
SapInfatti gli ingiusti, avendo preteso di dominare il popolo santo,
prigionieri delle tenebre e incatenati a una lunga notte,
chiusi sotto i loro tetti, giacevano esclusi dalla provvidenza eterna.
prigionieri delle tenebre e incatenati a una lunga notte,
chiusi sotto i loro tetti, giacevano esclusi dalla provvidenza eterna.
AT greco
17,3λανθάνειν γὰρ νομίζοντες ἐπὶ κρυφαίοις ἁμαρτήμασιν ἀφεγγεῖ λήθης παρακαλύμματι ἐσκορπίσθησαν θαμβούμενοι δεινῶς καὶ ἰνδάλμασιν ἐκταρασσόμενοι
CEI 2008
Sap17,3Credendo di restare nascosti con i loro peccati segreti,
sotto il velo oscuro dell'oblio,
furono dispersi, terribilmente spaventati
e sconvolti da visioni.
sotto il velo oscuro dell'oblio,
furono dispersi, terribilmente spaventati
e sconvolti da visioni.
AT greco
17,4οὐδὲ γὰρ ὁ κατέχων αὐτοὺς μυχὸς ἀφόβους διεφύλαττεν ἦχοι δ’ ἐκταράσσοντες αὐτοὺς περιεκόμπουν καὶ φάσματα ἀμειδήτοις κατηφῆ προσώποις ἐνεφανίζετο
CEI 2008
Sap17,4Neppure il nascondiglio in cui si trovavano li preservò dal timore,
ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro
e apparivano lugubri spettri dai volti tristi.
ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro
e apparivano lugubri spettri dai volti tristi.
AT greco
17,5καὶ πυρὸς μὲν οὐδεμία βία κατίσχυεν φωτίζειν οὔτε ἄστρων ἔκλαμπροι φλόγες καταυγάζειν ὑπέμενον τὴν στυγνὴν ἐκείνην νύκτα
CEI 2008
Sap17,5Nessun fuoco, per quanto intenso, riusciva a far luce,
neppure le luci più splendenti degli astri
riuscivano a rischiarare dall'alto quella notte cupa.
neppure le luci più splendenti degli astri
riuscivano a rischiarare dall'alto quella notte cupa.
AT greco
17,6διεφαίνετο δ’ αὐτοῖς μόνον αὐτομάτη πυρὰ φόβου πλήρης ἐκδειματούμενοι δὲ τῆς μὴ θεωρουμένης ἐκείνης ὄψεως ἡγοῦντο χείρω τὰ βλεπόμενα
CEI 2008
Sap17,6Appariva loro solo una massa di fuoco, improvvisa, tremenda;
atterriti da quella fugace visione,
credevano ancora peggiori le cose che vedevano.
atterriti da quella fugace visione,
credevano ancora peggiori le cose che vedevano.
AT greco
17,7μαγικῆς δὲ ἐμπαίγματα κατέκειτο τέχνης καὶ τῆς ἐπὶ φρονήσει ἀλαζονείας ἔλεγχος ἐφύβριστος
AT greco
17,8οἱ γὰρ ὑπισχνούμενοι δείματα καὶ ταραχὰς ἀπελαύνειν ψυχῆς νοσούσης οὗτοι καταγέλαστον εὐλάβειαν ἐνόσουν
CEI 2008
Sap17,8Infatti quelli che promettevano di cacciare
timori e inquietudini dall'anima malata,
languivano essi stessi in un ridicolo timore.
timori e inquietudini dall'anima malata,
languivano essi stessi in un ridicolo timore.
AT greco
17,9καὶ γὰρ εἰ μηδὲν αὐτοὺς ταραχῶδες ἐφόβει κνωδάλων παρόδοις καὶ ἑρπετῶν συριγμοῖς ἐκσεσοβημένοι διώλλυντο ἔντρομοι καὶ τὸν μηδαμόθεν φευκτὸν ἀέρα προσιδεῖν ἀρνούμενοι
CEI 2008
Sap17,9Anche se nulla di spaventoso li atterriva,
messi in agitazione al passare delle bestie e ai sibili dei rettili,
morivano di tremore,
rifiutando persino di guardare l'aria che in nessun modo si può evitare.
messi in agitazione al passare delle bestie e ai sibili dei rettili,
morivano di tremore,
rifiutando persino di guardare l'aria che in nessun modo si può evitare.
AT greco
17,10δειλὸν γὰρ ἰδίῳ πονηρία μάρτυρι καταδικαζομένη ἀεὶ δὲ προσείληφεν τὰ χαλεπὰ συνεχομένη τῇ συνειδήσει
CEI 2008
SapLa malvagità condannata dalla propria testimonianza
è qualcosa di vile
e, oppressa dalla coscienza, aumenta sempre le difficoltà.
è qualcosa di vile
e, oppressa dalla coscienza, aumenta sempre le difficoltà.
