Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - 2 Maccabei - 10
Secondo libro dei Maccabei 10
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CEI 1974
Giuda purifica il tempio e restaura il culto
(vedi 1 Maccabei 4,36-61)
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10,1Giuda Maccabeo e i suoi compagni, guidati dal Signore, riconquistarono il tempio e la città di Gerusalemme.
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Demolirono gli altari che i pagani avevano costruito sulla piazza del mercato e distrussero tutti i loro luoghi di culto.
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Poi purificarono il tempio e costruirono un nuovo altare. Accesero il fuoco con scintille fatte sprigionare da pietre focaie e offrirono sacrifici per la prima volta dopo due anni di interruzione. Fecero bruciare l’incenso, accesero le lampade ed esposero i pani sacri sulla mensa.
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2Mac10,3 Purificarono il tempio e vi costruirono un altro altare; poi facendo scintille con le pietre, ne trassero il fuoco e offrirono sacrifici, dopo un`interruzione di due anni; prepararono l`altare degli incensi, le lampade e l`offerta dei pani.
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10,4Dopo aver compiuto questi riti, si prostrarono a terra e pregarono il Signore di non farli mai più cadere in una disgrazia simile. Gli domandarono di castigarli subito con moderazione, se succedeva loro di peccare, ma di non abbandonarli nelle mani di gente empia e crudele.
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2Mac10,4 Fatto questo, prostrati a terra, supplicarono il Signore, che non li facesse più incorrere in quei mali ma, se mai peccassero ancora, venissero da lui corretti con clemenza, ma non abbandonati in mano a un popolo di barbari e bestemmiatori.
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Il tempio fu purificato proprio nell’anniversario del giorno in cui i pagani lo avevano profanato. Difatti era il 25 del mese chiamato Chisleu.
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2Mac10,5 La purificazione del tempio avvenne nello stesso giorno in cui gli stranieri l`avevano profanato, il venticinque dello stesso mese, cioè di Casleu.
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10,6Gli Ebrei fecero festa per otto giorni, come in occasione della festa delle Tende. Era ancora vivo in loro il ricordo di come, poco tempo prima, avevano passato la festa delle Tende: raminghi tra monti e grotte come bestie selvagge.
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2Mac10,6 Con gioia passarono otto giorni come nella festa delle Capanne, ricordando come poco tempo prima avevano passato la feste delle Capanne dispersi sui monti e nelle caverne come animali selvatici.
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10,7Portarono in processione bastoni ornati di foglie, rami verdi e palme, e innalzarono inni a Dio, che aveva reso possibile la purificazione del suo tempio.
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2Mac10,7 Perciò, tenendo in mano bastoni ornati, rami verdi e palme, innalzavano inni a colui che aveva fatto ben riuscire la purificazione del suo proprio tempio.
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10,8Infine, in assemblea, decisero di celebrare ogni anno quella data e presero questo impegno, con votazione unanime, a nome di tutto il popolo ebreo.
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2Mac10,8 Stabilirono quindi con pubblico decreto e deliberazione per tutto il popolo dei Giudei, che ogni anno si celebrassero questi giorni.
Lisia tutore di Antioco
Lisia tutore di Antioco
Antioco Eupàtore succede a suo padre
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Ora descriveremo quello che accadde sotto il regno di Antioco Eupàtore, figlio di quel maledetto. Ci limiteremo però a riassumere i mali provocati dalle sue guerre.
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2Mac10,10 Ora invece esporremo le cose accadute sotto Antioco Eupàtore, figlio di quell`empio, sunteggiando le principali sventure connesse alle guerre.
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Dopo essere salito al trono, Antioco Eupàtore nominò capo del governo un certo Lisia, che era governatore delle regioni della Celesiria e della Fenicia.
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Prima di lui governò quelle regioni Tolomeo, soprannominato Macrone. Egli però si era sforzato di trattare gli Ebrei con giustizia e fu il primo a cercare di risolvere pacificamente i loro problemi, dopo tutte le ingiustizie che avevano subito.
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2Mac10,12 Tolomeo, chiamato Macrone, preferendo osservare la giustizia nei riguardi dei Giudei, a causa dei torti che erano stati fatti loro, cercava di svolgere i rapporti con loro pacificamente.
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10,13Per questo alcuni tra gli amici del re accusarono Tolomeo Macrone presso Antioco Eupàtore.
Da tutte le parti Tolomeo si sentiva chiamare traditore. Lo accusavano di aver abbandonato l’isola di Cipro, che gli era stata affidata da Filomètore, e di essere passato dalla parte di Antioco Epifane. Egli allora, resosi conto di non essere stato all’altezza del suo compito, per disperazione si tolse la vita con il veleno.
Da tutte le parti Tolomeo si sentiva chiamare traditore. Lo accusavano di aver abbandonato l’isola di Cipro, che gli era stata affidata da Filomètore, e di essere passato dalla parte di Antioco Epifane. Egli allora, resosi conto di non essere stato all’altezza del suo compito, per disperazione si tolse la vita con il veleno.
