Tobia BA (Codice Vaticano e Alessandrino)
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Interconfessionale
Interconfessionale
Tb3,1Quelle parole mi fecero male e mi misi a piangere sconsolato. E tra le lacrime cominciai a pregare:
AT greco
3,2δίκαιος εἶ κύριε καὶ πάντα τὰ ἔργα σου καὶ πᾶσαι αἱ ὁδοί σου ἐλεημοσύναι καὶ ἀλήθεια καὶ κρίσιν ἀληθινὴν καὶ δικαίαν σὺ κρίνεις εἰς τὸν αἰῶνα
Interconfessionale
Tb«Tu sei giusto, Signore,
ed è giusto tutto quel che fai.
Sei buono e fedele nei tuoi progetti
e sei giudice del mondo.
ed è giusto tutto quel che fai.
Sei buono e fedele nei tuoi progetti
e sei giudice del mondo.
Rimandi
3,2
Tu sei giusto Dt 32,4; Sal 119,137; Esd 9,15; Ne 9,33; Suppl.Dn 3,27.31. — buono e fedele Sal 25,10.
AT greco
3,3μνήσθητί μου καὶ ἐπίβλεψον ἐπ’ ἐμέ μή με ἐκδικήσῃς ταῖς ἁμαρτίαις μου καὶ τοῖς ἀγνοήμασίν μου καὶ τῶν πατέρων μου ἃ ἥμαρτον ἐνώπιόν σου
AT greco
3,4παρήκουσαν γὰρ τῶν ἐντολῶν σου ἔδωκας ἡμᾶς εἰς διαρπαγὴν καὶ αἰχμαλωσίαν καὶ θάνατον καὶ παραβολὴν ὀνειδισμοῦ πᾶσιν τοῖς ἔθνεσιν ἐν οἷς ἐσκορπίσμεθα
Interconfessionale
TbTu ci hai abbandonati
perché abbiamo disubbidito ai tuoi comandamenti.
E così siamo stati saccheggiati,
portati in esilio e messi a morte.
Siamo finiti derisi e insultati da tutti i popoli
in mezzo ai quali tu ci hai dispersi.
perché abbiamo disubbidito ai tuoi comandamenti.
E così siamo stati saccheggiati,
portati in esilio e messi a morte.
Siamo finiti derisi e insultati da tutti i popoli
in mezzo ai quali tu ci hai dispersi.
AT greco
3,5καὶ νῦν πολλαὶ αἱ κρίσεις σού εἰσιν ἀληθιναὶ ἐξ ἐμοῦ ποιῆσαι περὶ τῶν ἁμαρτιῶν μου καὶ τῶν πατέρων μου ὅτι οὐκ ἐποιήσαμεν τὰς ἐντολάς σου οὐ γὰρ ἐπορεύθημεν ἐν ἀληθείᾳ ἐνώπιόν σου
Interconfessionale
Tb3,5Certo, la tua condanna è giusta, Signore,
se ci fai scontare i nostri peccati:
abbiamo disubbidito ai tuoi comandamenti
e non ti siamo stati fedeli.
se ci fai scontare i nostri peccati:
abbiamo disubbidito ai tuoi comandamenti
e non ti siamo stati fedeli.
AT greco
3,6καὶ νῦν κατὰ τὸ ἀρεστὸν ἐνώπιόν σου ποίησον μετ’ ἐμοῦ ἐπίταξον ἀναλαβεῖν τὸ πνεῦμά μου ὅπως ἀπολυθῶ καὶ γένωμαι γῆ διότι λυσιτελεῖ μοι ἀποθανεῖν ἢ ζῆν ὅτι ὀνειδισμοὺς ψευδεῖς ἤκουσα καὶ λύπη ἐστὶν πολλὴ ἐν ἐμοί ἐπίταξον ἀπολυθῆναί με τῆς ἀνάγκης ἤδη εἰς τὸν αἰώνιον τόπον μὴ ἀποστρέψῃς τὸ πρόσωπόν σου ἀπ’ ἐμοῦ
Interconfessionale
TbOggi fa’ pure di me quel che ritieni giusto,
fammi morire:
ordina che sparisca dalla faccia della terra
e diventi polvere.
