Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - 2 Cronache - 28
Secondo libro delle Cronache 28
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CEI 2008
Il regno di Acaz
(vedi 2 Re 16,1-4)
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28,1Acaz divenne re all’età di vent’anni e regnò a Gerusalemme sedici anni. A differenza del suo antenato Davide, egli andò contro la volontà del Signore.
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2Cr Quando Acaz divenne re, aveva vent'anni; regnò sedici anni a Gerusalemme. Non fece ciò che è retto agli occhi del Signore, come Davide, suo padre.
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28,2Si comportò come i re del regno d’Israele: fece perfino statue per onorare il dio Baal.
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Non solo bruciò incenso agli idoli nella valle di Ben-Innom, ma bruciò in sacrificio anche i suoi figli. Seguì le pratiche vergognose di quelle popolazioni che il Signore aveva privato delle loro terre per far posto agli Israeliti.
Note al Testo
28,3
La valle di Ben-Innom (o Geenna) si trova a sud di Gerusalemme; là venivano praticati culti idolatrici e si offrivano agli idoli in sacrificio persino i propri figli (vedi anche 2 Re 16,3 e nota, e Geremia 7,31 e nota).
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28,4Offriva sacrifici e bruciava incenso nei santuari sulle colline, sulle alture e sotto i grandi alberi sacri.
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28,5Il Signore suo Dio abbandonò Acaz in potere del re degli Aramei. Essi lo sconfissero e condussero a Damasco un gran numero di prigionieri. Acaz fu gravemente sconfitto anche dal re d’Israele,
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2CrMa il Signore, suo Dio, lo consegnò nelle mani del re degli Aramei, i quali lo vinsero e gli catturarono un gran numero di prigionieri, che condussero in Damasco. Fu consegnato anche nelle mani del re d'Israele, che gli inflisse una grande sconfitta.
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Pekach figlio di Romelia. In un sol giorno Pekach uccise centoventimila soldati del regno di Giuda, tutti buoni combattenti. Questo avvenne perché avevano abbandonato il Signore, Dio dei loro padri.
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2Cr28,6Pekach, figlio di Romelia, in un giorno uccise centoventimila uomini in Giuda, tutti uomini di valore, perché avevano abbandonato il Signore, Dio dei loro padri.
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28,7Un combattente del regno d’Israele, di nome Zicrì, uccise Maasia, figlio del re Acaz, il maggiordomo Azrikàm ed Elkana, braccio destro del re.
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2Cr28,7Zicrì, un eroe di Èfraim, uccise Maasia, figlio del re, e Azrikàm, prefetto del palazzo, ed Elkanà, il secondo dopo il re.
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28,8Inoltre i soldati d’Israele fecero prigionieri molti loro fratelli: donne con figli e figlie, duecentomila persone. S’impadronirono anche di un grande bottino e trasportarono tutto a Samaria.
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2Cr28,8Gli Israeliti condussero in prigionia, tra i propri fratelli, duecentomila persone fra donne, figli e figlie; essi raccolsero anche una preda abbondante che portarono a Samaria.
Gli Israeliti del nord trattano bene i prigionieri
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28,9A Samaria viveva un profeta del Signore di nome Oded. Egli andò incontro ai soldati che entravano a Samaria e disse loro:
«Il Signore, Dio dei vostri padri, vi ha dato la vittoria sugli uomini del regno di Giuda perché era indignato contro di loro. Ma l’eco della crudeltà con cui li avete uccisi è giunta fino al cielo.
«Il Signore, Dio dei vostri padri, vi ha dato la vittoria sugli uomini del regno di Giuda perché era indignato contro di loro. Ma l’eco della crudeltà con cui li avete uccisi è giunta fino al cielo.
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2Cr28,9C'era là un profeta del Signore, di nome Oded. Costui uscì incontro all'esercito che giungeva a Samaria e disse: "Ecco, a causa dello sdegno contro Giuda, il Signore, Dio dei vostri padri, li ha consegnati nelle vostre mani; ma voi li avete massacrati con un furore tale che è giunto fino al cielo.
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28,10Per di più, ora volete tenere come schiavi questi uomini e queste donne che avete preso a Gerusalemme e nel territorio di Giuda. Se fate così diventerete anche voi colpevoli davanti al Signore vostro Dio.
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2Cr28,10Ora voi dite di soggiogare, come vostri schiavi e schiave, i figli di Giuda e di Gerusalemme. Ma non siete proprio voi colpevoli nei confronti del Signore, vostro Dio?
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28,11Ascoltatemi: lasciate liberi questi vostri fratelli che avete preso prigionieri, altrimenti il Signore si adirerà anche contro di voi».
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2Cr28,11Ora ascoltatemi e rimandate i prigionieri che avete catturato in mezzo ai vostri fratelli, perché l'ardore dell'ira del Signore è su di voi".
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28,12Anche alcune autorità del regno d’Israele disapprovarono il comportamento di quei soldati. Erano: Azaria figlio di Giovanni, Berechia figlio di Mesillemòt, Ezechia figlio di Sallum e Amasa figlio di Caldai.
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2Cr28,12Alcuni capi tra gli Efraimiti, cioè Azaria, figlio di Giovanni, Berechia, figlio di Mesillemòt, Ezechia, figlio di Sallum, e Amasà, figlio di Cadlài, insorsero contro quanti tornavano dalla guerra,
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Essi dissero: «Non portate qui questi prigionieri. Noi siamo già in colpa di fronte al Signore e questo atto aggraverebbe il nostro peccato. Le nostre colpe sono già troppe e il Signore è già molto adirato con noi del regno d’Israele».
