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Interconfessionale
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Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - 2 Cronache - 23
Secondo libro delle Cronache 23
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CEI 2008
Ioas è consacrato re
(vedi 2 Re 11,4-20)
Interconfessionale
23,1Nel settimo anno il sacerdote Ioiadà prese una decisione coraggiosa. Fece un patto con cinque comandanti di unità militari di cento uomini. Erano: Azaria figlio di Ierocàm, Ismaele figlio di Giovanni, Azaria figlio di Obed, Maasia figlio di Adaià ed Elisafàt figlio di Zicrì.
CEI 2008
2Cr Nell'anno settimo Ioiadà, sentendosi sicuro, mandò a prendere i comandanti delle centinaia, cioè Azaria, figlio di Ierocàm, Ismaele, figlio di Giovanni, Azaria, figlio di Obed, Maasia, figlio di Adaià, ed Elisafàt, figlio di Zicrì, e concluse un'alleanza con loro.
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23,2Essi percorsero il regno di Giuda e radunarono da tutte le città i leviti e i capi delle famiglie d’Israele. Insieme andarono a Gerusalemme.
CEI 2008
2Cr23,2Percorsero Giuda e radunarono i leviti da tutte le città di Giuda e i capi dei casati d'Israele; essi vennero a Gerusalemme.
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23,3Si radunarono in assemblea nel tempio e si impegnarono a sostenere il re. Ioiadà disse loro:
«Ecco l’erede al trono. Lui deve regnare, perché il Signore ha promesso il regno ai discendenti di Davide.
«Ecco l’erede al trono. Lui deve regnare, perché il Signore ha promesso il regno ai discendenti di Davide.
CEI 2008
2Cr23,3Tutta l'assemblea concluse un'alleanza con il re nel tempio di Dio. Ioiadà disse loro: "Ecco il figlio del re. Deve regnare come ha promesso il Signore ai figli di Davide.
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23,4Agirete divisi in tre gruppi. I sacerdoti e i leviti che faranno servizio di sabato staranno di guardia agli ingressi del tempio,
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2Cr23,4Questo è ciò che dovrete fare: la terza parte di voi che inizia il servizio di sabato, sacerdoti e leviti, farà la guardia alle porte;
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un altro gruppo alla reggia e l’ultimo alla porta di Iesod. Il popolo si radunerà nei cortili del tempio.
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2Cr23,5un altro terzo starà nella reggia e un terzo alla porta di Iesod, mentre tutto il popolo starà nei cortili del tempio del Signore.
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Nessuno deve entrare nel tempio, tranne i sacerdoti e i leviti di turno. Essi possono entrare perché sono consacrati, ma il popolo deve rispettare la proibizione data dal Signore.
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2Cr23,6Nessuno entri nel tempio del Signore, se non i sacerdoti e i leviti di servizio: costoro vi entreranno, perché sono santi; tutto il popolo osserverà l'ordine del Signore.
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23,7I leviti, con la spada in pugno, faranno cerchio intorno al re e lo seguiranno in ogni suo movimento. Chiunque tenterà di entrare nel tempio dovrà essere ucciso».
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2Cr23,7I leviti circonderanno il re, ognuno con l'arma in pugno, e chiunque tenti di entrare nel tempio sia messo a morte. Saranno con il re in tutti i suoi movimenti".
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23,8I leviti e tutto il popolo fecero come aveva ordinato il sacerdote Ioiadà. Ogni comandante radunò i suoi uomini: sia quelli che finivano il turno sia quelli che cominciavano il nuovo, perché Ioiadà aveva sospeso il congedo a chi finiva il servizio in quel sabato.
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2Cr23,8I leviti e tutti quelli di Giuda fecero quanto aveva comandato il sacerdote Ioiadà. Ognuno prese i suoi uomini, quelli che entravano in servizio il sabato e quelli che smontavano il sabato, perché il sacerdote Ioiadà non aveva licenziato le classi uscenti.
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23,9A ogni comandante di cento uomini il sacerdote Ioiadà consegnò le lance e gli scudi grandi e piccoli, che erano custoditi nel tempio ed erano appartenuti a Davide.
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2Cr23,9Il sacerdote Ioiadà consegnò ai comandanti di centinaia lance, scudi grandi e piccoli, già appartenenti al re Davide, che erano nel tempio di Dio.
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23,10Per proteggere l’erede al trono, dispose gli uomini da un angolo all’altro del tempio e intorno all’altare, ognuno con la lancia in mano.
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2Cr23,10Dispose tutto il popolo, ognuno con l'arma in pugno, dall'angolo destro del tempio fino all'angolo sinistro, lungo l'altare e l'edificio, in modo da circondare il re.
