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Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - 1 Maccabei - 7

Primo libro dei Maccabei 7

Demetrio I, nuovo re di Siria

L’anno 151 dell’èra greca, Demetrio, figlio di Seleuco, fuggì da Roma. Con pochi uomini si imbarcò per andare in una città della costa siriaca, dove incominciò a regnare.
Note al Testo
7,1 anno 151: nel 161 a.C. — Demetrio sarà riconosciuto re dalle autorità romane l’anno seguente con il nome di Demetrio I Sotere (“Salvatore”). — fuggì da Roma: vedi nota a 1,10. — una città della costa: secondo 2 Maccabei 14,1 è la città di Tripoli.
2Appena fu entrato nel palazzo reale dei suoi antenati, le truppe presero Antioco e Lisia per consegnarglieli.
3Ma Demetrio, saputolo, disse: «Non fatemeli neppure vedere».
4Le truppe allora li uccisero e così Demetrio cominciò a regnare.
Bàcchide e Àlcimo contro la Giudea

Poi vennero da lui tutti gli uomini malvagi e traditori d’Israele. Li guidava Àlcimo che voleva diventare sommo sacerdote.
Note al Testo
7,5 Àlcimo: forma greca corrispondente al nome ebraico Eliakìm. Àlcimo era forse un discendente di Iakim, capo della dodicesima classe sacerdotale (vedi 1 Cronache 24,12). — sommo sacerdote: durante l’epoca ellenistica i sommi sacerdoti erano nominati dal re (vedi 1Mac 10,20; 2 Maccabei 4,7.10.24), ma dovevano essere scelti necessariamente fra i membri delle famiglie sacerdotali.
6Essi cominciarono ad accusare il popolo d’Israele presso il re dicendo: «Giuda con i suoi fratelli ha annientato tutti i tuoi amici e ci ha buttato fuori dalla nostra terra.
7Scegli perciò un uomo di tua fiducia e mandalo a vedere tutti i disastri che Giuda ha compiuto in mezzo a noi e nei territori del re. Mandalo a punire quelle persone e tutti quelli che li appoggiano».
Il re scelse Bàcchide, uno dei suoi consiglieri che governava la regione oltre il fiume Eufrate, ben noto nel regno e fedelissimo al re.
Note al Testo
7,8 la regione oltre il fiume Eufrate (o Transeufratene): l’espressione è formulata dal punto di vista persiano, ossia partendo da un territorio più orientale, e indica la parte occidentale dell’impero seleucide (vedi nota a 1,8).
9Demetrio lo inviò insieme all’empio Àlcimo: gli aveva conferito il sommo sacerdozio e ordinato di fare vendetta contro gli Ebrei.
I due partirono con un esercito imponente e andarono nella regione della Giudea. A Giuda Maccabeo e ai suoi fratelli mandarono alcuni messaggeri con un falso messaggio di pace.
Rimandi
7,10 messaggio di pace 1,30+.
11Ma essi non si fidarono delle loro proposte. Vedevano infatti che erano venuti con un grosso esercito.
12Alcuni maestri della Legge si recarono invece da Àlcimo e da Bàcchide per chiedere giuste condizioni di pace.
I primi tra gli Ebrei a voler fare la pace furono gli Asidei.
Note al Testo
7,13 Gli Asidei (vedi nota a 2,42), alleati con Giuda fin dagli inizi della rivolta, lo abbandonarono quando parve loro che la libertà religiosa fosse ormai sufficientemente assicurata.
14Dicevano: «Quello che è venuto con le truppe è un sacerdote della stirpe di Aronne. Non ci tratterà ingiustamente».
15In effetti Àlcimo avanzò proposte di pace. Fece anche questo giuramento: «Non vi faremo del male, né a voi né ai vostri amici».
16Gli credettero, ma lui fece arrestare sessanta uomini e li uccise in un sol giorno. Così si realizzò quel che si legge in un salmo:
«Hanno ucciso i tuoi santi e hanno sparso il loro sangue per le strade di Gerusalemme e nessuno pensò a seppellirli».
Rimandi
7,17 hanno ucciso e sparso il sangue Sal 79,2-3.
18Allora tutto il popolo ebbe molta paura di loro. Tremavano e dicevano: «Questa gente non ha né legge né fede. Hanno tradito l’alleanza e il giuramento che hanno fatto».
Poi Bàcchide partì da Gerusalemme e andò ad accamparsi a Bet-Zait. Fece arrestare molti di quelli che erano passati dalla sua parte insieme ad alcuni del popolo e li fece sparire in un pozzo enorme.
Rimandi
7,19 li fece sparire in un pozzo Ger 41,7.
Note al Testo
7,19 Bet-Zait: a 6 km a nord di Bet-Sur (vedi nota a 4,29); vi è stato ritrovato un grande pozzo.
20Affidò ad Àlcimo il compito di governare su quella regione e gli lasciò in aiuto un esercito. Poi Bàcchide tornò dal re.
21Àlcimo invece restò a combattere: voleva ottenere il sommo sacerdozio.
22Con lui si allearono tutti i sobillatori del popolo. Insieme conquistarono la terra della Giudea e per gli Ebrei questo fu un colpo mortale.
23Giuda vide tutti i mali che Àlcimo e i suoi alleati avevano fatto a Israele: si erano comportati peggio dei pagani.
24Allora percorse in lungo e in largo la Giudea per punire i traditori e impedì loro di fare rappresaglie nella regione.
25Àlcimo, accortosi che Giuda e quelli che erano con lui si erano rafforzati, si convinse che non avrebbe potuto opporgli resistenza. Tornò dunque dal re e li accusò di cose false.
Missione di Nicànore