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2Cr28,13dicendo loro: "Non portate qui i prigionieri, perché su di noi pesa già una colpa nei confronti del Signore. Voi intendete aumentare i nostri peccati e le nostre colpe, mentre la nostra colpa è già grande e su Israele incombe un'ira ardente".
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28,14I soldati allora affidarono i prigionieri e il bottino all’assemblea e ai suoi capi.
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2Cr28,14I soldati allora rilasciarono i prigionieri e la preda davanti ai capi e a tutta l'assemblea.
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28,15Alcuni uomini furono personalmente incaricati di occuparsi dei prigionieri. Presero dal bottino vestiti e calzature e li diedero a quelli che ne avevano bisogno; portarono a tutti da mangiare e da bere e medicarono i feriti. Caricarono su asini quelli che non erano in grado di camminare; poi condussero tutti nel regno di Giuda a Gerico, la città delle Palme. E tornarono a Samaria.
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2Cr28,15Alcuni uomini, designati per nome, si presero cura dei prigionieri. Quanti erano nudi li rivestirono e li calzarono con capi di vestiario presi dal bottino, diedero loro da mangiare e da bere, li medicarono con unzioni; quindi, trasportando su asini gli inabili a marciare, li condussero a Gerico, città delle palme, presso i loro fratelli. Poi tornarono a Samaria.
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28,17gli Edomiti avevano invaso di nuovo il regno di Giuda e avevano preso molti prigionieri.
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2Cr28,17Gli Edomiti erano venuti ancora una volta e avevano sconfitto Giuda e fatto prigionieri.
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Inoltre i Filistei avevano invaso le località della regione della Sefela e del deserto del Negheb appartenenti al regno di Giuda. Avevano occupato le città di Bet-Semes, Àialon, Ghederòt e quelle di Soco, Timna e Ghimzo con i villaggi vicini.
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2Cr28,18Anche i Filistei si erano sparsi per le città della Sefela e del Negheb di Giuda, occupando Bet-Semes, Àialon, Ghederòt, Soco con le dipendenze, Timna con le dipendenze e Ghimzo con le dipendenze, e vi si erano insediati.
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28,19Il Signore colpiva con queste sconfitte il regno di Giuda, perché Acaz, il re, aveva lasciato che l’infedeltà si diffondesse nel regno e lui stesso aveva abbandonato il Signore.
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2Cr28,19Questo accadde perché il Signore aveva umiliato Giuda a causa di Acaz, re d'Israele, che aveva permesso ogni licenza in Giuda ed era stato infedele al Signore.
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Il re d’Assiria, Tiglat-Pileser, venne, ma, invece di aiutare Acaz, lo oppresse duramente.
Note al Testo
28,20
Tiglat-Pileser: fu re d’Assiria dal 744 al 727 a.C. (vedi nota a 1 Cronache 5,6).
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2CrTiglat-Pilèser, re d'Assiria, venne contro di lui e lo oppresse anziché sostenerlo.
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28,21Infatti Acaz fu costretto a consegnargli le ricchezze del tempio, della reggia e dei prìncipi. E non ottenne nessun aiuto.
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2Cr28,21Acaz spogliò il tempio del Signore, il palazzo del re e dei prìncipi e consegnò tutto all'Assiria, ma non ne ricevette alcun aiuto.
Le colpe di Acaz
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2Cr28,22Anche quando si trovava alle strette, continuava a essere infedele al Signore: così era il re Acaz.
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Una volta fu sconfitto dal re di Damasco e offrì un sacrificio agli dèi di quella città, perché diceva: «Dato che quegli dèi aiutano i loro fedeli, offrirò anch’io un sacrificio ed essi mi aiuteranno».
Ma questo fatto provocò la rovina sua e di tutto Israele.
Ma questo fatto provocò la rovina sua e di tutto Israele.
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2Cr28,23Sacrificò agli dèi di Damasco, che lo avevano sconfitto, dicendo: "Poiché gli dèi dei re di Aram portano a loro aiuto, io sacrificherò a essi e mi aiuteranno". In realtà, essi provocarono la sua caduta e quella di tutto Israele.
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Acaz prese anche gli arredi sacri del tempio e li fece distruggere; poi ordinò di chiudere il tempio e di costruire altari in ogni angolo di Gerusalemme.
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2Cr28,24Acaz radunò gli arredi del tempio di Dio e li fece a pezzi; chiuse le porte del tempio di Dio, mentre eresse altari in tutti i crocicchi di Gerusalemme.
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28,25Anche in tutte le altre città fece costruire altari per bruciare incenso in onore di divinità straniere. Così provocò lo sdegno del Signore, Dio dei suoi padri.
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2Cr28,25In tutte le città di Giuda eresse alture per bruciare incenso ad altri dèi, provocando così lo sdegno del Signore, Dio dei suoi padri.
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28,26Tutti gli altri fatti della vita di Acaz sono raccontati nel libro ‘I re di Giuda e d’Israele’.
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2Cr28,26Le altre gesta di lui e tutte le sue imprese, dalle prime alle ultime, sono descritte nel libro dei re di Giuda e d'Israele.
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Quando morì, Acaz fu sepolto a Gerusalemme, ma non nella tomba dei re. Dopo di lui regnò suo figlio Ezechia.
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2Cr28,27Acaz si addormentò con i suoi padri e lo seppellirono in città, a Gerusalemme, ma non lo collocarono nei sepolcri dei re d'Israele. Al suo posto divenne re suo figlio Ezechia.