Per me, infatti, è preferibile morire piuttosto che vivere.
Sono stato insultato a torto,
e questo mi procura un immenso dolore.
Liberami da questa angoscia, Signore,
e fammi passare al mondo eterno.
Non voltarmi la tua faccia, Signore!
Per me è appunto meglio morire,
che sopportare un’angoscia così grande
e sentirmi insultare per tutto il resto della mia vita».
fammi morire:
ordina che sparisca dalla faccia della terra
e diventi polvere.
Per me, infatti, è preferibile morire piuttosto che vivere.
Sono stato insultato a torto,
e questo mi procura un immenso dolore.
Liberami da questa angoscia, Signore,
e fammi passare al mondo eterno.
Non voltarmi la tua faccia, Signore!
Per me è appunto meglio morire,
che sopportare un’angoscia così grande
e sentirmi insultare per tutto il resto della mia vita».
AT greco
3,9τί ἡμᾶς μαστιγοῖς εἰ ἀπέθαναν βάδιζε μετ’ αὐτῶν μὴ ἴδοιμέν σου υἱὸν ἢ θυγατέρα εἰς τὸν αἰῶνα
Interconfessionale
Tb3,9Ora non maltrattarci più con il pretesto che i tuoi mariti sono morti. Vattene anche tu con loro all’altro mondo! Così non vedremo mai qualcuno che sia tuo figlio!».
AT greco
3,10ταῦτα ἀκούσασα ἐλυπήθη σφόδρα ὥστε ἀπάγξασθαι καὶ εἶπεν μία μέν εἰμι τῷ πατρί μου ἐὰν ποιήσω τοῦτο ὄνειδος αὐτῷ ἐστιν καὶ τὸ γῆρας αὐτοῦ κατάξω μετ’ ὀδύνης εἰς ᾅδου
Interconfessionale
TbAllora Sara, piena di tristezza, si mise a piangere. Poi salì al piano superiore nella stanza di suo padre con l’intenzione di impiccarsi.
Ma poi, riflettendoci, disse: «Dopo, maltratteranno mio padre. Gli diranno: “Avevi soltanto quella figlia carissima, ma lei si è impiccata per le sue disgrazie”. Sarebbe un dispiacere per mio padre e lo farei morire prima del tempo. Invece di togliermi la vita, è meglio che mi metta a pregare il Signore. Gli chiederò di farmi morire per non sentirmi più insultare tutto il resto della mia vita».
Ma poi, riflettendoci, disse: «Dopo, maltratteranno mio padre. Gli diranno: “Avevi soltanto quella figlia carissima, ma lei si è impiccata per le sue disgrazie”. Sarebbe un dispiacere per mio padre e lo farei morire prima del tempo. Invece di togliermi la vita, è meglio che mi metta a pregare il Signore. Gli chiederò di farmi morire per non sentirmi più insultare tutto il resto della mia vita».
AT greco
3,11καὶ ἐδεήθη πρὸς τῇ θυρίδι καὶ εἶπεν εὐλογητὸς εἶ κύριε ὁ θεός μου καὶ εὐλογητὸν τὸ ὄνομά σου τὸ ἅγιον καὶ ἔντιμον εἰς τοὺς αἰῶνας εὐλογήσαισάν σε πάντα τὰ ἔργα σου εἰς τὸν αἰῶνα
Interconfessionale
TbIn quell’istante, Sara stese le braccia dalla parte della finestra e si mise a pregare:
«Sii benedetto, Dio misericordioso!
Ti benedicano tutti gli uomini
e ti lodino sempre tutte le tue creature!
«Sii benedetto, Dio misericordioso!
Ti benedicano tutti gli uomini
e ti lodino sempre tutte le tue creature!
Rimandi
Note al Testo
3,11
dalla parte della finestra: probabilmente il testo suggerisce che la finestra era rivolta verso Gerusalemme (vedi Daniele 6,11 e nota).
