Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - 1 Maccabei - 5
Primo libro dei Maccabei 5
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NT greco
Giuda combatte contro gli Idumei e gli Ammoniti
(vedi 2 Maccabei 10,14-23)
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Giuda allora scese in guerra contro i discendenti di Esaù nell’Idumea e nella regione dell’Acrabattene dove gli Ebrei erano tenuti in stato di assedio. Li colpì duramente e li umiliò. Poi portò via il bottino di guerra.
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e li costrinse a rifugiarsi nelle loro fortezze. Li assediò e li sterminò, incendiando i loro rifugi.
Note al Testo
5,5
sterminò: la distruzione completa è tipica della cosiddetta guerra santa, praticata fin dai tempi della conquista di Canaan (vedi Deuteronomio 2,34 e nota). Imitando lo stile dei racconti antichi, l’autore cerca di assimilare Giuda Maccabeo agli eroi dei tempi antichi, come Giosuè.
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Poi mosse contro gli Ammoniti che erano comandati da Timòteo. Erano un popolo numeroso e avevano un forte esercito.
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Conquistò anche Iazer e i suoi sobborghi. Poi ritornò in Giudea.
Preparativi per altre battaglie
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Allora i pagani della regione di Gàlaad si allearono contro gli Ebrei che abitavano nel loro territorio con l’intenzione di sterminarli. Ma questi fuggirono nella fortezza di ∆Dàtema
Note al Testo
5,9
Gàlaad: all’origine era la regione situata a sud del torrente Iabbok, un affluente orientale del Giordano, ma all’epoca ellenistica la provincia della Galaaditide (vedi v. 17) si estendeva verso il nord fino all’altipiano siriaco; in questa regione erano insediate numerose colonie giudaiche. — Dàtema: località che doveva trovarsi nelle vicinanze di Bosra (vedi i versi 25-29).
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Tutti i nostri connazionali che abitano nel territorio di Tubia sono stati uccisi. Hanno portato via le loro donne, i loro bambini e depredato i loro beni. In quella località sono stati trucidati circa mille uomini».
Note al Testo
5,13
territorio di Tubia: è la regione compresa tra Amman e il Giordano; era governata dall’antica famiglia giudaica dei Tobiadi (vedi Neemia 2,19; 2 Maccabei 12,17 e nota).
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Dicevano: «Gli abitanti di Tolemàide, di Tiro e di Sidone e ∆tutti gli stranieri della Galilea si sono alleati contro di noi per distruggerci».
Note al Testo
5,15
Tolemàide: nome dato dal re Tolomeo II ad Acco, città della costa mediterranea come Tiro e Sidone. — tutti gli stranieri della Galilea: altri: tutta la Galilea degli stranieri; questa seconda espressione sottolinea di più il fatto che la Galilea era considerata una regione pagana (vedi Isaia 8,23).
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Prese con sé gli Ebrei della Galilea e dell’Arbatta, con le loro donne, i figli e quanto avevano, e li portò in Giudea con grande contentezza.
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Si incontrarono con i Nabatei, dai quali furono accolti pacificamente e informati di tutto quello che era accaduto ai loro connazionali nella regione di Gàlaad.
Note al Testo
5,25
Nabatei: (o Arabi: vedi 2 Maccabei 5,8 e 12,10) erano carovanieri che percorrevano tutto l’altipiano della Transgiordania dallo Hauràn al Mar Rosso, dedicandosi al commercio.
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Al mattino si accorsero che c’era un mare di gente: era una folla innumerevole che portava scale e macchine per espugnare la fortezza, e già attaccavano gli assediati.
Note al Testo
5,30
macchine: si tratta probabilmente di torri che venivano trascinate ai piedi delle mura (vedi 9,64.67; 13,43; Ezechiele 4,2).
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e con il suo esercito si avvicinò al torrente. Timòteo disse allora ai generali del suo esercito: «Se passa lui per primo e ci assale, non potremo resistergli e certamente ci sconfiggerà.
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Egli stesso per primo attraversò il torrente per attaccare i nemici e tutte le sue truppe lo seguirono. I pagani furono sconfitti, abbandonarono le loro armi e si rifugiarono nel tempio della città di Karnàin.
Note al Testo
5,43
Karnàin: detta Kàrnion in 2 Maccabei 12,21; il nome ebraico significa “i due corni”. Il tempio è quello della dea Astarte, che veniva identificata con la grande dea greca Afrodite ed era rappresentata da una statuetta con due piccoli corni.
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Allora Giuda propose loro una soluzione pacifica. Disse: «Intendiamo solo attraversare la vostra terra per tornare a casa nostra. Nessuno vi farà del male. Vogliamo solo passare a piedi». Ma quelli non vollero aprirgli la città.
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Poi attraversarono il fiume Giordano verso la grande pianura di fronte alla città di Bet-Sean.
Giuseppe e Azaria vengono sconfitti
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Ma Gorgia con i suoi soldati uscì dalla città e andò incontro a loro per attaccarli.
Note al Testo
5,59
Gorgia: era nello stesso tempo governatore della Zona Marittima e dell’Idumea (vedi 2 Maccabei 10,14; 12,32).
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Il popolo subì una grave sconfitta perché non avevano ascoltato Giuda e i suoi fratelli e si erano illusi di essere degli eroi.
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Giuda poi uscì con i suoi fratelli per combattere contro i discendenti di Esaù nella parte meridionale della Giudea. Conquistò Ebron e le terre vicine. Espugnò le sue fortezze e incendiò le torri che sorgevano all’intorno.
Note al Testo
5,65
Ebron: dopo l’esilio gli Ebrei non si erano ristabiliti nella regione di Ebron, che era diventata Idumea (vedi nota 2 Maccabei 10,15).
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Poi partì da quel luogo, attraversò la città di Maresà e andò nel paese dei Filistei.
Note al Testo
5,66
Maresà: la principale città dell’Idumea, a nord-ovest di Ebron, quindi sulla strada verso la regione dei Filistei (vedi nota a 3,24).
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Giuda quindi andò verso Azoto, terra dei Filistei. Distrusse i loro altari, gettò nel fuoco le statue dei loro idoli. Prese il bottino di guerra e ritornò in Giudea.