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2Mac10,13 Per questo motivo fu accusato dagli amici presso l`Eupàtore ed egli, sentendosi spesso chiamare traditore per aver abbandonato Cipro a lui affidata dal Filomètore ed essere passato dalla parte di Antioco Epìfane, né potendo esercitare con onore la carica, preso il veleno, pose fine alla propria vita.
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Gorgia, diventato governatore dell’Idumea, arruolava delle truppe di mercenari e cercava tutti i pretesti per far guerra agli Ebrei.
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Nello stesso tempo anche gli Idumei, che erano padroni di importanti fortezze, facevano rappresaglie contro gli Ebrei. Nel tentativo di far scoppiare la guerra, accoglievano tutti quelli che erano stati espulsi da Gerusalemme.
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2Mac Insieme con lui anche gli Idumei, che occupavano fortezze strategiche, lottavano contro i Giudei e, dando asilo a tutti i fuorusciti da Gerusalemme, cominciarono a fomentare la guerra.
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Allora Giuda Maccabeo e i suoi soldati fecero una preghiera pubblica e domandarono a Dio di combattere al loro fianco. Poi si misero in marcia contro le fortezze degli Idumei.
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2Mac10,16 Gli uomini del Maccabeo, dopo aver innalzato preghiere e supplicato Dio che si facesse loro alleato, mossero contro le fortezze degli Idumei
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10,17Dopo un violento attacco, ottennero il controllo delle posizioni e respinsero quanti combattevano sulle mura. Sgozzarono tutti quelli che capitavano sotto: ne uccisero non meno di ventimila.
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2Mac10,17 e, attaccandole con energia, si impadronirono delle posizioni, respinsero quelli che combattevano sulle mura e uccisero quanti erano venuti a tiro; ne uccisero così non meno di ventimila.
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10,18Ma almeno novemila soldati nemici si rifugiarono in due torri molto fortificate e fornite di tutto quello che ci vuole per resistere a un assedio.
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2Mac10,18 Non meno di novemila tuttavia fuggirono in due torri fortificate a regola d`arte e fornite di tutto l`occorrente per sostenere l`assedio.
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10,19Allora Giuda Maccabeo lasciò là Simone e Giuseppe, insieme a Zaccheo e ai suoi soldati, in numero sufficiente per continuare l’assedio. Lui invece partì per andare altrove, dove era più urgente la sua presenza.
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2Mac10,19 Allora il Maccabeo, lasciando Simone e Giuseppe, Zaccheo e i suoi uomini, sufficienti per quell`assedio, si recò in zone più critiche.
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10,20Ma i soldati di Simone, attirati dal guadagno, per denaro si lasciarono corrompere da alcuni nemici assediati nelle due torri. Intascarono la somma di settantamila monete d’argento e ne lasciarono scappare un certo numero.
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2Mac10,20 Ma gli uomini di Simone, vinti dalla prospettiva del guadagno, si lasciarono persuadere per denaro da alcuni che erano nelle torri e, ricevute settantamila dramme, ne lasciarono fuggire alcuni.
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10,21Quando venne a sapere quel che era accaduto, Giuda Maccabeo radunò i capi delle truppe. Egli accusò i colpevoli di avere venduto per denaro i loro fratelli in cambio della libertà di alcuni nemici.
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2Mac10,21 Quando fu riferito al Maccabeo l`accaduto, radunati i capi del popolo, li accusò di aver venduto per denaro i loro fratelli, mettendo in libertà ai loro nemici.
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2Mac10,22 Fece giustiziare coloro che si erano resi colpevoli di tradimento e senza indugio espugnò le due torri.
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10,23Sotto la sua direzione l’impresa ebbe successo, e Giuda uccise nelle due fortezze più di ventimila uomini.
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2Mac10,23 Essendo riuscito in tutto con le armi in mano, mise a morte nelle due fortezze più di ventimila uomini.
Giuda vince Timoteo
Giuda vince Timoteo
Giuda occupa Ghezer
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Timòteo, che in precedenza era stato sconfitto dagli Ebrei, radunò un grosso esercito di mercenari e una gran quantità di ∆cavalli provenienti dall’Asia. Poi venne in Giudea con l’intenzione di conquistarla con le armi.
Note al Testo
10,24
Timòteo: vedi 1 Maccabei 5,6. La sconfitta precedente potrebbe essere quella di cui si parla in 8,30 e 9,3; ma potrebbe anche essere un’allusione alla battaglia di Kàrnion (vedi 12,17-25). Il presente episodio, che comprende il racconto della morte di Timòteo (vedi v. 37), non sembra tener conto dell’ordine cronologico degli avvenimenti. — cavalli provenienti dall’Asia: i cavalli allevati dai Parti sugli altipiani dell’Iran erano molto apprezzati.
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2Mac10,24 Timòteo, che prima aveva perduto di fronte ai Giudei, assoldando ora forze straniere in gran numero e radunando la cavalleria dell`Asia, che non era meno numerosa, avanzò con l`intenzione di soggiogare la Giudea con le armi.