AT greco
3,15καὶ οὐκ ἐμόλυνα τὸ ὄνομά μου οὐδὲ τὸ ὄνομα τοῦ πατρός μου ἐν τῇ γῇ τῆς αἰχμαλωσίας μου μονογενής εἰμι τῷ πατρί μου καὶ οὐχ ὑπάρχει αὐτῷ παιδίον ὃ κληρονομήσει αὐτόν οὐδὲ ἀδελφὸς ἐγγὺς οὐδὲ ὑπάρχων αὐτῷ υἱός ἵνα συντηρήσω ἐμαυτὴν αὐτῷ γυναῖκα ἤδη ἀπώλοντό μοι ἑπτά ἵνα τί μοι ζῆν καὶ εἰ μὴ δοκεῖ σοι ἀποκτεῖναί με ἐπίταξον ἐπιβλέψαι ἐπ’ ἐμὲ καὶ ἐλεῆσαί με καὶ μηκέτι ἀκοῦσαί με ὀνειδισμόν
Interconfessionale
TbNon ho mai disonorato il mio nome
né quello di mio padre,
nella terra del mio esilio.
Sono l’unica figlia di mio padre,
che all’infuori di me non ha altri eredi.
Ormai tra i suoi fratelli o parenti
non c’è più nessuno che possa prendermi in moglie,
e per il quale io debba restare in vita.
Mi sono già morti sette mariti;
perché dovrei continuare a vivere?
Ma se tu non vuoi farmi morire,
ascolta gli insulti che mi fanno, o Signore!».
né quello di mio padre,
nella terra del mio esilio.
Sono l’unica figlia di mio padre,
che all’infuori di me non ha altri eredi.
Ormai tra i suoi fratelli o parenti
non c’è più nessuno che possa prendermi in moglie,
e per il quale io debba restare in vita.
Mi sono già morti sette mariti;
perché dovrei continuare a vivere?
Ma se tu non vuoi farmi morire,
ascolta gli insulti che mi fanno, o Signore!».
Rimandi
Note al Testo
3,15
tra i suoi fratelli o parenti non c’è più nessuno: questa dichiarazione di Sara può essere compresa alla luce di Numeri 36,6-9, dove si dice che le figlie con diritto all’eredità devono sposarsi all’interno della cerchia familiare del padre, affinché l’eredità non passi da una tribù all’altra.
Interconfessionale
Tb3,16Nel medesimo istante, la preghiera sia di Tobi sia di Sara giunse al trono di Dio. Egli l’ascoltò
AT greco
3,17καὶ ἀπεστάλη ἰάσασθαι τοὺς δύο τοῦ Τωβιτ λεπίσαι τὰ λευκώματα καὶ Σαρραν τὴν τοῦ Ραγουηλ δοῦναι Τωβια τῷ υἱῷ Τωβιτ γυναῖκα καὶ δῆσαι Ασμοδαυν τὸ πονηρὸν δαιμόνιον διότι Τωβια ἐπιβάλλει κληρονομῆσαι αὐτήν ἐν αὐτῷ τῷ καιρῷ ἐπιστρέψας Τωβιτ εἰσῆλθεν εἰς τὸν οἶκον αὐτοῦ καὶ Σαρρα ἡ τοῦ Ραγουηλ κατέβη ἐκ τοῦ ὑπερῴου αὐτῆς
Interconfessionale
Tbe mandò l’angelo Raffaele per curare i loro mali. Doveva far sparire le macchie dagli occhi di Tobi, perché lui potesse vedere di nuovo la luce, dono di Dio. Doveva anche liberare Sara, la figlia di Raguele, dal demonio maligno e darla in sposa a Tobia, il figlio di Tobi. Difatti Tobia aveva la precedenza su tutti quelli che aspiravano a sposarla.
Nello stesso istante in cui Tobi rientrò in casa sua dal cortile, Sara, la figlia di Raguele, scese dal piano superiore della casa di suo padre.
Nello stesso istante in cui Tobi rientrò in casa sua dal cortile, Sara, la figlia di Raguele, scese dal piano superiore della casa di suo padre.
Rimandi
3,17
aveva la precedenza Tb 6,12-13; cfr. 3,15.
Note al Testo
3,17
Raffaele: il nome di questo angelo (vedi 5,4) significa: Dio guarisce.