Secondo libro delle Cronache 33
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CEI 1974
Il regno di Manasse
(vedi 2 Re 21,1-18)
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33,2Egli andò contro la volontà del Signore e seguì le pratiche vergognose di quelle popolazioni che il Signore aveva privato delle loro terre per far posto agli Israeliti.
CEI 1974
2Cr33,2 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo gli abomini dei popoli che il Signore aveva scacciato di fronte agli Israeliti.
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33,3Ricostruì i santuari sulle colline che suo padre Ezechia aveva distrutto, fece altari in onore degli dèi chiamati Baal; innalzò pali sacri alla dea Asera e li venerò. Seguì anche il culto degli astri e li adorò.
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2Cr33,3 Ricostruì le alture demolite da suo padre Ezechia, eresse altari ai Baal, piantò pali sacri, si prostrò davanti a tutta la milizia del cielo e la servì.
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33,4Costruì altari perfino dentro il tempio di Gerusalemme, dove il Signore aveva promesso di essere presente per sempre.
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2Cr33,4 Costruì altari nel tempio, del quale il Signore aveva detto: "In Gerusalemme sarà il mio nome per sempre".
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Bruciò in sacrificio i suoi figli nella valle di Ben-Innom. Praticò magie per conoscere il futuro e stregonerie e consultò quelli che interrogano i morti. Andò continuamente contro la volontà del Signore e provocò il suo sdegno.
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2Cr33,6 Fece passare i suoi figli per il fuoco nella Valle di Ben-Hinnòn. Praticò la magia, gli incantesimi e la stregoneria; istituì negromanti e indovini. Compì in molte maniere ciò che è male agli occhi del Signore provocando il suo sdegno.
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33,7Fece anche costruire la statua di un idolo e la pose nel tempio del quale Dio aveva detto a Davide e a Salomone suo figlio: «Io, il Signore, ho scelto Gerusalemme tra tutte le località delle tribù d’Israele e sarò presente in questo tempio per sempre.
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2Cr33,7 E collocò la statua dell`idolo che aveva fatto, nel tempio, di cui Dio aveva detto a Davide e al figlio Salomone: "In questo tempio e in Gerusalemme, che mi sono scelta fra tutte le tribù di Israele, porrò il mio nome per sempre.
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33,8Ho dato agli Israeliti questa terra e non permetterò che ne siano scacciati, ma a una condizione: devono osservare quel che ho loro comandato per mezzo di Mosè: tutta la legge con le sue prescrizioni e i suoi comandamenti».
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2Cr33,8 Non lascerò più che il piede degli Israeliti si allontani dal paese che io ho concesso ai loro padri, purché procurino di eseguire quanto ho comandato loro nell`intera legge, ossia negli statuti e nei decreti dati loro per mezzo di Mosè ".
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33,9Manasse, invece, spinse gli abitanti di Gerusalemme e del regno di Giuda a comportarsi ancora peggio delle popolazioni che il Signore aveva distrutto per far posto agli Israeliti.
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2Cr33,9 Manàsse fece traviare Giuda e gli abitanti di Gerusalemme spingendoli ad agire peggio delle popolazioni che il Signore aveva sterminate di fronte agli Israeliti.
Punizione
Punizione
Il pentimento di Manasse
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Allora il Signore fece venire l’esercito assiro. Gli ufficiali del re d’Assiria fecero prigioniero Manasse, lo afferrarono con uncini, lo legarono con catene e lo portarono a Babilonia.
Rimandi
33,11
con uncini Ez 19,4.9.
Note al Testo
33,11
Babilonia: in quest’epoca faceva parte dell’impero assiro.
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2Cr Allora il Signore mandò contro di loro i capi dell`esercito del re assiro; essi presero Manàsse con uncini, lo legarono con catene di bronzo e lo condussero in Babilonia.
Conversione di Manasse e sua morte
Conversione di Manasse e sua morte
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33,12Questa umiliazione scosse Manasse. Egli riconobbe le sue colpe davanti al Dio dei suoi padri
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2Cr33,12 Ridotto in tale miseria, egli placò il volto del Signore suo Dio e si umiliò molto di fronte al Dio dei suoi padri.
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33,13e pregò il Signore di avere pietà di lui. Dio accolse la sua preghiera ed ebbe pietà di lui. Lo fece ritornare sul trono a Gerusalemme e, da allora, Manasse riconobbe che solo il Signore è Dio.