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All’avvicinarsi di Timòteo, Giuda Maccabeo e i suoi uomini si misero a supplicare Dio. In segno di tristezza, si cosparsero il capo di cenere e indossarono vestiti di sacco.
Rimandi
10,25
capo cosparso di cenere 14,15; Gs 7,6; 1 Sam 4,12; Ez 27,30; Gb 2,12; Ne 9,1. — vestiti di sacco Gn 37,34; 2 Sam 3,31; 2 Re 6,30.
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2Mac10,25 Gli uomini del Maccabeo al suo avvicinarsi, si cosparsero il capo di polvere per la preghiera a Dio e, cintisi i fianchi di sacco,
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Distesi a terra ai piedi dell’altare, pregarono il Signore di essere misericordioso con loro e dimostrarsi nemico dei loro nemici e avversario dei loro avversari, come aveva promesso nel libro della legge.
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10,27Al termine della preghiera, impugnarono le armi, avanzarono fino a una certa distanza da Gerusalemme e si fermarono vicino ai nemici.
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10,28L’indomani, appena si fece chiaro, i due eserciti attaccarono battaglia. Gli Ebrei avevano come garanzia di successo e di vittoria, oltre il proprio valore, il Signore stesso loro sicuro rifugio. Gli altri, invece, nel combattimento erano sostenuti solo dal loro furore.
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2Mac10,28 Appena spuntata la luce del mattino, iniziò l`attacco dalle due parti, gli uni avendo a garanzia del successo e della vittoria gloriosa la fiducia nel Signore, gli altri ponendo come guida nel conflitto il loro ardire.
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Nel mezzo della battaglia, alla vista dei nemici, apparvero dal cielo cinque uomini maestosi su cavalli dalle briglie d’oro, che si misero alla testa dei soldati ebrei.
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2Mac10,29 Accesasi una lotta durissima, apparvero dal cielo ai nemici cinque uomini splendidi su cavalli dalle briglie d`oro, che guidavano i Giudei.
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10,30Presero in mezzo a loro Giuda Maccabeo e gli diedero riparo dietro le loro armature. Così nessuno poteva più colpirlo. I cinque lanciavano invece lampi e saette sui nemici che, abbagliati e sconvolti, si dispersero nel più completo disordine.
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2Mac10,30 Essi presero in mezzo il Maccabeo e, riparandolo con le loro armature, lo rendevano invulnerabile; contro gli avversari invece scagliavano dardi e folgori ed essi, confusi e accecati, si dispersero in preda al disordine.
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10,31Furono uccisi in tutto venticinquemilacinquecento fanti e seicento cavalieri nemici.
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10,32Ma Timòteo riuscì a fuggire in una fortezza ben difesa, chiamata Ghezer, dove comandava Cherea.
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2Mac10,32 Lo stesso Timòteo dovette rifugiarsi nella fortezza chiamata Ghezer, ben munita, dove era comandante Chèrea.
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Giuda e i suoi uomini, pieni di entusiasmo, assediarono quella fortezza per quattro giorni.
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2Mac10,33 Ma i soldati del Maccabeo assediarono con entusiasmo la fortezza per quattro giorni.
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10,34I nemici che si trovavano dentro pensavano di essere al sicuro e lanciavano orrende bestemmie e insulti.
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2Mac10,34 Gli assediati, fidando delle fortificazioni del luogo, bestemmiavano in modo orribile e lanciavano empie frasi.
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10,35Ma all’alba del quinto giorno, venti giovani di Giuda Maccabeo, accesi di sdegno per le bestemmie sentite, si scagliarono contro la fortezza. Con un coraggio da eroi e un selvaggio furore, uccisero tutti quelli che capitavano loro nelle mani.
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2Mac10,35 Alle prime luci del quinto giorno, venti giovani del Maccabeo, accesi di sdegno per le bestemmie, prese d`assalto le mura coraggiosamente e con selvaggio furore, travolsero chiunque trovarono.
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10,36Intanto, dal lato opposto, altri soldati ebrei attaccarono gli assediati e incendiarono le torri. Accesero dei roghi e bruciarono vivi quei bestemmiatori. Il primo gruppo di soldati sfondò la porta e fece entrare il resto dell’esercito. Essi furono i primi a occupare la città.
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2Mac10,36 Anche altri, attaccando con una manovra di aggiramento, incendiarono le torri e, accesi dei fuochi, bruciarono vivi i bestemmiatori; altri ancora sfondarono le porte e fatto entrare il resto dell`esercito affrettarono la presa della città.
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10,37Timòteo si era nascosto in una cisterna, ma fu scoperto e ucciso, e con lui anche suo fratello Cherea e Apollòfane.
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2Mac10,37 Uccisero Timòteo che si era nascosto in una buca e il suo fratello Chèrea e Apollòfane.
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10,38Al termine di questa impresa, i soldati ebrei ringraziarono con inni e canti di lode il Signore, che aveva dato l’aiuto decisivo a Israele e aveva assicurato loro la vittoria.
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2Mac10,38 Terminata l`impresa, con canti e inni di riconoscenza benedicevano il Signore che aveva tanto favorito Israele e concesso loro la vittoria.