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Allora Ioiadà fece venire Ioas, l’erede al trono, gli consegnò la corona e le insegne e Ioas fu proclamato re. Ioiadà e i suoi figli lo consacrarono con l’unzione e un grido si levò: «Viva il re!».
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2Cr23,11Fecero uscire il figlio del re e gli consegnarono il diadema e il mandato; lo proclamarono re. Ioiadà e i suoi figli lo unsero e acclamarono: "Viva il re!".
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23,12Atalia udì le voci della gente che accorreva ad acclamare il re e raggiunse la folla al tempio.
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2CrQuando sentì le grida del popolo che acclamando correva verso il re, Atalia si presentò al popolo nel tempio del Signore.
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23,13Si accorse che, presso la colonna all’entrata del tempio, stava Ioas. Attorno a lui c’erano i comandanti e i trombettieri. Tutto il popolo manifestava la sua gioia mentre le trombe suonavano. I cantori, con i loro strumenti, guidavano le acclamazioni. Atalia, indignata, si strappò i vestiti e gridò: «È un tradimento!».
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2Cr23,13Guardò, ed ecco che il re stava presso la colonna all'ingresso, i comandanti e i trombettieri circondavano il re, mentre tutto il popolo della terra era in festa e suonava le trombe. I cantori, con gli strumenti musicali, intonavano i canti di lode. Atalia si stracciò le vesti e gridò: "Congiura, congiura!".
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23,14Il sacerdote Ioiadà non volle che Atalia fosse uccisa nel tempio. Chiamò i comandanti del servizio di guardia e ordinò: «Fate cerchio attorno a lei e portatela fuori del tempio: se qualcuno tenta di seguirla sarà condannato a morte!».
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2Cr23,14Il sacerdote Ioiadà fece uscire i comandanti delle centinaia, preposti all'esercito, e disse: "Conducetela fuori in mezzo alle file e chiunque la segue venga ucciso di spada". Il sacerdote infatti aveva detto: "Non uccidetela nel tempio del Signore".
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23,15Le guardie la trascinarono verso la reggia e, sulla soglia della porta dei Cavalli, la uccisero.
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2Cr23,15Le misero addosso le mani e lei raggiunse la reggia attraverso l'ingresso della porta dei Cavalli e là essi l'uccisero.
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Ioiadà fece prendere al re e al popolo un solenne impegno: dovevano essere veramente il popolo del Signore.
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2CrIoiadà concluse un'alleanza tra sé, il popolo tutto e il re, affinché fosse il popolo del Signore.
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23,17Poi tutti andarono al santuario del dio Baal. Lo demolirono, fecero a pezzi gli altari e le statue; uccisero Mattàn, il sacerdote di Baal, davanti all’altare.
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2Cr23,17Tutto il popolo entrò nel tempio di Baal e lo demolì, ne fece a pezzi gli altari e le immagini e ammazzò Mattàn, sacerdote di Baal, davanti agli altari.
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Ioiadà affidò ai sacerdoti leviti la custodia del tempio. A suo tempo, infatti, Davide li aveva suddivisi in gruppi per offrire nel tempio sacrifici completi, come è scritto nella legge di Mosè, e per accompagnare le celebrazioni con canti di gioia.
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2Cr23,18Ioiadà affidò la sorveglianza del tempio ai sacerdoti e ai leviti, che Davide aveva diviso in classi per il tempio, perché offrissero olocausti al Signore, come sta scritto nella legge di Mosè, fra gioia e canti, secondo le disposizioni di Davide.
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23,19A guardia delle porte del tempio mise i portinai: non dovevano lasciar entrare nessuno che fosse in qualche modo impuro.
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2Cr23,19Stabilì i portieri alle porte del tempio, perché non vi entrasse nessun impuro per qualsiasi motivo.
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23,20Ioiadà, insieme con i comandanti militari, i capi, le autorità del popolo e tutta la gente, accompagnò in processione il re, attraverso la porta superiore, dal tempio fino alla reggia, e il re fu insediato sul suo trono.
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2Cr23,20Prese i comandanti di centinaia, i notabili e quanti avevano autorità fra il popolo, come anche tutto il popolo della terra, e fece scendere il re dal tempio del Signore. Attraverso la porta superiore lo condussero nella reggia e lo fecero sedere sul trono regale.
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23,21Tutti erano pieni di gioia e, ora che Atalia era stata uccisa, la città fu in pace.
CEI 2008
2Cr23,21Tutto il popolo della terra era in festa e la città rimase tranquilla: Atalia era stata uccisa con la spada.