AT greco
17,12ἔνδοθεν δὲ οὖσα ἥττων ἡ προσδοκία πλείονα λογίζεται τὴν ἄγνοιαν τῆς παρεχούσης τὴν βάσανον αἰτίας
CEI 2008
Sap17,12quanto meno ci si affida nell'intimo a tali aiuti,
tanto più grave è l'ignoranza della causa che provoca il tormento.
tanto più grave è l'ignoranza della causa che provoca il tormento.
AT greco
17,13οἱ δὲ τὴν ἀδύνατον ὄντως νύκτα καὶ ἐξ ἀδυνάτου ᾅδου μυχῶν ἐπελθοῦσαν τὸν αὐτὸν ὕπνον κοιμώμενοι
CEI 2008
Sap17,13Ma essi, durante tale notte davvero impotente,
uscita dagli antri del regno dei morti anch'esso impotente,
mentre dormivano il medesimo sonno,
uscita dagli antri del regno dei morti anch'esso impotente,
mentre dormivano il medesimo sonno,
AT greco
17,14τὰ μὲν τέρασιν ἠλαύνοντο φαντασμάτων τὰ δὲ τῆς ψυχῆς παρελύοντο προδοσίᾳ αἰφνίδιος γὰρ αὐτοῖς καὶ ἀπροσδόκητος φόβος ἐπεχύθη
CEI 2008
Sap17,14ora erano tormentati da fantasmi mostruosi,
ora erano paralizzati, traditi dal coraggio,
perché una paura improvvisa e inaspettata si era riversata su di loro.
ora erano paralizzati, traditi dal coraggio,
perché una paura improvvisa e inaspettata si era riversata su di loro.
AT greco
17,15εἶθ’ οὕτως ὃς δή ποτ’ οὖν ἦν ἐκεῖ καταπίπτων ἐφρουρεῖτο εἰς τὴν ἀσίδηρον εἱρκτὴν κατακλεισθείς
CEI 2008
Sap17,15Così chiunque, come caduto là dove si trovava,
era custodito chiuso in un carcere senza sbarre:
era custodito chiuso in un carcere senza sbarre:
AT greco
17,16εἴ τε γὰρ γεωργὸς ἦν τις ἢ ποιμὴν ἢ τῶν κατ’ ἐρημίαν ἐργάτης μόχθων προλημφθεὶς τὴν δυσάλυκτον ἔμενεν ἀνάγκην μιᾷ γὰρ ἁλύσει σκότους πάντες ἐδέθησαν
CEI 2008
Sap17,16agricoltore o pastore
o lavoratore che fatica nel deserto,
sorpreso, subiva l'ineluttabile destino,
perché tutti erano legati dalla stessa catena di tenebre.
o lavoratore che fatica nel deserto,
sorpreso, subiva l'ineluttabile destino,
perché tutti erano legati dalla stessa catena di tenebre.
AT greco
17,17εἴ τε πνεῦμα συρίζον ἢ περὶ ἀμφιλαφεῖς κλάδους ὀρνέων ἦχος εὐμελὴς ἢ ῥυθμὸς ὕδατος πορευομένου βίᾳ ἢ κτύπος ἀπηνὴς καταρριπτομένων πετρῶν
CEI 2008
Sap17,17Il vento che sibila
o canto melodioso di uccelli tra folti rami
o suono cadenzato dell'acqua che scorre con forza
o cupo fragore di rocce che precipitano
o canto melodioso di uccelli tra folti rami
o suono cadenzato dell'acqua che scorre con forza
o cupo fragore di rocce che precipitano
AT greco
17,18ἢ σκιρτώντων ζῴων δρόμος ἀθεώρητος ἢ ὠρυομένων ἀπηνεστάτων θηρίων φωνὴ ἢ ἀντανακλωμένη ἐκ κοιλότητος ὀρέων ἠχώ παρέλυεν αὐτοὺς ἐκφοβοῦντα
CEI 2008
Sap17,18o corsa invisibile di animali imbizzarriti
o urla di crudelissime belve ruggenti
o eco rimbalzante dalle cavità dei monti,
tutto li paralizzava riempiendoli di terrore.
o urla di crudelissime belve ruggenti
o eco rimbalzante dalle cavità dei monti,
tutto li paralizzava riempiendoli di terrore.
CEI 2008
Sap17,19Il mondo intero splendeva di luce smagliante
e attendeva alle sue opere senza impedimento.
e attendeva alle sue opere senza impedimento.
AT greco
17,20μόνοις δὲ ἐκείνοις ἐπετέτατο βαρεῖα νὺξ εἰκὼν τοῦ μέλλοντος αὐτοὺς διαδέχεσθαι σκότους ἑαυτοῖς δὲ ἦσαν βαρύτεροι σκότους
CEI 2008
Sap17,20Soltanto su di loro si stendeva una notte profonda,
immagine della tenebra che li avrebbe avvolti;
ma essi erano a se stessi più gravosi delle tenebre.
immagine della tenebra che li avrebbe avvolti;
ma essi erano a se stessi più gravosi delle tenebre.