Primo libro dei Maccabei 13
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AT ebraico
Le imprese di Simone
Simone prende il comando degli Ebrei
Interconfessionale
Simone venne a sapere che Trifone aveva radunato un grosso esercito per invadere la Giudea e devastarla.
Interconfessionale
Per difendere Israele, tutti i miei fratelli sono morti. Sono rimasto solo io.
Interconfessionale
Tutti risposero a gran voce:
— Tu sei il nostro capo al posto di Giuda e di Giònata, tuoi fratelli.
— Tu sei il nostro capo al posto di Giuda e di Giònata, tuoi fratelli.
Interconfessionale
Poi mandò Giònata, figlio di Assalonne, nella città di Giaffa con un grosso esercito. E Giònata scacciò quanti erano di quella città e rimase là sul posto.
Note al Testo
13,11
Giònata, figlio di Assalonne: senza dubbio il fratello di Mattatia, ricordato in 11,70.
Simone respinge Trifone
Interconfessionale
In seguito Trifone si mise in marcia per invadere la regione e devastarla. Deviò prendendo la strada che conduce ad Adorà; ma Simone con il suo esercito gli si metteva contro da qualunque parte passasse.
Note al Testo
13,20
Adorà o Adoràim (vedi 2 Cronache 11,9): località a 8 km a est di Ebron; Trifone segue lo stesso itinerario fatto da Lisia (vedi 1Mac 4,29 e 6,31 e note).
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Perciò Trifone fece preparare tutta la sua cavalleria per mettersi in viaggio. Ma quella notte cadde tanta neve che non poté muoversi. Allora smobilitò l’accampamento e andò verso la regione di ∆Gàlaad.
Note al Testo
13,22
neve: questo episodio deve essere accaduto all’inizio dell’inverno del 143-142 a.C. — Gàlaad: forse si tratta di un errore di trascrizione; secondo alcuni bisognerebbe leggere Galilea, a causa della menzione di Bascamà (v. 23), una località che pare si trovasse vicino alla costa, e per il fatto che in quella località venne ucciso Giònata che era prigioniero a Tolemàide (vedi 12,48).
Giònata sepolto a Modin
Interconfessionale
Vi fece sistemare sette piramidi, una accanto all’altra, per ricordare suo padre, sua madre e i suoi quattro fratelli.
Simone fa alleanza con Demetrio II
Interconfessionale
Trifone fece un complotto contro il giovane re Antioco e lo uccise.
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Prese il suo posto sul trono e si proclamò re dell’Asia. Ma per il paese fu un vero disastro.
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«Il re Demetrio saluta Simone, sommo sacerdote e amico del re, i capi del popolo e tutti gli Ebrei.
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Abbiamo ricevuto con piacere la corona d’oro e la palma che ci avete mandato. Siamo disposti a fare con voi una pace definitiva e a prescrivere ai nostri funzionari di concedervi le esenzioni dalle tasse.
Interconfessionale
Vi perdoniamo gli errori e le mancanze commesse fino a oggi. Così d’ora in poi non esigeremo più le tasse della corona che ci dovete, e qualunque altro tributo che pesa sulla città di Gerusalemme.
Interconfessionale
Così l’anno 170 Israele si liberò dalla schiavitù dei pagani.
Simone conquista la città di Ghezer
Simone conquista anche la Cittadella
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I nemici occupavano ancora la Cittadella di Gerusalemme, ma non potevano uscire. Non potevano neppure andare per la regione a comprare e a vendere. Pativano molto la fame e alcuni di essi erano già morti di stenti.
Interconfessionale
Il 23 del secondo mese dell’anno 171 entrarono nella Cittadella portando rami di palme tra canti di lode e al suono di cetre, cembali e arpe. Tutti acclamavano e cantavano perché Israele era riuscito a cacciare via da Gerusalemme un grande nemico.
Rimandi
13,51
acclamavano e cantavano 1 Cr 15,16.28; 2 Cr 5,13.
Note al Testo
13,51
23 del secondo mese dell’anno 171: ossia il 4 giugno del 141 a.C. L’occupazione della Cittadella di Gerusalemme da parte di una guarnigione seleucide era durata 26 anni.