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Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - 1 Maccabei - 5

Primo libro dei Maccabei 5

Giuda combatte contro gli Idumei e gli Ammoniti

1I popoli vicini vennero a sapere che il tempio era stato rinnovato e l’altare ricostruito come prima. Pieni di rabbia,
2decisero di vendicarsi uccidendo gli Ebrei che si trovavano nel loro territorio. Ne fecero una vera strage.
Giuda allora scese in guerra contro i discendenti di Esaù nell’Idumea e nella regione dell’Acrabattene dove gli Ebrei erano tenuti in stato di assedio. Li colpì duramente e li umiliò. Poi portò via il bottino di guerra.
Note al Testo
5,3 Acrabattene: è la regione di Aqrabeh, a 12 km a sud-est di Sichem.
Si ricordò anche della perfidia della tribù di Bean che ostacolava e insidiava la vita degli Israeliti con continue imboscate sulle strade,
Note al Testo
5,4 tribù di Bean: probabilmente si tratta di una tribù araba seminomade.
e li costrinse a rifugiarsi nelle loro fortezze. Li assediò e li sterminò, incendiando i loro rifugi.
Note al Testo
5,5 sterminò: la distruzione completa è tipica della cosiddetta guerra santa, praticata fin dai tempi della conquista di Canaan (vedi Deuteronomio 2,34 e nota). Imitando lo stile dei racconti antichi, l’autore cerca di assimilare Giuda Maccabeo agli eroi dei tempi antichi, come Giosuè.
Poi mosse contro gli Ammoniti che erano comandati da Timòteo. Erano un popolo numeroso e avevano un forte esercito.
Note al Testo
5,6 Timòteo: governatore e capo militare dei Seleucidi, controllava il territorio della Transgiordania. Questa incursione è probabilmente una risposta al massacro di cui parla il v. 13.
7Ma Giuda attaccò ripetutamente battaglia, fino a quando li annientò e ne fece strage.
Conquistò anche Iazer e i suoi sobborghi. Poi ritornò in Giudea.
Note al Testo
5,8 Iazer: città della regione di Moab, a est del Mar Morto (vedi Isaia 16,8).
Preparativi per altre battaglie

Allora i pagani della regione di Gàlaad si allearono contro gli Ebrei che abitavano nel loro territorio con l’intenzione di sterminarli. Ma questi fuggirono nella fortezza di Dàtema
Note al Testo
5,9 Gàlaad: all’origine era la regione situata a sud del torrente Iabbok, un affluente orientale del Giordano, ma all’epoca ellenistica la provincia della Galaaditide (vedi v. 17) si estendeva verso il nord fino all’altipiano siriaco; in questa regione erano insediate numerose colonie giudaiche. — Dàtema: località che doveva trovarsi nelle vicinanze di Bosra (vedi i versi 25-29).
10e scrissero questa lettera a Giuda e ai suoi fratelli: «I pagani che ci circondano si sono alleati contro di noi e vogliono annientarci.
11Ora stanno preparandosi per occupare la fortezza nella quale ci siamo rifugiati. Il capo del loro esercito è Timòteo.
12Perciò vieni a liberarci dalle loro mani, perché molti di noi hanno già perso la vita.
Tutti i nostri connazionali che abitano nel territorio di Tubia sono stati uccisi. Hanno portato via le loro donne, i loro bambini e depredato i loro beni. In quella località sono stati trucidati circa mille uomini».
Note al Testo
5,13 territorio di Tubia: è la regione compresa tra Amman e il Giordano; era governata dall’antica famiglia giudaica dei Tobiadi (vedi Neemia 2,19; 2 Maccabei 12,17 e nota).
14Mentre questa lettera veniva letta, si presentarono altri messaggeri. Essi venivano dalla Galilea, con le vesti stracciate, per dare notizia di fatti simili.
Dicevano: «Gli abitanti di Tolemàide, di Tiro e di Sidone e tutti gli stranieri della Galilea si sono alleati contro di noi per distruggerci».
Note al Testo
5,15 Tolemàide: nome dato dal re Tolomeo II ad Acco, città della costa mediterranea come Tiro e Sidone. — tutti gli stranieri della Galilea: altri: tutta la Galilea degli stranieri; questa seconda espressione sottolinea di più il fatto che la Galilea era considerata una regione pagana (vedi Isaia 8,23).
16Quando Giuda e tutto il popolo ebbero udito queste notizie, convocarono una grande assemblea per decidere che cosa fare per i loro connazionali oppressi e attaccati dai pagani.
17Giuda disse a Simone, suo fratello: «Prendi con te alcuni uomini e corri in aiuto di quelli che vivono in Galilea. Io e mio fratello Giònata andremo invece nella regione di Gàlaad».
18A difesa della Giudea, con il resto delle truppe, lasciò Giuseppe, figlio di Zaccaria, e Azaria, capo del popolo.
19A loro diede quest’ordine: «Abbiate cura di questo popolo, ma non attaccate battaglia con i pagani fino a quando non torneremo noi».
20A Simone per la spedizione in Galilea furono dati tremila uomini. A Giuda, per la regione di Gàlaad, ottomila.
Altri scontri in Galilea e in Gàlaad