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2Cr33,13 Egli lo pregò e Dio si lasciò commuovere, esaudì la sua supplica e lo fece tornare in Gerusalemme nel suo regno; così Manàsse riconobbe che solo il Signore è Dio.
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Tornato a Gerusalemme, Manasse fece costruire un muro di difesa molto alto all’esterno della Città di Davide. A ovest della fonte di Ghicon il muro costeggiava il torrente Cedron fino alla ∆porta dei Pesci e circondava il quartiere dell’Ofel. Inoltre stabilì posti di guardia in tutte le città fortificate del territorio di Giuda.
Note al Testo
33,14
Ghicon: vedi nota a 32,3-4. — La porta dei Pesci era a nord del tempio, Ofel invece a sud.
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2Cr33,14 In seguito, egli costruì il muro esteriore della città di Davide, a occidente del Ghicon, nella valle fino alla porta dei Pesci, che circondava l`Ofel; Manàsse lo tirò su a notevole altezza. In tutte le fortezze di Giuda egli pose capi militari.
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Eliminò i santuari di altre divinità, la statua che lui stesso aveva posto nel tempio e gli altari che aveva fatto costruire sulla collina del tempio e in Gerusalemme. Fece gettare le macerie fuori della città.
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2Cr33,15 Rimosse gli dei stranieri e l`idolo dal tempio insieme con tutti gli altari che egli aveva costruito sul monte del tempio e in Gerusalemme e gettò tutto fuori della città.
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33,16Restaurò, invece, l’altare del Signore e fece offrire sacrifici di ringraziamento e celebrare banchetti sacri. Impose in tutto il regno il culto del Signore Dio d’Israele.
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2Cr33,16 Restaurò l`altare del Signore e vi offrì sacrifici di comunione e di lode e comandò a Giuda di servire il Signore, Dio di Israele.
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33,17Il popolo, però, continuò a offrire sacrifici sulle colline, seppure solo al Signore suo Dio.
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2Cr33,17 Tuttavia il popolo continuava a sacrificare sulle alture, anche se lo faceva per il Signore.
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Il resto della vita di Manasse è raccontato nella ‘Storia dei re d’Israele’. In questa storia si leggono anche le parole che i profeti gli indirizzarono da parte del Signore Dio d’Israele e la preghiera che Manasse rivolse a Dio.
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2Cr33,18 Le altre gesta di Manàsse, la sua preghiera a Dio e le parole che i veggenti gli comunicarono a nome del Signore Dio di Israele, ecco sono descritte nelle gesta dei re di Israele.
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Nel libro intitolato ‘Storia dei Profeti’ si descrive come egli pregò e come Dio lo ascoltò e si racconta la storia della sua infedeltà e delle sue colpe. Infine si trova l’elenco delle località nelle quali, prima di riconoscere i suoi errori, egli aveva costruito santuari sulle colline, pali sacri e statue di idoli.
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2Cr33,19 La sua preghiera e come fu esaudito, tutta la sua colpa e la sua infedeltà, le località ove costruì alture, eresse pali sacri e statue prima della sua umiliazione, ecco sono descritte negli atti di Cozai.
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33,20Quando morì, Manasse fu sepolto in un terreno di sua proprietà. Dopo di lui regnò suo figlio Amon.
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2Cr33,20 Manàsse si addormentò con i suoi padri e lo seppellirono nel suo palazzo. Al suo posto divenne re suo figlio Amòn.
Regno di Amon
Regno di Amon
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33,22Andò contro la volontà del Signore come suo padre Manasse: onorò con sacrifici tutti gli idoli che Manasse aveva fatto.
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2Cr33,22 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, come l`aveva fatto Manàsse suo padre. Amòn offrì sacrifici a tutti gli idoli eretti da Manàsse suo padre e li servì.
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33,23A differenza di Manasse egli non riconobbe mai le sue colpe davanti Signore, anzi le aumentò sempre più.
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2Cr33,23 Non si umiliò davanti al Signore, come si era umiliato Manàsse suo padre; anzi Amòn aumentò le sue colpe.
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33,24I sui ministri organizzarono una congiura contro di lui e lo uccisero nel suo palazzo.
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33,25Ma il popolo del paese uccise i congiurati e, al posto di Amon, proclamò re suo figlio Giosia.
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2Cr33,25 ma il popolo del paese uccise quanti avevano congiurato contro Amòn. Lo stesso popolo del paese proclamò re, al posto di lui, suo figlio Giosia.