Primo libro dei Maccabei 11
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NT greco
Tolomeo sconfigge Alessandro Epifane
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Andò nella regione della Siria con apparenti intenzioni di pace. Perciò gli abitanti gli spalancarono le porte della città e gli uscirono incontro: il re Alessandro aveva comandato di fare così, perché Tolomeo era suo suocero.
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11,4Quando poi giunse ad Azoto, gli mostrarono il tempio del dio Dagon che era stato dato alle fiamme, la città e i suoi dintorni: tutto era distrutto, i cadaveri erano sparsi qua e là e i resti di coloro che erano stati bruciati dagli incendi si trovavano ammucchiati lungo il percorso del re.
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Il re Tolomeo diventò padrone delle zone costiere fino a Selèucia marittima. Intanto egli covava progetti insidiosi a danno di Alessandro.
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Perciò mandò messaggeri dal re Demetrio per dirgli: «Vieni, facciamo alleanza. Toglierò mia figlia ad Alessandro e la darò in moglie a te: così potrai regnare nel regno di tuo padre.
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Tolomeo poi fece il suo ingresso nella città di Antiòchia, e fu proclamato re dell’Asia; aveva così unito la corona dell’Egitto con quella dell’Asia.
Note al Testo
11,13
Asia: di fatto, Tolomeo teneva soltanto la Celesiria (vedi nota a 2 Maccabei 3,5).
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Così Demetrio cominciò a regnare nell’anno 167.
Note al Testo
11,19
nell’anno 167: nell’agosto-settembre del 145 a.C. (vedi nota a 1,10). Demetrio II regnò dal 145 al 125 a.C., con una interruzione dal 138 al 129, durante la sua prigionia presso i Parti.
Demetrio II favorisce il popolo d’Israele
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In quel tempo Giònata radunò i soldati della Giudea per attaccare la Cittadella di Gerusalemme. L’assediò con molte macchine da guerra.
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Lo confermò nell’incarico di sommo sacerdote e in tutte le altre cariche che già aveva e lo accolse nel numero dei suoi amici più intimi.
Rimandi
11,27
lo confermò sommo sacerdote cfr. 1 Mac 10,20.
Note al Testo
11,27
incarico di sommo sacerdote: questa funzione era stata accordata a Giònata da Alessandro Bala (vedi 10,20 e nota).
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Giònata domandò al re di esentare dalle tasse la Giudea e i tre distretti della Samaria. In cambio gli prometteva quasi cento quintali d’argento.
Note al Testo
11,28
della Samaria: il testo greco ha: e la Samaria. — Si tratta di accordare alla Giudea e ai tre distretti il regime del tributo, che era tradizionalmente di cento quintali d’argento, e di sopprimere l’imposta fondiaria, come aveva fatto Demetrio I (vedi 10,30 e nota).
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Mando anche a voi una copia della lettera che abbiamo scritto al nostro parente Làstene. Si tratta di voi e voi dovete prenderne visione:
Note al Testo
11,31
Làstene: un alto dignitario della corte seleucide. Egli era originario di Creta, dove aveva reclutato mercenari che permisero a Demetrio II di impadronirsi del trono (vedi 10,67).
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«“Il re Demetrio saluta il suo padre Làstene.
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Perciò riconfermo loro il possesso sul territorio della Giudea e dei tre distretti di Afèrema, di ∆Lod e di ∆Ramatàim. Una volta appartenevano alla Samaria, ora invece appartengono alla Giudea assieme ai dintorni. Questo per favorire tutti quelli che offrono sacrifici in Gerusalemme, in cambio delle tasse sui frutti della terra e degli alberi, che il re riscuoteva finora ogni anno.
Note al Testo
11,34
Afèrema: località a circa 25 km a nord-est di Gerusalemme; è chiamata Ofra in Giosuè 18,23 ed Èfraim in 2 Samuele 13,23. — Lod è una città situata a circa 20 km a est di Giaffa. — Ramatàim oppure Rama: vedi 1 Samuele 1,1 e nota. — Le imposte sui raccolti dei tre distretti sono quindi mantenute, contrariamente a quanto chiedeva Giònata (vedi v. 28 e nota) e contrariamente a quanto aveva concesso Demetrio I (vedi 10,30-31 e nota).
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Così d’ora innanzi rinunzio a tutto il resto che mi spettava: le decime e le tasse a noi dovute, le saline e le corone.
L’esercito si ribella contro Demetrio II
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Il re Demetrio, visto che il regno era in pace sotto di lui e che non c’erano più nemici, licenziò tutte le sue truppe e rimandò ciascuno a casa sua. Trattenne solo le truppe straniere prese dalle isole dei pagani. Allora tutte le truppe che erano state a servizio dei suoi antenati si misero contro di lui.
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Trifone, che prima era stato dalla parte di Alessandro, si rese conto che tutto l’esercito era scontento di Demetrio. Perciò andò dall’arabo ∆Imalcuè che allevava Antioco, il giovane figlio di Alessandro.
Giònata riesce a domare la ribellione
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Giònata mandò a chiedere al re Demetrio di ritirare i soldati che presidiavano la Cittadella di Gerusalemme e quelli delle altre fortezze, perché erano sempre in lotta contro Israele.
Antioco si allea con Giònata
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Dopo questi fatti Trifone ritornò con Antioco. Questi era ancora molto giovane, ma fu proclamato re e incoronato.
Note al Testo
11,54
Antioco: Antioco VI Diòniso, figlio di Alessandro Bala; regnò dall’estate del 144 fino al 142 a.C., quando fu assassinato da Trifone (vedi 13,31).
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Allora il giovane Antioco scrisse a Giònata questa lettera: «Io ti riconfermo nell’incarico di sommo sacerdote. Ti faccio amministratore dei quattro distretti, e ti considero tra gli amici del re».
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Gli mandò anche vasi d’oro e un servizio da tavola. Gli diede facoltà di bere in vasi d’oro, di indossare la porpora e di portare una fibbia d’oro.
Note al Testo
11,58
porpora e fibbia d’oro: vedi nota a 10,89. Antioco VI rinnova a Giònata i favori già concessi da suo padre Alessandro Bala e da Demetrio II.
Le conquiste di Giònata e Simone
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Giònata partì e percorse tutta la zona e le varie città che si trovano ad ovest del fiume Eufrate. Tutto l’esercito della Siria lo seguì per combattere insieme con lui. Poi andò nella città di ∆Àscalon e gli abitanti lo accolsero con onore.
Note al Testo
11,60
ovest del fiume Eufrate: vedi nota a 7,8; qui è indicata più precisamente la regione della Celesiria (vedi nota a 2 Maccabei 3,5). — Àscalon: vedi nota a 10,86.
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Di là si recò nella città di Gaza ma gli abitanti gli chiusero in faccia le porte della città. Perciò Giònata l’assediò, ne incendiò i sobborghi e li saccheggiò.
Note al Testo
11,61
Gaza: antica città filistea (vedi 1 Samuele 6,17), che era diventata un centro ellenistico particolarmente ostile agli Ebrei.
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Giònata venne a sapere che i generali del re Demetrio si trovavano presso Kedes in Galilea con un grande esercito. Volevano che Giònata si dimettesse dalle sue cariche,
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Tutti i soldati di Giònata fuggirono ed egli rimase solo con due capi dell’esercito: Mattatia, figlio di Assalonne, e Giuda, figlio di Calfì.