21Simone andò nella regione di Galilea e attaccò i pagani. Essi fuggirono,
22ma egli li inseguì fino alle porte di Tolemàide. I pagani persero circa tremila uomini e Simone si impossessò del bottino di guerra.
Prese con sé gli Ebrei della Galilea e dell’Arbatta, con le loro donne, i figli e quanto avevano, e li portò in Giudea con grande contentezza.
Note al Testo
5,23 Arbatta: probabilmente la regione occidentale a sud del monte Carmelo, tra la Galilea e la Samaria; lo storico ebreo Giuseppe Flavio la chiama Narbatene.
24Intanto Giuda Maccabeo e suo fratello Giònata passarono il fiume Giordano e camminarono per tre giorni in luoghi deserti.
Si incontrarono con i Nabatei, dai quali furono accolti pacificamente e informati di tutto quello che era accaduto ai loro connazionali nella regione di Gàlaad.
Note al Testo
5,25 Nabatei: (o Arabi: vedi 2 Maccabei 5,8 e 12,10) erano carovanieri che percorrevano tutto l’altipiano della Transgiordania dallo Hauràn al Mar Rosso, dedicandosi al commercio.
Dissero loro: «Molti di loro sono assediati in Bosra e Bosor, in Àlema e in Casfo, in Maked e in Karnàin. Tutte queste città sono grandi e fortificate.
Note al Testo
5,26 Bosra… Karnàin: città della Transgiordania settentrionale.
27Altri sono stati assediati in altre città della regione di Gàlaad. Per domani è stato deciso di attaccare le fortezze, di conquistarle e di sterminare in un sol giorno tutta quella gente».
28Allora Giuda con il suo esercito tornò subito indietro e attraversò il deserto in direzione di Bosra. Occupò la città, uccise con la spada tutti i maschi. Portò via il bottino di guerra e la incendiò.
Di notte partirono da quella città e arrivarono fino alla fortezza vicina.
Note al Testo
5,29 La fortezza vicina è Dàtema (vedi v. 9 e nota).
Al mattino si accorsero che c’era un mare di gente: era una folla innumerevole che portava scale e macchine per espugnare la fortezza, e già attaccavano gli assediati.
Note al Testo
5,30 macchine: si tratta probabilmente di torri che venivano trascinate ai piedi delle mura (vedi 9,64.67; 13,43; Ezechiele 4,2).
31Giuda vide che la battaglia era già iniziata e sentì che gli abitanti della città gridavano verso il cielo tra il suono delle trombe e urla altissime.
32Allora disse agli uomini del suo esercito: «È ora di combattere per i nostri fratelli».
33E li lanciò in tre gruppi distinti alle spalle del nemico. Intanto suonavano le trombe e innalzavano grida e invocazioni.
34Quando le truppe di Timòteo si accorsero che si trattava di Giuda Maccabeo, fuggirono davanti a lui e Giuda li colpì duramente. In quel giorno tra i nemici caddero circa ottomila uomini.
35Quindi Giuda si diresse verso la città di Àlema, l’assalì e la conquistò, uccise tutti i maschi, la saccheggiò e infine la distrusse con il fuoco.
36Poi lasciò quella città e occupò Casfo, Maked e Bosor e tutte le altre città della regione di Gàlaad.
Dopo questi fatti Timòteo radunò un altro esercito e andò ad accamparsi di fronte a Rafon, al di là del torrente.
Note al Testo
5,37 Rafon: odierna er-Rafeh, a circa 60 km a sud di Damasco.
38Giuda allora mandò alcuni uomini a esplorare l’accampamento. Gli riferirono: «Con Timòteo c’è un esercito imponente perché con lui si sono alleati tutti i pagani che stanno attorno a noi.
39Hanno preso come mercenari anche degli Arabi. Sono accampati al di là del torrente, pronti ad attaccare battaglia contro di te». Ma Giuda decise di affrontarli,
e con il suo esercito si avvicinò al torrente. Timòteo disse allora ai generali del suo esercito: «Se passa lui per primo e ci assale, non potremo resistergli e certamente ci sconfiggerà.
Rimandi
5,40 passa lui per primo… cfr. 1 Mac 16,6; 1 Sam 14,9-10.
41Se invece avrà paura e metterà il suo campo al di là del fiume, passeremo noi verso di lui e lo vinceremo».
42Quando Giuda fu vicino al torrente, dispose i capi dell’esercito lungo il corso delle acque e diede loro quest’ordine: «Nessuno resti nel campo. Tutti devono scendere in battaglia».
Egli stesso per primo attraversò il torrente per attaccare i nemici e tutte le sue truppe lo seguirono. I pagani furono sconfitti, abbandonarono le loro armi e si rifugiarono nel tempio della città di Karnàin.
Note al Testo
5,43 Karnàin: detta Kàrnion in 2 Maccabei 12,21; il nome ebraico significa “i due corni”. Il tempio è quello della dea Astarte, che veniva identificata con la grande dea greca Afrodite ed era rappresentata da una statuetta con due piccoli corni.
44Ma gli Ebrei conquistarono la città e incendiarono il tempio con tutti quelli che stavano dentro. Così Karnàin fu espugnata e i suoi abitanti non poterono più fare resistenza a Giuda.
45Quindi Giuda radunò tutti gli Ebrei che abitavano nella regione di Gàlaad, dal più piccolo al più grande, con le loro donne, i loro figli e i loro beni. Era una folla immensa. Con loro si diresse verso la regione della Giudea.
Arrivarono così a Efron, città grande e fortificata. Si trovava sul suo percorso e non era possibile piegare né a destra né a sinistra. Bisognava per forza attraversarla.
Note al Testo
5,46 Efron: a 30 km a sud-est del lago di Genèsaret.
47Ma quelli della città chiusero il passaggio e barricarono le porte con pietre.
Allora Giuda propose loro una soluzione pacifica. Disse: «Intendiamo solo attraversare la vostra terra per tornare a casa nostra. Nessuno vi farà del male. Vogliamo solo passare a piedi». Ma quelli non vollero aprirgli la città.
Rimandi
5,48 attraversare la vostra terra Nm 20,17; 21,21.
49Giuda allora fece circolare nel campo l’ordine di restare ciascuno al proprio posto.
50Gli uomini dell’esercito presero ciascuno le loro posizioni e combatterono contro la città tutto quel giorno e la notte. Così la città cadde nelle mani di Giuda.
Egli fece uccidere con la spada tutti i maschi e rase al suolo la città. Portò via il bottino di guerra e attraversò la città passando sui cadaveri.
Rimandi
5,51 uccidere di spada tutti i maschi 5,28; Gs 6,21.
Poi attraversarono il fiume Giordano verso la grande pianura di fronte alla città di Bet-Sean.
Note al Testo
5,52 Bet-Sean chiamata anche Scitòpoli (vedi 2 Maccabei 12,29 e nota).
53Giuda raccoglieva tutti quelli che rimanevano indietro e incoraggiava il popolo lungo tutto il viaggio. Così arrivarono nella Giudea.
54Salirono sul monte Sion con grande gioia e offrirono sacrifici. Infatti erano velocemente tornati in patria senza perdere neppure un uomo.
Giuseppe e Azaria vengono sconfitti

