Romani
NT greco Torna al libro
CEI 2008 Vai al libro
NT greco 10
Ἀδελφοί, ἡ μὲν εὐδοκία τῆς ἐμῆς καρδίας καὶ ἡ ⸀δέησις πρὸς τὸν θεὸν ὑπὲρ ⸀αὐτῶν εἰς σωτηρίαν.
NT greco
ἀγνοοῦντες γὰρ τὴν τοῦ θεοῦ δικαιοσύνην, καὶ τὴν ⸀ἰδίαν ζητοῦντες στῆσαι, τῇ δικαιοσύνῃ τοῦ θεοῦ οὐχ ὑπετάγησαν·
NT greco
Μωϋσῆς γὰρ γράφει ⸂ὅτι τὴν δικαιοσύνην τὴν ἐκ ⸀τοῦ νόμου⸃ ὁ ⸀ποιήσας ἄνθρωπος ζήσεται ἐν ⸀αὐτῇ.
CEI 2008
Mosè descrive così la giustizia che viene dalla Legge: L'uomo che la mette in pratica, per mezzo di essa vivrà.
10,5-13 La salvezza è per tutti
10,5-13 La giustizia che viene dalla fede (v. 6) segue una logica alternativa rispetto alla giustizia che viene dalla Legge (v. 5). Grazie alla fede in Gesù Cristo, riconosciuto come Signore, la salvezza, dono di Dio, raggiunge tutti gli uomini senza distinzione tra Ebrei e pagani. Nel testo si susseguono citazioni di Lv 18,5; Dt 9,4; 30,12-14; Is 28,16; Gl 3,5. Per la citazione della profezia di Gioele vedi anche At 2,17-21 con la nota esplicativa.
10,5-13 La giustizia che viene dalla fede (v. 6) segue una logica alternativa rispetto alla giustizia che viene dalla Legge (v. 5). Grazie alla fede in Gesù Cristo, riconosciuto come Signore, la salvezza, dono di Dio, raggiunge tutti gli uomini senza distinzione tra Ebrei e pagani. Nel testo si susseguono citazioni di Lv 18,5; Dt 9,4; 30,12-14; Is 28,16; Gl 3,5. Per la citazione della profezia di Gioele vedi anche At 2,17-21 con la nota esplicativa.
NT greco
10,6
ἡ δὲ ἐκ πίστεως δικαιοσύνη οὕτως λέγει· Μὴ εἴπῃς ἐν τῇ καρδίᾳ σου· Τίς ἀναβήσεται εἰς τὸν οὐρανόν; τοῦτ’ ἔστιν Χριστὸν καταγαγεῖν·
NT greco
ὅτι ἐὰν ⸀ὁμολογήσῃς ἐν τῷ στόματί ⸀σου κύριον Ἰησοῦν, καὶ πιστεύσῃς ἐν τῇ καρδίᾳ σου ὅτι ὁ θεὸς αὐτὸν ἤγειρεν ἐκ νεκρῶν, σωθήσῃ·
NT greco
Πῶς οὖν ⸀ἐπικαλέσωνται εἰς ὃν οὐκ ἐπίστευσαν; πῶς δὲ ⸀πιστεύσωσιν οὗ οὐκ ἤκουσαν; πῶς δὲ ⸀ἀκούσωσιν χωρὶς κηρύσσοντος;
CEI 2008
Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci?
10,14-21 L’ignoranza d’Israele è senza scusa
10,14-21 Paolo vuole dimostrare che l’ignoranza d’Israele, cioè il suo rifiuto del Vangelo, è senza scuse perché esso è stato annunciato dagli inviati di Dio. L’incredulità d’Israele è stata tuttavia preannunciata dalla parola di Dio, consegnata nelle sacre Scritture. Una serie di citazioni bibliche conferma questa tesi paolina: Is 52,7; 53,1; Sal 19,5; Dt 32,21; Is 65,1-2.
10,14-21 Paolo vuole dimostrare che l’ignoranza d’Israele, cioè il suo rifiuto del Vangelo, è senza scuse perché esso è stato annunciato dagli inviati di Dio. L’incredulità d’Israele è stata tuttavia preannunciata dalla parola di Dio, consegnata nelle sacre Scritture. Una serie di citazioni bibliche conferma questa tesi paolina: Is 52,7; 53,1; Sal 19,5; Dt 32,21; Is 65,1-2.
NT greco
πῶς δὲ ⸀κηρύξωσιν ἐὰν μὴ ἀποσταλῶσιν; ⸀καθὼς γέγραπται· Ὡς ὡραῖοι οἱ πόδες τῶν ⸀εὐαγγελιζομένων ⸀τὰ ἀγαθά.
NT greco
10,18
Ἀλλὰ λέγω, μὴ οὐκ ἤκουσαν; μενοῦνγε· Εἰς πᾶσαν τὴν γῆν ἐξῆλθεν ὁ φθόγγος αὐτῶν, καὶ εἰς τὰ πέρατα τῆς οἰκουμένης τὰ ῥήματα αὐτῶν.
NT greco
ἀλλὰ λέγω, μὴ ⸂Ἰσραὴλ οὐκ ἔγνω⸃; πρῶτος Μωϋσῆς λέγει· Ἐγὼ παραζηλώσω ὑμᾶς ἐπ’ οὐκ ἔθνει, ἐπ’ ἔθνει ἀσυνέτῳ παροργιῶ ὑμᾶς.
NT greco
Ἠσαΐας δὲ ἀποτολμᾷ καὶ λέγει· Εὑρέθην ⸀ἐν τοῖς ἐμὲ μὴ ζητοῦσιν, ἐμφανὴς ⸀ἐγενόμην τοῖς ἐμὲ μὴ ἐπερωτῶσιν.