Allora il re mandò Nicànore, uno dei suoi generali più illustri, con l’ordine di sterminare il popolo. Nicànore odiava a morte Israele;
Note al Testo
7,26 Nicànore: era già stato sconfitto da Giuda (vedi 3,38 e 4,12-15).
perciò andò a Gerusalemme con un esercito imponente. A Giuda e ai suoi fratelli mandò alcuni uomini con un falso messaggio di pace. Dovevano dirgli:
Rimandi
7,27 messaggio di pace 1,30.
28«Non facciamo guerra tra noi. Verrò con pochi uomini per incontrarmi con voi amichevolmente».
29E così venne da Giuda e si presentò con molta cortesia. Ma i nemici avevano predisposto il rapimento di Giuda.
30Giuda però si accorse dell’inganno: si spaventò e non volle più vedere Nicànore.
Costui allora capì che il suo progetto era stato scoperto. Perciò uscì per attaccare battaglia contro Giuda nei pressi di Cafarsalamà.
Note al Testo
7,31 Cafarsalamà: a 4 km da Adasà (vedi nota al v. 40).
Dalla parte di Nicànore caddero in guerra circa cinquecento uomini; gli altri cercarono rifugio nella Città di Davide.
Note al Testo
7,32 Città di Davide (vedi 1,33 e nota): era allora in mano ai pagani.
Minacce contro il tempio

Dopo questi fatti, Nicànore salì sul monte Sion. Alcuni sacerdoti e alcuni anziani del popolo uscirono dal tempio per salutarlo amichevolmente. Volevano pure fargli vedere il sacrificio che veniva offerto per il re.
Rimandi
7,33 sacrificio offerto per il re Esd 6,10.
34Ma egli li derise, li trattò con disprezzo e li oltraggiò con discorsi insolenti.
35Con arroganza fece anche questo giuramento: «Se Giuda non viene subito consegnato nelle mie mani insieme con il suo esercito, a guerra finita brucerò questo tempio». Poi se ne andò infuriato.
36I sacerdoti allora rientrarono, si posero di fronte all’altare del tempio e si misero a piangere dicendo:
«O Signore, hai scelto questa casa perché qui tu sia riconosciuto come Dio. Qui si deve pregare ed elevare suppliche per il tuo popolo.
Rimandi
7,37 Dio ha scelto questa casa Dt 12,5.11. — qui tu sia riconosciuto come Dio 1 Re 8,43; cfr. 1 Re 8,29. — Qui si deve pregare Is 56,7; Mt 21,13 par.
38Castiga, dunque, quest’uomo e il suo esercito. Falli morire. Tieni conto delle loro bestemmie e non lasciarli sopravvivere».
Nicànore viene sconfitto e muore