55Giuda era con Giònata nella terra di Gàlaad e suo fratello Simone in Galilea davanti a Tolemàide.
56Nel frattempo Giuseppe, figlio di Zaccaria, e Azaria, capi dell’esercito, vennero a conoscenza delle loro grandi imprese militari.
57Dissero: «Vogliamo diventare famosi anche noi. Andiamo a combattere contro i pagani che abitano intorno a noi.».
Passarono l’ordine al loro esercito e marciarono contro la città di Iàmnia.
Note al Testo
5,58 Iàmnia: città del litorale a sud di Giaffa.
Ma Gorgia con i suoi soldati uscì dalla città e andò incontro a loro per attaccarli.
Note al Testo
5,59 Gorgia: era nello stesso tempo governatore della Zona Marittima e dell’Idumea (vedi 2 Maccabei 10,14; 12,32).
60Giuseppe e Azaria furono sconfitti. Furono messi in fuga fino ai monti della Giudea e in quel giorno morirono circa duemila Ebrei.
Il popolo subì una grave sconfitta perché non avevano ascoltato Giuda e i suoi fratelli e si erano illusi di essere degli eroi.
Rimandi
5,61 non avevano ascoltato Giuda cfr. 1 Mac 5,18-19.
62Ma essi non appartenevano alla stirpe di quegli uomini che avevano avuto la missione di liberare Israele.
Giuda vittorioso in Idumea e in Filistea