39Nicànore intanto uscì dalla città di Gerusalemme e fissò il suo accampamento a Bet-Oron. Qui gli venne in aiuto un esercito proveniente dalla Siria.
Giuda invece con tremila uomini si accampò vicino alla città di Adasà. Poi Giuda fece questa preghiera:
Note al Testo
7,40 Adasà (vedi Giosuè 15,37, oppure Dessau in 2 Maccabei 14,16): si trova a 8 km a nord di Gerusalemme, sulla strada di Bet-Oron (vedi nota a 3,16).
«O Signore, quando i rappresentanti del re Sennàcherib bestemmiarono contro di te, il tuo angelo scese e ne uccise centottantacinquemila.
Rimandi
7,41 il tuo angelo scese e ne uccise… 2 Re 19,35.
Note al Testo
7,41 rappresentanti del re Sennàcherib: vedi 2 Re 19,35.
42Allo stesso modo oggi abbatti questo esercito che ci sta di fronte. Tutti sappiamo che Nicànore ha parlato in modo empio contro il tuo tempio. Puniscilo come si merita».
Il 13 del mese di Adar i due eserciti cominciarono a combattere. L’esercito di Nicànore fu sconfitto e lui stesso cadde per primo in combattimento.
Note al Testo
7,43 13 del mese di Adar: verso il 28 marzo 160 a.C.
44Appena i suoi soldati videro che era morto, gettarono le armi e fuggirono.
Gli Ebrei li inseguirono per una giornata da Adasà fino a Ghezer, suonando le trombe dietro di loro per dare l’allarme.
Note al Testo
7,45 Ghezer: vedi nota a 4,15.
46Così la gente usciva dai villaggi della Giudea che si trovavano nei pressi, circondava i fuggitivi e li spingeva l’uno contro l’altro. Furono uccisi tutti a fil di spada e non se ne salvò neppure uno.
Gli Ebrei saccheggiarono tutto. A Nicànore tagliarono la testa e la mano destra che egli aveva alzato con arroganza. Le portarono a Gerusalemme e le mostrarono a tutti.
Rimandi
7,47 la testa del nemico esposta 2 Mac 15,35; Gdt 14,1; cfr. 1 Sam 31,10.
Note al Testo
7,47 È un’applicazione della legge del taglione (vedi Esodo 21,25).
48Il popolo fu pieno di gioia e passarono quel giorno in gran festa.
49Poi decisero di celebrare ogni anno quella festa il 13 del mese di Adar.
Per un po’ di tempo la terra della Giudea restò in pace.
Note al Testo
7,50 Il Secondo libro del Maccabei termina con la narrazione di questi avvenimenti.

Rimandi

7,10 messaggio di pace 1,30+.
7,17 hanno ucciso e sparso il sangue Sal 79,2-3.
7,19 li fece sparire in un pozzo Ger 41,7.
7,27 messaggio di pace 1,30.
7,33 sacrificio offerto per il re Esd 6,10.
7,37 Dio ha scelto questa casa Dt 12,5.11. — qui tu sia riconosciuto come Dio 1 Re 8,43; cfr. 1 Re 8,29. — Qui si deve pregare Is 56,7; Mt 21,13 par.
7,41 il tuo angelo scese e ne uccise… 2 Re 19,35.
7,47 la testa del nemico esposta 2 Mac 15,35; Gdt 14,1; cfr. 1 Sam 31,10.

Note al Testo

7,1 anno 151: nel 161 a.C. — Demetrio sarà riconosciuto re dalle autorità romane l’anno seguente con il nome di Demetrio I Sotere (“Salvatore”). — fuggì da Roma: vedi nota a 1,10. — una città della costa: secondo 2 Maccabei 14,1 è la città di Tripoli.
7,5 Àlcimo: forma greca corrispondente al nome ebraico Eliakìm. Àlcimo era forse un discendente di Iakim, capo della dodicesima classe sacerdotale (vedi 1 Cronache 24,12). — sommo sacerdote: durante l’epoca ellenistica i sommi sacerdoti erano nominati dal re (vedi 1Mac 10,20; 2 Maccabei 4,7.10.24), ma dovevano essere scelti necessariamente fra i membri delle famiglie sacerdotali.
7,8 la regione oltre il fiume Eufrate (o Transeufratene): l’espressione è formulata dal punto di vista persiano, ossia partendo da un territorio più orientale, e indica la parte occidentale dell’impero seleucide (vedi nota a 1,8).
7,13 Gli Asidei (vedi nota a 2,42), alleati con Giuda fin dagli inizi della rivolta, lo abbandonarono quando parve loro che la libertà religiosa fosse ormai sufficientemente assicurata.
7,19 Bet-Zait: a 6 km a nord di Bet-Sur (vedi nota a 4,29); vi è stato ritrovato un grande pozzo.
7,26 Nicànore: era già stato sconfitto da Giuda (vedi 3,38 e 4,12-15).
7,31 Cafarsalamà: a 4 km da Adasà (vedi nota al v. 40).
7,32 Città di Davide (vedi 1,33 e nota): era allora in mano ai pagani.
7,40 Adasà (vedi Giosuè 15,37, oppure Dessau in 2 Maccabei 14,16): si trova a 8 km a nord di Gerusalemme, sulla strada di Bet-Oron (vedi nota a 3,16).
7,41 rappresentanti del re Sennàcherib: vedi 2 Re 19,35.
7,43 13 del mese di Adar: verso il 28 marzo 160 a.C.
7,45 Ghezer: vedi nota a 4,15.
7,47 È un’applicazione della legge del taglione (vedi Esodo 21,25).
7,50 Il Secondo libro del Maccabei termina con la narrazione di questi avvenimenti.