63Invece Giuda, il forte, e i suoi fratelli ricevettero grandi onori dal popolo d’Israele e da tutti i pagani, dovunque arrivava notizia di loro.
64Tutti si raccoglievano attorno a loro per congratularsi.
Giuda poi uscì con i suoi fratelli per combattere contro i discendenti di Esaù nella parte meridionale della Giudea. Conquistò Ebron e le terre vicine. Espugnò le sue fortezze e incendiò le torri che sorgevano all’intorno.
Note al Testo
5,65 Ebron: dopo l’esilio gli Ebrei non si erano ristabiliti nella regione di Ebron, che era diventata Idumea (vedi nota 2 Maccabei 10,15).
Poi partì da quel luogo, attraversò la città di Maresà e andò nel paese dei Filistei.
Note al Testo
5,66 Maresà: la principale città dell’Idumea, a nord-ovest di Ebron, quindi sulla strada verso la regione dei Filistei (vedi nota a 3,24).
67In quel giorno però morirono in guerra alcuni sacerdoti che volevano fare gli eroi e sconsideratamente si esposero alla battaglia.
Giuda quindi andò verso Azoto, terra dei Filistei. Distrusse i loro altari, gettò nel fuoco le statue dei loro idoli. Prese il bottino di guerra e ritornò in Giudea.
Note al Testo
5,68 Azoto: è l’antica città filistea Asdod, situata sulla costa a sud di Iàmnia; fu chiamata Azoto dal nome di una città macedone.

Rimandi

5,40 passa lui per primo… cfr. 1 Mac 16,6; 1 Sam 14,9-10.
5,48 attraversare la vostra terra Nm 20,17; 21,21.
5,51 uccidere di spada tutti i maschi 5,28; Gs 6,21.
5,61 non avevano ascoltato Giuda cfr. 1 Mac 5,18-19.

Note al Testo

5,3 Acrabattene: è la regione di Aqrabeh, a 12 km a sud-est di Sichem.
5,4 tribù di Bean: probabilmente si tratta di una tribù araba seminomade.
5,5 sterminò: la distruzione completa è tipica della cosiddetta guerra santa, praticata fin dai tempi della conquista di Canaan (vedi Deuteronomio 2,34 e nota). Imitando lo stile dei racconti antichi, l’autore cerca di assimilare Giuda Maccabeo agli eroi dei tempi antichi, come Giosuè.
5,6 Timòteo: governatore e capo militare dei Seleucidi, controllava il territorio della Transgiordania. Questa incursione è probabilmente una risposta al massacro di cui parla il v. 13.
5,8 Iazer: città della regione di Moab, a est del Mar Morto (vedi Isaia 16,8).
5,9 Gàlaad: all’origine era la regione situata a sud del torrente Iabbok, un affluente orientale del Giordano, ma all’epoca ellenistica la provincia della Galaaditide (vedi v. 17) si estendeva verso il nord fino all’altipiano siriaco; in questa regione erano insediate numerose colonie giudaiche. — Dàtema: località che doveva trovarsi nelle vicinanze di Bosra (vedi i versi 25-29).
5,13 territorio di Tubia: è la regione compresa tra Amman e il Giordano; era governata dall’antica famiglia giudaica dei Tobiadi (vedi Neemia 2,19; 2 Maccabei 12,17 e nota).
5,15 Tolemàide: nome dato dal re Tolomeo II ad Acco, città della costa mediterranea come Tiro e Sidone. — tutti gli stranieri della Galilea: altri: tutta la Galilea degli stranieri; questa seconda espressione sottolinea di più il fatto che la Galilea era considerata una regione pagana (vedi Isaia 8,23).
5,23 Arbatta: probabilmente la regione occidentale a sud del monte Carmelo, tra la Galilea e la Samaria; lo storico ebreo Giuseppe Flavio la chiama Narbatene.
5,25 Nabatei: (o Arabi: vedi 2 Maccabei 5,8 e 12,10) erano carovanieri che percorrevano tutto l’altipiano della Transgiordania dallo Hauràn al Mar Rosso, dedicandosi al commercio.
5,26 Bosra… Karnàin: città della Transgiordania settentrionale.
5,29 La fortezza vicina è Dàtema (vedi v. 9 e nota).
5,30 macchine: si tratta probabilmente di torri che venivano trascinate ai piedi delle mura (vedi 9,64.67; 13,43; Ezechiele 4,2).
5,37 Rafon: odierna er-Rafeh, a circa 60 km a sud di Damasco.
5,43 Karnàin: detta Kàrnion in 2 Maccabei 12,21; il nome ebraico significa “i due corni”. Il tempio è quello della dea Astarte, che veniva identificata con la grande dea greca Afrodite ed era rappresentata da una statuetta con due piccoli corni.
5,46 Efron: a 30 km a sud-est del lago di Genèsaret.
5,52 Bet-Sean chiamata anche Scitòpoli (vedi 2 Maccabei 12,29 e nota).
5,58 Iàmnia: città del litorale a sud di Giaffa.
5,59 Gorgia: era nello stesso tempo governatore della Zona Marittima e dell’Idumea (vedi 2 Maccabei 10,14; 12,32).
5,65 Ebron: dopo l’esilio gli Ebrei non si erano ristabiliti nella regione di Ebron, che era diventata Idumea (vedi nota 2 Maccabei 10,15).
5,66 Maresà: la principale città dell’Idumea, a nord-ovest di Ebron, quindi sulla strada verso la regione dei Filistei (vedi nota a 3,24).
5,68 Azoto: è l’antica città filistea Asdod, situata sulla costa a sud di Iàmnia; fu chiamata Azoto dal nome di una città macedone.